Riccardo Monco e Annie Féolde
Rigatoni con maionese al prezzemolo, cozze, vongole e fasolari di Andrea Berton
IG2023: signore e signori, la rivoluzione è servita Andrea Tortora: la rivoluzione parte da uno sguardo attento sul passato
Le verità legate al mondo ittico, svelate da Antonio Vasile. Contro mille bugie e pericolosi luoghi comuni
Gli studiosi dell’Ifremer, Istituto Francese di Ricerca per lo Sfruttamento del Mare, hanno generato delle ostriche che contengono nelle proprie cellule tre coppie di cromosomi. Non sono organismi geneticamente modificati, anche se ci sono allevatori che sostengono che queste ostriche sarebbero comunque una minaccia per la biodiversità
Un'esemplare di pecten maximus, le capesante (o cappesante, con due "p") giganti del nord Europa: hanno un diametro massimo di 15 cm e 15-17 coste. Alimento pregiato e sempre di moda, le conchiglie di San Giacomo devono il loro nome alla venerazione del santo dei pellegrini di Compostela (foto www.aphotomarine.com)
Consistenze Liquide, ricetta di Angelo Sabatelli del ristorante omonimo a Masseria Spina, Monopoli (Bari), telefono +39.080.802396. Le bolle sono fatte di acqua di mare e di pomodoro, accompagnate da crema di fiordilatte (foto di Valerio Napoletano per il concorso Acqua di Chef)
Bancarelle del pesce al Mercato di Rialto a Venezia: già 900 anni tra i pescatori fa ci si domandava della liceità di certa pesca. La lunghezza minima delle varie specie di pesci può determinare infatti i destini della popolazione dei mari: a questo serve il decreto 1967/2006, detto “Decreto Mediterraneo” (foto Vasile)
Anguille al forno con cipolle rosse stufate di Acquaviva, con salmoriglio di capperi, pomodori al filo, scorze di limone e olio extravergine di oliva appena spremuto dell’osteria Tempio dei Gusti di Donato Vinci a Fasano (Brindisi), telefono +39.080.4393838
Il nome nella tassonomia latina è Spondylus Gaederopus. Qualcuno lo chiama ostrica imperiale ma, in realtà, più che a un’ostrica somiglia a un canestrello. Un concentrato di mare indelebile per la memoria
"Pettinesse" in tarantino, "surici" o "topi di mare" in dialetto calabrese. Sono i nomi popolari che designano i labridi xyrichthys novacula, pesci deliziosi che nuotano nelle acque con meno correnti del Taranto, dove l'acqua è leggermente pià calda. Innumerevoli le interpretazioni in cucina