La Guida di Identità Golose ai Ristoranti d'autore è sempre una garanzia per scovare indirizzi sublimi in giro per il Bel Paese: da veri e propri templi della gastronomia a trattorie sincere, osterie, cucine memorabili. comprese tante fresche novità per non smettere mai di stupire a tavola.
Oggi vi portiamo in Costiera Amalfitana, lì dove non esiste confine tra cielo e mare, e vibrano i sapori del Mediterraneo, tra boccate di iodio e tutta la bontà di una vegetazione generosa. Solo il meglio selezionato dalla redazione di Identità Golose.
Sensi, Amalfi
Nel cuore di Amalfi, ospitato all’interno dell’Hotel Residence, in uno splendido palazzo nobiliare del XVIII secolo, a pochi metri dalla celebre Cattedrale di Amalfi, si trova il Sensi Restaurant, un luogo centrale e riservato allo stesso tempo. L’ampia sala arredata in modo elegante e la terrazza che traguarda la Costiera Amalfitana, consentono all’ospite di vivere appieno l’essenza di questi luoghi. Un vero piacere viaggiare attraverso le proposte gastronomiche del cuoco Alessandro Tormolino, che ogni anno declina in tavola non solo i sapori più autentici della costiera, ma li intreccia con le sue esperienze di crescita in modo dinamico e consapevole. Tra i piatti interessante La spigola, preparata come una ceviche, con croccante di patate, caviale Asetra e sorbetto al curry verde, o ancora La cernia, preparata con sedano rapa alla lavanda, frutto della passione, funghi shitake e telline. Grande attenzione alle selezioni di pani e oli che arricchiscono con golosità i diversi percorsi gastronomici proposti. La sala è gestita in modo impeccabile da Pasqualino Franzese, anche lui attento selezionatore di chicche enologiche.
Fosca Tortorelli
Al Convento, Cetara

Supremi, gli Ziti alla genovese di tonno de Al Convento. Fotografia di Alessandra Farinelli
La storia di
Casa Torrente è una di quelle belle da raccontare e da ascoltare. Storia di famiglia, che inizia perché
na fatica che non sia stare in acqua tutto il giorno tutti i giorni si deve trovare, e passa attraverso stare a bottega tutto il giorno, tutti i giorni. Che passa alla seconda generazione come luogo di pace e redenzione, per uno spirito assai inquieto che voleva spaccare il mondo e prima di spaccarsi del tutto ha scoperto che quello da cui fuggiva era quello verso cui correva. E approda alla terza generazione, con un altro spirito inquieto ma che ha sempre saputo quello che voleva fare. Inizia con un circolo sociale, poi rosticceria, pizzeria, si fa osteria, inventa la cuopperia. Diventa una tavola di accoglienza, gran cibo, gioa e leggerezza alla quale tutto il mondo della gastronomia si è seduto almeno una volta. Si trasforma ancora, per aggiungere tecnica al gesto innato, rigore alla spontaneità. Casa Torrente è la somma di
Pasquale e di Gaetano Torrente, la crasi dello scugnizzo e dello chef. Equilibrio che Gaetano mantiene mirabilmente, mentre affina pesce e salta molluschi sulla brace, mentre aggiunge contemporaneità al linguaggio popolare.
Giulio Francesco Bagnale
Bluh al Furore Grand Hotel, Furore
Incastonato tra le rocce a strapiombo sul mare Furore Grand Hotel, gioiello riportato allo splendore delle sue 5 Stelle Lusso nel 2023, custodisce con cura il suo ristorante gourmet a picco su uno dei fiordi più belli d’Italia, Bluh Furore. A supervisionare l’offerta gastronomica Enrico Bartolini, che ha scelto di affidare le redini della proposta fine dining a chef Vincenzo Russo, classe 1995 che torna nella sua terra d’origine dopo un percorso di 7 anni nelle cucine di Villa Crespi. Stella Michelin nel 2024, al centro della cucina di chef Russo c’è il rapporto con la natura attraverso la valorizzazione dei prodotti locali, biologici e a chilometro zero grazie anche all’orto sintropico di circa 1.000 mq a picco sul mare dove si coltivano ortaggi, piante aromatiche e da frutto. Quattro menu degustazione spaziano tra terra, mare e vegetali reinterpretando la cucina tradizionale di chef Russo mentre la carta dei dolci è affidata alla maestria di Paolo Ecca. A completare la proposta gastronomica gli abbinamenti vino studiati da Giovanna Rango, custode di una cantina che racchiude centinaia di etichette con un occhio attento alle produzioni locali e ai vini biologici.
Valentina Bianchi
Oltremare dell'Hotel Due Torri, Maiori
Il ristorante Oltremare di Maiori ha rinnovato la sua offerta gastronomica riservando al quinto piano dell'hotel Due Torri, uno splendido spazio per la sua realtà ristorativa, rendendolo più intimo e riservato. La sala si mostra con un arredo elegante e luminoso combinandosi con l’emozionante panorama che si apprezza dalla terrazza belvedere, e rende il luogo ancora più affascinante. Al fascino del panorama si aggiunge la cucina a vista, dove lo chef Alfonso Crisci insieme alla sua brigata, traccia percorsi diversificati che giocano prevalentemente sui prodotti della terra e del mare, con 4 interessanti menu degustazione: Acqua Chiara, Cetara, Sentiero dei Limoni e Vegetariano. Particolare attenzione viene dedicata agli ortaggi e alle erbe spontanee, con piatti come Le meravigle dell'orto, minestra calda e fredda di ortaggi e verdure, Bottone di pasta con melanzana compressa e Umami di verdura a foglie in 4 consistenze. A guidare in sala il team con professionalità Vincenzo D’Amato. La carta dei vini gioca invece su una selezione che strizza l’occhio al territorio, con puntuali incursioni fuori regione.
Li Galli, Positano
Ci troviamo a Positano, dove lo sguardo abbraccia un panorama mozzafiato che spazia dal mare all’entroterra in un perfetto equilibrio di bellezza, qui si trova l’elegante Hotel Villa Franca, il boutique hotel che incanta non solo per la posizione straordinaria, ma anche per la cura meticolosa dei dettagli. Merito dei proprietari, Rosa e Massimo, che hanno saputo creare un luogo dove arte e design si fondono armoniosamente, offrendo un’esperienza unica. Una proposta ristorativa ampia e raffinata, che trova nel ristorante Li Galli, la sintesi perfetta tra concretezza e sogno. Alla guida l’executive chef Savio Perna, che coadiuvato dalla sua brigata, propone percorsi gastronomici che raccontano con creatività e rispetto i prodotti del territorio campano, arricchiti con tecniche e ingredienti frutto delle sue continue esperienze e ricerche. Prima di immergersi nei piatti dello chef, il consiglio è di lasciarsi sedurre da un signature cocktail preparato dalla bar manager Lidia La Rocca. Il viaggio prosegue a tavola, con il sommelier Franco D’Angelo che propone pairing originali, mentre il servizio impeccabile di Pietro e Fabrizio, contribuisce a rendere l’esperienza memorabile.
Fosca Tortorelli
Un Piano nel cielo a Casa Angelina, Praiano

L'ingresso di Un Piano nel cielo a Casa Angelina
Un nome perfetto per questo ristorante sito a Praiano, un villaggio di pescatori tra Amalfi e Positano. Siamo all’interno del boutique hotel
Casa Angelina, che occupa questa porzione di Costiera Amalfitana dal paesaggio fiabesco. Profumi di agrumi, colori bianco e azzurro ben integrati ad arredi minimalisti, curati nei più piccoli particolari. Proprio la terrazza panoramica ospita il ristorante gastronomico di
Leopoldo Elefante, cuoco campano che, dopo aver affinato il suo talento altrove, ha deciso di tornare a casa per creare menu stagionali. Piatti creativi con tratti mediterranei che riportano al mare, con il pesce freschissimo che si affianca alle carni della zona come la sella di agnello.I piatti si fermano indelebili nella memoria: Il Crudo, il Tagliolino 36 tuorli, sfusato amalfitano, gambero e aneto, Mischiato Potente totani e patate, il Dentice. C’è grande attenzione al vegetale e una selezione di dolci senza glutine davvero singolare. Menzione importante per la carta dei vini, distillati e bollicine: c’è profondità di selezione e proposte non scontate.
Belvedere dell'hotel Caruso, Ravello
Il ristorante riposa su una magnifica terrazza con vista Costiera Amalfitana, dalla cima più alta. È un luogo privilegiato per assaporare le eccellenze del territorio, inebriati dal profumo di limoni. A orchestrare la cucina c’è Armando Aristarco da Torre del Greco, tornato a casa dopo esperienze in Bahrain, Singapore e Dubai, «per onorare e rappresentare con orgoglio la mia terra». È autore di una cucina napoletana dal piglio moderno, dai sapori genuini e riconoscibili, un «tuffo nei ricordi» e nei profumi che riaffiorano. È territorialità, rispetto, tradizione, avanguardia che si stempera. Un’ispirazione schietta e dirompente, che intreccia pochi ingredienti per mettere al centro il sapore di prodotti che sanno di terra e di sacrifici. Si sceglie à la carte o tra i tanti menu degustazione: “Lasciati Guidare”, “Tradizione Mare”, “Tradizione Terra”, “Vegano”. Tra i piatti da segnalare, Pomo d’Oro, carpaccio, tartare e zuppa di pomodoro campano; Nu’Burdèll…Pasta e pesce, Mischiato di pasta, ristretto di pesce con crudo e cotto di mare.
Elisabetta Canoro
Il Flauto di Pan a Villa Cimbrone, Ravello

Il ragù napoletano proposto a colazione dal Villa Cimbrone, magnifico palazzo storico di Ravello che ospita il ristorante gastronomico Il Flauto di Pan, chef Lorenzo Montoro
Nella meravigliosa
Villa Cimbrone, il ristorante
Il Flauto di Pan guidato da
Lorenzo Montoro, classe 1980, è davvero una bella sorpresa. Lo chef dimostra limpidezza rara nel trattare la materia prima; fa mangiare polvere a molti altri indirizzi in strutture di questo tipo, perlopiù vocate a una golosità piaciona e standardizzata. I suoi piatti sono invece puliti, essenziali, soavi. Nemmeno troppo belli esteticamente, ma eccellenti al palato. Certo: aiuta anche il contesto, l’ambiente. Perché qui si è davvero circondati dalla bellezza:
Villa Cimbrone è un albergo iconico, un grande scrigno dove si viaggia nel tempo. A tavola ci hanno intrigato soprattutto gli antipasti che abbiamo assaggiato, ad esempio la
Zuppetta di funghi, leggiadra grazie al sapiente uso delle erbe aromatiche; la raffinatissima
Insalata di limone pane, gamberi di nassa e crema di mandorla, complessa, sinuosa; la spettacolare (al palato)
Ventresca di ricciola marinata, biscotto di Agerola e corbarini appassiti. Ma tutta la cena è davvero piacevolissima,
Montoro padroneggia molto bene le tecniche, le cotture sono puntuali, la pienezza di gusto cresce piatto dopo piatto senza diventare mai banale.
Carlo Passera
Volta del Fuenti, Vietri sul mare
Ospitato nei Giardini del Fuenti, i rigogliosi terrazzamenti che in qualche modo rappresentano la porta d’accesso alla costiera amalfitana più nobile, il Volta del Fuenti è il ristorante a firma di Michele De Blasio, trentanovenne cuoco originario di Sarno che dopo aver girato il mondo frequentando nomi altisonanti del fine dining (Rasmus Kofoed e Berasategui, giusto per citarne un paio) è rientrato verso casa, e da qualche stagione ha fatto crescere progressivamente una delle cucine più golose della zona. Se il menu Origini sposta l’attenzione sul mondo della cucina sudista più classica, tra Mezzi Paccheri con polpo e prezzemolo o il Merluzzo con peperone crusco, il percorso denominato Riflessioni aggiunge un pizzico di creatività senza voler toccare eccessi. Gusto, stagionalità, consistenza e precisione esecutiva sono valori che il cuoco sa sempre mettere in rilievo con equilibrio, coccolando il cliente. Poi, la bellezza del luogo e l’accoglienza fanno il resto.
Gualtiero Spotti