Felice Sgarra

Felice Sgarra è un pugliese nato ad Andria il 6 febbraio. Lo ricordo perché domenica 5 febbraio 2012 sarà tra i relatori a Milano di Identità Vent’anni, la giornata dedicata a chef che non hanno ancora compiuto trent’anni. Lui li festeggerà l’indomani, 29enne per un pugno di ore e poi non più. Tra l’altro come lui, spegnerà 30 candeline anche suo fratello gemello Riccardo che è sommelier, per la precisione da Massimo Camia alla Locanda del Borgo Antico a Barolo in Piemonte. E poi ecco Roberto, il più giovane, classe 1988, che si sta facendo le ossa tra sala e cantina proprio dal fratello cuoco al ristorante Umami ad Andria, locale aperto l’11 febbraio 2011, un progetto ancora in fasce che con la primavera si arricchirà di un orto fuori dall’ordinario, 500 metri quadrati ribattezzati Orto à porter, una realtà a splendido uso della cucina.

Felice ha studiato all’istituto alberghiero di Roccaraso in Abruzzo, suo compagno di banco era William Zonfa che adesso è il responsabile stellato della ristorazione alla Magione Papale a L’Aquila, ma a lungo i due sono stati fianco a fianco, sempre nella città colpita dal terremoto, nella cucina di Vinalia. Andria è una città circondata da un mare di olio, cultivar Coratina per la precisione, con una forte tradizione culinaria, comune a tanta parte della regione e il mare, l’Adriatico, oltre l’orizzonte. La cucina di Sgarra è ricca di colore, non c’è piatto che non splenda e si distingua per ricchezza. Piatti ricchi di passione e di ingredienti, per accentuare al massimo la loro golosità. Cucina innovativa, la voglia costante di svecchiare certe proposte e certe formule prima di tutto per vocazione e poi per non ripetere il noto, quei posti che in fondo non distingui dagli altri perché omologati tra loro.

Non ci sono tradimenti, non vi possono essere dubbi sul fatto che l’Umami e Sgarra siano in Puglia, ad esempio la Burrata di Andria con l’ostrica rossa è Puglia su Puglia, solo che non si è abituati a vederle nello stesso piatto. Particolare importante: Felice sa anche proporre validi dessert, come cuoco sa andare oltre il lato salato di un ristorante.

Ha partecipato a

Identità Milano


a cura di

Paolo Marchi

nato a Milano nel marzo 1955, al Giornale per 31 anni dividendosi tra sport e gastronomia, è ideatore e curatore dal 2004 di Identità Golose.
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