26-01-2020
Il bancone del Dessert Bar di via Croceffisso 2 a Milano, da un'idea di Federico Rottigni, cuoco milanese laureato in Arti visive
Il panorama internazionale conosce già format simili. La sanno lunga a Barcellona con Espai Sucre di Jordi Butron, pioniere del genere e a Bali con Room4Dessert di Will Goldfarb, protagonista di un bell’episodio di “Chef’s Table”, su Netflix. In Europa a impugnare lo scettro è Coda di René Frank che ha conquistato un anno fa la stella a Berlino. In Italia, da sole tre settimane, ha aperto a Milano il Dessert-Bar di Federico Rottigni: ha tutte le carte in regola per conquistarsi uno spazio tra le firme più note. Dal mercoledì a domenica il locale apre il sipario sul “dessert-dining show”, raccontato dal pastry chef che assembla i dolci in diretta al banco con il supporto del fratello Flavio e del barman Karim Aly, che miscela i cocktail. Una volta accomodati – e solo su prenotazione - arriva come un omakase giapponese, scandito in due turni: alle 20 e alle 22.15. Lo spazio elegante e minimalista riesce comunque ad abbracciare gli ospiti con dettagli e toni comfort senza ammiccamenti hipster. Il bancone al centro della sala è studiato per permettere a un totale di 11 persone di osservare da vicino il cuoco, pur garantendo la cosiddetta “distanza sociale” tra gli ospiti.
Orsetti ubriachi
The last petal
Pop corn from Mars
Norwegian Forest
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
di
Piemontese/Milanese in trasferta per l'Italia. Partita dalle letture dei ricettari di "Nonna Papera", si è laureata in Scienze Gastronomiche e ha ottenuto un master in Comunicazione e Critica. Dedica tempo e lavoro alla ricerca del bello, del buono e del nuovo. Non rinuncia allo sport e non si annoia mai a fare la valigia, possibilmente con il suo amico a quattro zampe