72, rue Bonaparte Parigi Francia T.+33.(0)1.43544777
«Un macaron è un sospiro d’amore»: lo pensa una delle più promettenti giovani scrittrici francesi, Clémence Boulouque, che ha scritto un dolcissimo omaggio a questo petit gâteau rond dalla corazza croccante e dal cuore morbido: “Au pays des macarons”. E chi può interpretare al meglio questo monumento alla francesità, se non Pierre Hermé, forse l’archetipo dei pasticceri francesi. Alla vigilia dei cinquant’anni, è l’acclamato re dell’arte dolce, forse il più noto di tutti: tre negozi in Parigi, uno a Tokyo, svariati libri di ricette, una scuola di Alta Pasticceria, il ragazzo di bottega nato a Colmar nel 1961, erede di una dinastia d’arte bianca alsaziana, è diventato il punto di riferimento mondiale per chi vuole apprezzare un «universo del gusto, di sensazioni e di piacere», come ama dire. A lui si deve l’invenzione delle “collezioni” stagionali dei nuovi prodotti, che ogni anno a dicembre fanno accorrere gli appassionati nelle sue boutique, pronti a mettersi in fila pur di conquistare la felicità con una boite di macaron colorati, una millefoglie, una pralina. Il cioccolato è la sua grande passione, che ha imparato a maneggiare prima da Gaston Lenôtre da Fauchon e poi da Ladurée di rue Royale, l’altro grande indirizzo dei macaron. Ma senza di lui, chi avrebbe avuto il coraggio di accostare il petit gâteau rond al tartufo bianco? E chi poteva inventarsi il “cake” alla rovescia «infinitamente vaniglia»? E come dimenticare le praline di cioccolato al macaron, la creazione del 2008 che ha fatto sognare i francesi? Semplicità e innovazione sono le sue grandi doti. Dice Hermé: «Cerco l’essenzialità, non amo quei dolci che vogliono esprimere soltanto l’Io dei pasticceri». A questa ricerca va aggiunta l’ostinata volontà di perfezione, l’analisi delle texture e delle armonie, da racchiudere in quel “sospiro d’amore” che è tutta la sua pasticceria.
di
Utilizza i campi sottostanti per effettuare una ricerca nel database degli Chef e dei Protagonisti.
Alessandro Dalmasso, Massimo Pica, Lorenzo Puca e Andrea Restuccia, vincitori della 17ma edizione della Coupe du Monde de la Pâtisserie, il 25 settembre scorso a Lione, Francia (foto tratta dal libro "La tecnica, il gusto, la squadra", scritto da Sarah Scaparone ed edito da Chiriotti editore)
Tra le particolarità, la fève, una piccola sorpresa che si nasconde nel suo impasto e che incorona “il re della festa”. Foto: Égalité
Alcune della creazioni dei sette pasticceri di Pasticceria Italiana Contemporanea