«Ci abbiamo creduto in tempi non sospetti. Paolo, in una delle primissime edizioni del Congresso, ha aperto con tutti i più grandi pizzaioli sul palcoscenico: alcuni colleghi gli davano del matto. E invece avevamo ragione. Per noi oggi è un dovere portare avanti questa visione e dare riconoscimenti a due grandi mondi che si collocano accanto all'alta ristorazione. Ed è un orgoglio farlo insieme perché venga riconosciuto il lavoro che viene fatto nelle pizzerie e nei cocktail bar con cucina».
Parole di Claudio Ceroni, fondatore insieme a Marchi di Identità Golose e presidente di MAGENTAbureau, che inquadrano con precisione il senso della terza edizione della Guida alle Pizzerie e Cocktail Bar d'autore di Identità Golose 2026, presentata ieri pomeriggio alla Fondazione Cariplo di Milano, poche ore dopo l'appuntamento (qui la cronaca) dedicato alla Guida ai Ristoranti. A condurre la cerimonia Francesca Romana Barberini, al suo terzo anno consecutivo sul palco di questa presentazione.

Marchi e Ceroni con Francesca Romana Barberini
Paolo Marchi aprendo la presentazione
ha ripercorso la strada che ha portato fin qui: «La pizza a Milano non è mai stata molto celebrata, poi con Expo è arrivata un'onda, quando tantissimi maestri del Sud hanno aperto in città. Milano ha scoperto che la pizza non era solo andare a mangiare un boccone prima o dopo un film, ma un mondo strutturato, pensato con grande cura. Un po' la stessa cosa è successa con i cocktail: una volta c'erano le olive e le patatine, anche in posti nobilissimi. Quello che non era ipotizzabile tanti anni fa, adesso regge una guida apposita. È giunto il tempo di cominciare a parlare di “ristoranti di pizza” e veri e propri “cocktail bar”, come da sempre si fa per ristoranti toscani o giapponesi, di pesce o di carne, fino ai vegetariani o vegani».
E i numeri confermano questa maturità. La guida, curata da Carlo Passera e Claudia Orlandi con il contributo di 190 collaboratori, raccoglie 583 pizzerie – di cui 141 nuove insegne, con quattro ingressi aggiunti proprio la mattina della presentazione – e 415 cocktail bar, con 92 nuovi indirizzi.

I due curatori della guida
«Il mondo della pizza vive un momento di evoluzione e rivoluzione insieme», ha spiegato
Passera. «Evoluzione perché la qualità cresce ovunque, con sempre maggiore attenzione agli impasti e ai topping. Rivoluzione perché cambia il format stesso della pizzeria, la sua identità: non è più solo il luogo dove si mangia pizza con gli amici, ma un locale a tutto tondo». La Lombardia si conferma la regione con più insegne, seguita da Campania, Lazio e Veneto; Roma è la città con il maggior numero di pizzerie in guida. Da segnalare: sono 19 le donne pizzaiole presenti in questa edizione.
Sul fronte della mixology, Claudia Orlandi ha evidenziato la crescita diffusa: «Lombardia, Toscana e Campania fanno da padrone, ma sono cresciute tantissimo anche Puglia e Sicilia, con format interessanti e tante contaminazioni». Si rinnova la collaborazione con Paola Mencarelli, fondatrice delle Cocktail Week italiane (Firenze, Venezia, Cortina, Costiera Amalfitana): 87 le insegne provenienti da questa sinergia. Novità di questa edizione, un'icona dedicata ai bar d'hotel, realtà sempre più rilevanti nel panorama della mixology italiana.
Come anticipato nella presentazione mattutina, oltre alla possibilità di consultare interamente le guide dal sito, dal 15 dicembre sarà attiva la nuova app che riunisce tutte le guide di Identità Golose – Ristoranti, Pizzerie e Cocktail Bar, e da giugno anche Bollicine nel Mondo – in un unico strumento basato sulla geolocalizzazione. «In un'unica schermata – ha illustrato Ceroni – si potranno visualizzare tutte le insegne segnalate, sia tramite ricerca, sia in base al luogo in cui ci si trova. Uno strumento molto più agile e utile, a disposizione non solo delle insegne ma di tutti i clienti che vogliono raggiungerle».
Tra le novità editoriali di questa edizione, i contributi delle firme speciali. Lato pizza, 30 giovani chef seguiti da Identità Golose – i
Talenti del Futuro – hanno raccontato le loro pizzerie del cuore. «Alcuni hanno segnalato realtà molto tecniche e creative, legate alla pizza contemporanea», ha spiegato
Passera. «Altri ci hanno raccontato il luogo dove andavano a mangiare dieci o quindici anni fa: pizzerie semplici, periferiche, che normalmente non entrerebbero in guida ma che sono l'ossatura di un mondo fatto di qualità e passione». Tra i trenta chef coinvolti, anche i due nuovi bi-stellati Michelin
Francesco Sodano e
Davide Guidara, e alcuni tra i premiati della mattina, come
Marco Massaia e
Tina Marcelli.
Per i cocktail bar, lo sguardo si è allargato oltre confine:
Agostino Perrone e
Giorgio Bargiani del
Connaught Bar di Londra, al sesto posto nella classifica
World's 50 Best Bars, hanno firmato ciascuno la scheda di un professionista italiano. «Mi sono chiesta: dall'estero, come vengono viste le insegne italiane?», ha raccontato
Orlandi. «Ho cercato barman italiani che sono esempi di eccellenza celebrati a livello internazionale, proprio come
Agostino e
Giorgio».
Nel corso della presentazione sono stati assegnati 20 premi speciali, che celebrano le realtà distintesi per eccellenza e innovazione in entrambi i settori.
Prima dei riconoscimenti, Carlo Passera ha voluto ricordare tre persone scomparse in questi mesi, a cui era importante rivolgere un pensiero, una dedica: iniziando da Francesca Marcantognini, giovane titolare della Pizzeria Tema di Aprilia, aperta nel 2024 e ora in guida, venuta a mancare lo scorso maggio; Arcangelo Zulli, maestro e punto di riferimento della pizza d'autore in Abruzzo, la cui scheda l'anno scorso era stata firmata da Niko Romito; e il giornalista Stefano Incerti, amico e collaboratore di Identità, le cui schede sono presenti anche in questa edizione 2026.
Di seguito, le foto di tutti i premiati della terza Guida alle Pizzerie e Cocktail Bar d'autore di Identità Golose.
RIVELAZIONE DELL'ANNO, premia Acqua Panna - S.Pellegrino
Leonardo Rocchetti e
Luca Santarelli,
Legàmi a Senigallia (Ancona), Marche
Motivazione. Identità Golose da sempre affianca i maestri della cucina e della pizza, ma nel medesimo tempo certifica la crescita dei nuovi talenti, che sanno farsi largo nella loro professione grazie a passione, determinazione, studio e tecnica. Così è per questo indirizzo marchigiano, di fresco conio, nato dalla passione e dall’amicizia di Leonardo Rocchetti e Luca Santarelli.
GRANDI BARTENDER, premia
Molino Casillo
Edoardo Nono –
Rita Cocktails di Milano
Motivazione. Un punto di riferimento per tutto il mondo del bar: la sua capacità di leggere il cliente, l’ospitalità, la grande tecnica si sposano con il raro talento di formare e appassionare i giovani alla miscelazione. La sua visione e la capacità di essere sempre un passo avanti sono le caratteristiche di un grande bartender come Edoardo Nono, Rita Cocktails (Milano).
NOVITÀ DELL’ANNO, premia
Latteria Sorrentina
Gianluca Colucci,
L’arcipelago al Therasia Resort, Isola di Vulcano (Messina), Sicilia
Motivazione. In un luogo meraviglioso, su un’isola meravigliosa, si è sviluppata in pochi anni un’offerta gastronomica originale e di livello assoluto. Qui, nel 2025, ai due ristoranti, già giustamente celebrati, I tenerumi e Il cappero, si è affiancata una pizzeria d’autore, L’arcipelago, che segue le medesime tracce. Per noi, è la novità dell’anno.
RIVELAZIONE DELL’ANNO, premia
Bibite Sanpellegrino
Luca Salvioli –
Gaia Bar del Musa Hotel di Sala Comacina (Como)
Motivazione. Sin dai suoi primi passi, il talento di un giovane emergente brilla per il coraggio di osare, di dedicarsi allo studio e alla tecnica imparando dai grandi professionisti ma senza perdere la propria identità. Dal suo bancone affacciato un ramo del lago di Como, Luca Salvioli è la rivelazione di quest’anno con idee originali e uno spirito creativo vivace.
CREATIVITÁ premia
Berto’s
Francesco Capece,
Confine a Milano, Lombardia
Motivazione. La pizza può essere ogni volta una sorpresa diversa se a studiare l’impasto, a ideare il topping ci sono menti che sanno plasmare l’inatteso, sorprendere col gusto e la capacità d’innovazione. Attitudine che riconosciamo quest’anno a chi, come Francesco Capece (con il socio Mario Ventura) ha saputo farne un locale di enorme successo: Confine.
L’ARTE DEL RICEVERE, premia
Identità Golose
Lucio D’Orsi –
Dry Martini al Majestic Palace di Sorrento (Napoli)
Motivazione. Ospitalità, accoglienza, arte del ricevere… sono tutti sinonimi per la professionalità di chi fa del suo cavallo di battaglia anche uno dei drink apparentemente più semplici, ma estremamente complessi come il Martini. L’arte del ricevere trovano in Lucio D’Orsi del Dry Martini al Majestic Palace eleganza, professionalità e un sorriso per ogni ospite.
PIZZA FRITTA, premia
Frienn
Franco Pepe,
Pepe in Grani a Caiazzo (Caserta), Campania
Motivazione. La pizzeria è uno di quei luoghi che celebrano anche il trionfo del fritto. Ma se negli ultimi anni l’arte della pizza fritta è stata letteralmente rivoluzionata e nel contempo nobilitata, lo dobbiamo a un grande maestro, che ancora una volta ha saputo stupire tutti. Ancora una volta, applausi a Franco Pepe.
DRINKLIST ORIGINALE, premia
Identità Golose
Stefano Giummarra -
Morgana di Taormina (Messina)
Motivazione. Nessuno può dire di aver conosciuto le notti di Taormina se non ha provato le drinklist glamour, cosmopolite ed esclusive firmate da un barman che coniuga ricette pensate come “micro-narrazioni” di gusto con spirits internazionali. È Stefano Giummarra, bar manager del Morgana, a creare nelle sue drinklist sapori nuovi, evocativi ed esotici.
PIZZA E COCKTAIL, premia
Presobene gin
Filippo Venturi e
Luca Ghetti,
Me a Ferrara, Emilia-Romagna
Motivazione. La Guida di Identità Golose alle Pizzerie e Cocktail Bar d'autore valorizza le espressioni autoriali di due mondi che dialogano tra di loro, specie in quei locali dove pizza e cocktail vanno a braccetto e sono d’altissima qualità. Come in questo dinamico indirizzo emiliano, che giostra tra le pizze di Filippo Venturi e i cocktail di Luca Ghetti.
APERTURA DELL’ANNO, premia
Identità Golose
Fabio Benjamin Cavagna -
1930 di Milano
Motivazione. Un salto nel buio, il coraggio di vincere le sfide e guardare oltre gli apparenti traguardi. È la caratteristica che contraddistingue un locale che ha cambiato vestito ma non pelle, che si è messo in gico come una nuova apertura ma con la consapevolezza di non poter deludere le aspettative e, come sempre, ha saputo sparigliare le carte. È il 1930, la nuova apertura dell’anno, nella sua nuova location con una formula in continua evoluzione, un secret bar magistralmente diretto da Fabio Benjamin Cavagna.
MAESTRI DELLA PIZZA, premia
Consorzio Parmigiano Reggiano
Ruggero Ravagnan,
Grigoris a Mestre (Venezia), Veneto
Motivazione. Ci professionisti che hanno saputo cambiare il mondo della pizza, e che lo cambiano tuttora, giorno dopo giorno: elevandone la qualità ai massimi livelli, proponendone versioni innovative, diventando così punto di riferimento per tutti i colleghi. Sono dei veri “Maestri della pizza”, come Ruggero Ravagnan, da anni uno dei fari della pizza in Veneto, ossia là dove è nata la pizza contemporanea.
Giancarlo Casa,
La Gatta Mangiona a Roma, Lazio
Motivazione. Da più di un quarto di secolo questa tranquilla pizzeria di quartiere è sospesa tra familiarità e culto. Perché la rivoluzione della pizza, a Roma (ossia nella città dove oggi l’evoluzione del settore appare la più effervescente d’Italia), l’ha portata anche Giancarlo Casa. Un visionario che ha precorso i tempi e dunque, senza dubbio, un vero “Maestro della pizza”, con la sua sorniona La Gatta Mangiona.
Ciro Salvo,
50 Kalò a Napoli, Campania
Motivazione. Cambiare la pizza là dove la pizza è nata, a Napoli. Migliorarla ulteriormente, senza peraltro discostarsi dalla traccia fornita dalla tradizione, ma elevandone la qualità ai massimi livelli: impasti perfetti, topping meravigliosi, materie prime di qualità eccelsa, persino un’attenzione spasmodica all’olio evo che va a condire... Sì, Ciro Salvo è certamente uno dei grandi “Maestri della pizza” d’Italia.
BIODIVERSITÀ D’ITALIA, premia
Identità Golose
Peke Bochicchio –
Barmacia di Potenza
Motivazione. Raccontarsi con spirito, senza dimenticare il territorio che lo circonda e cercando di regalare momenti che siano in sintonia con valori importanti quali il rispetto e la libertà. È Peke Bochicchio con “soluzioni spiritose” a valorizzare la Basilicata e le sue potenzialità.
OLTRE LA PIZZA, premia
Frienn
Jacopo Mercuro,
180 grammi a Roma, Lazio
Motivazione. Cosa si mangia in pizzeria? La pizza, ovviamente. Ma ci sono locali che sanno integrare la protagonista principale, eccellente di suo, con sfizi che la precedono d’incredibile qualità, a loro volta memorabili. Insomma: sanno andare oltre la pizza. Ciambella alla cacciatora, Osaka waffle, Supplì al telefono, Croquetas e Sanpietrini: Jacopo Mercuro non ci fa mancare nulla, al suo 180 grammi.
CREATIVITÀ, premia
Identità Golose
Alfonso Califano -
Cinquanta Spirito Italiano di Pagani (Salerno)
Motivazione. Vivace, spontaneo, dinamico e corale: sono queste le caratteristiche della creatività che percorre ogni aspetto di un locale che nella provincia salernitana ha saputo valorizzare il territorio ma con un respiro internazionale. È Cinquanta Spirito Italiano, a Pagani, ad esprimere al meglio la verità di un format che valorizza le idee e le intuizioni di ciascun collaboratore.
BIODIVERSITÀ D'ITALIA, premia
Gioiella
Giulia Vicini,
Giuly Pizza a Castelli Calepio (Bergamo), Lombardia
Motivazione. Una giovanissima pizzaiola, e di gran talento, Giulia Vicini, alle prese con quello scrigno di biodiversità che è l’Italia, con i suoi giacimenti agroalimentari d’eccellenza. Lei è affascinata soprattutto dal mondo vegetale, che propone a mani basse e forno caldo (nonché attenzione al km 0) sopra i dischi ben lievitati nella sua pizzeria al confine tra le province di Bergamo e Brescia.
Alessandro Guerriero,
I’Regolo a Scarperia e San Piero (Firenze), Toscana
Motivazione. Prodotti locali in arrivo da artigiani e produttori di nicchia: adornano lievitati in mille fogge, che siano pizza basse e croccanti o alte e soffici, bun, focacce, "panacci" (anche in versione dolce), calzoni, maritozzi… Un caleidoscopio di profumi e sapori, al I’Regolo di Alessandro Guerriero, che esalta quello scrigno di biodiversità e di giacimenti agroalimentari d’eccellenza che è l’Italia.
Gianni Civitillo,
Millenium a Cusano Mutri (Benevento), Campania
Motivazione. L’Italia è scrigno di biodiversità e di giacimenti agroalimentari d’eccellenza. Qualcuno sa come esaltarli al meglio, raccontarli e così farli conoscere a un pubblico più vasto. Come Gianni Civitillo, che nel suo locale alle pendici del Matese propone non solo le primizie locali, ma anche il buono dall’Italia intera, che percorre puntualmente per creare relazioni e apportare gusto ai suoi spicchi.
MIGLIORE SELEZIONE SPIRITS, premia
Identità Golose
Daniele Cancellara -
Rasputin di Firenze
Motivazione. Quando la conoscenza incontra la passione per un distillato ecco che un professionista della miscelazione diventa un divulgatore di raro spessore. Il whisky trova in Daniele Cancellara un ambassador unico e in Rasputin a Firenze un secret bar di rara bellezza.
ECCELLENZA A TAVOLA, premia Identità Golose
Davide Denicolai e
Alessandra Pisani,
Costa dei Vigneti a Costa Vescovato (Alessandria), Piemonte
Motivazione. Esistono pizzerie che sono anche di più: raccontano il convivio, ossia l’attitudine tutta italiana di celebrare a tavola il rito goloso dello star bene attraverso eccellenze di gusto (ed eccellenze enologiche) selezionate, pensate, cucinate, servite al loro meglio. Come Costa dei Vigneti, in Valle Ossona: è pizzeria di qualità, ristorante di livello, dialoga con i piccoli produttori local di cose buone ed esalta persino i vignaioli a km 0.
IDENTITÀ FUTURE, premia
Identità Golose
Abi El Attaoui -
Ceresio 7 a Milano
Ambrogio Ferraro -
Bar is the name a Busto Arsizio (Varese)
Motivazione. Il futuro è da sempre negli orizzonti di Identità Golose e soprattutto in questi anni di grandi cambiamenti. Ci sono giovani che hanno scommesso sul proprio talento e sulle proprie idee per raggiungere traguardi importanti. Coerenza, solidità, cura dell’ospite e capacità di assecondare la propria indole. Sono queste le caratteristiche che ci hanno portato a premiare per il futuro della miscelazione: Abi El Attaouti, bar manager di Ceresio 7 Milano e Ambrogio Ferraro, bar manager e founder di Bar is the name a Busto Arsizio (Varese).
PIZZA E MEDITERRANEO, premia
Molino Casillo
Davide Di Chio,
Alterego Pizza Boutique ad Andria (Bat), Puglia
Motivazione. “Pizza e Mediterraneo” premia chef pizzaioli che sappiano proporre assaggi non solo di eccezionale qualità, sia nell’impasto che nel topping, ma grazie al cui lavoro la pizza sa assumere modalità espressive che la rendono protagonista dell’arte del buon vivere mediterraneo. Come accade ad Andria, grazie alla creatività di Davide Di Chio al suo Alterego Pizza Boutique.
Giulio Grasso,
Sp143 a Orbassano (Torino), Piemonte
Motivazione. In una location circondata dal verde, ecco vere pizze d’autore, che raccontano l’Italia da Nord a Sud, ribadendo così come la pizza possa assumere modalità espressive tali da renderla protagonista dell’arte del buon vivere mediterraneo. Premiamo dunque un pizzaiolo, Giulio Grasso, e una pizzeria, Sp 143, che sanno porsi nel ristretto novero dell’eccellenza.
Claudio Abbate, Abbate a Giugliano (Napoli), Campania
Motivazione. Abbate – nelle sue sedi, ormai diventate quattro - è la pizzeria giusta per chi vuole trovare una piena armonia tra l'evoluzione della tradizione e la contemporaneità di impasti e idee giovani. Ecco perché patron Claudio Abbate merita il premio “Pizza e Mediterraneo”: col suo lavoro la pizza sa assumere modalità espressive che la rendono protagonista della nostra arte del buon vivere.
IDENTITÀ FUTURE, premia Identità Golose
Ruggiero Francavilla,
Oltre - Pizza contemporanea a Barletta (Bat), Puglia
Motivazione. Il futuro è da sempre negli orizzonti di Identità Golose, soprattutto in questi anni di incertezze grandi cambiamenti. Ci sono giovani che hanno scommesso sul proprio talento e sulle proprie idee per raggiungere traguardi importanti. Sono le nostre Identità Future: come Ruggiero Francavilla, che è cresciuto nel mondo della panificazione, ha messo da parte gli studi in Economia e oggi pizzaiolo di grande talento (i suoi topping sono un capolavoro).