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«Il mio stile è tutto un equilibrio di consistenze, sapori complessivi e stagionalità. Cucino le cose che mi dicono qualcosa, e sono onorato che queste coincidano coi gusti delle persone». Sceglie l’approccio low profile Andrew Zimmermann, una delle stelle nel firmamento contemporaneo di Chicago. Un cuoco che, da quando è al comando di Sepia, ricorre sulle cronache della stampa nazionale per la sua cucina creativa. Nuova cucina americana, diremmo, con una forte impronta europea. Uno stile che gli è valso una stella Michelin nel 2011, appena due anni dopo aver preso in mano il timone del ristorante.
Ma l’infanzia di Zimmermann va tracciata a New York. Ex musicista, ha lavorato per 3 anni come sous chef di Renato Sommella, riconosciuto come suo mentore. Diplomato nel 2000 al French Culinary Institute nella Grande Mela, si trasferisce nel 2003 a Chicago: il primo incarico è quello di chef del Park Hyatt. Nel 2004 il ristoratore Terry Alexander, impressionato dalle sue qualità, lo chiama al MOD e al Del Toro. Una nuova piccola parentesi al Park Hyatt e, nel 2008, il proprietario di Sepia Emmanuel Nony lo chiama a fare l’executive chef del suo ristorante.
In pochi anni Andrew somma, uno dopo l’altro, riconoscimenti importanti: oltre alla stella Michelin, arrivata nel 2011 (appena due anni dopo l’insediamento), ha ottenuto dalla James Beard Foundation Award la nomination di “Best Chef: Great Lakes” nel 2012, 2013 e 2014, la scelta di StarChefs.com come “Rising Star Chef” e i titoli di chef dell’anno 2011-13 e ristorante dell’anno per Jean Banchet Awards.
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A cura della redazione di Identità Golose
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I protagonisti della cena da Baffo a Eataly Chicago di martedì scorso: Heinz Beck della Pergola di Roma, Cristina Bowerman di Glass Hostaria, Alex Pilas del gruppo Eataly, Giuseppe Tentori di Gt Fish and Oyster. Identità Chicago: due giorni da ricordare attraverso gli scatti di Serena Serrani e Celestina Ielmoni
Sfiziosa chiusura a margine della lezione di Heinz Beck e Andrew Zimmermann a Eataly Chicago. A grande richiesta, Lidia Bastianich, la cuoca italiana più celebre degli Stati Uniti, ha preso in mano il microfono e raccontato dei menu serviti pochi giorni fa a Papa Francesco I, in visita negli Stati Uniti. Sette anni fa aveva fatto lo stesso con Papa Benedetto XVI (foto Brambilla/Serrani)
I protagonisti della prima lezione di Identità Chicago 2016: Heinz Beck della Pergola di Roma e Andrew Zimmermann di Sepia a Chicago, una dimostrazione molto efficace degli orizzonti che si aprono davanti a una preparazione tradizionale come la pasta fresca