Jordi Butron
Jordi Butron sembra essere al mondo per compiere una missione: dimostrarci che un pasto completo può essere serenamente declinato secondo note dolci. E, sia chiaro, non cinque o sei dolci alleggeriti di zuccheri e serviti in successione più o meno logica, ma proprio piatti e menu degustazione completi dove è labile il confine tra dessert e proposte “salate”, dove tutto è morbido e rassicurante, mai mieloso e stucchevole. Dove, soprattutto, ogni passaggio ha una logica esatta, studiata e calcolata. Butron è un catalano che al menu dolce è arrivato per gradi.
Tecnica perfetta e un senso spiccato per l’insegnamento (ascoltarlo è un piacere assoluto, ricorda quei professori che rendono chiaro il problema più complicato), oggi è il titolare di Espai Sucre, ovvero Spazio Dolce o Spazio Zucchero, il primo Restaurant de postres al mondo, ristorante e non pasticceria. Nel suo percorso di apprendimento eccolo sostenere esperienze da Christophe Felder, chef pâtissier all'hotel Crillon a Parigi, nonché da Michel Bras e Pierre Gagnaire. Nella capitale catalana invece, è cresciuto con Jean Luc Figueras quando presero forma i primi menu di dolci abbinati ai vini.
Tutto quello che ammiriamo da alcuni anni, sia nel ristorante di paste sia nella scuola di pasticceria, è diretta conseguenza di tutto quello che ha studiato allora, di quello che ha pensato e tuttora pensa con una logica chiara anche quando parla a una platea italiana in castigliano (per i catalani lo spagnolo non esiste, è casigliano e stop). Simbolo del Butron-mondo la formica, scelta perché laboriosa.
Ha partecipato a
Identità Milano