17-04-2025

In tour tra Costiera Amalfitana e Sorrentina: da Furore alla cucina di Peppe Aversa

Tre indirizzi che raccontato l’anima più autentica della Costa d’Amalfi e di Sorrento, toccando luoghi meno conosciuti e tra i più identitari, da Bacco Furore fino allo stellato Il Buco

Il panorama da una delle camere di Bacco Furore, a

Il panorama da una delle camere di Bacco Furore, albergo dipinto e diffuso in uno dei paesini più autentici della Costiera Amalfitana, Furore.

Profumo di macchia mediterranea e rumore del mare, vi serve altro per essere felici? Due elementi che già di per sé potrebbero rendere un itinerario discretamente perfetto. Se poi sei in Costiera Amalfitana e sei nella parte non ancora totalmente fagocitata dal turismo di massa, forse sì, puoi definirti veramente felice. Ebbene anche luoghi così tanto conosciuti come la Costiera Amalfitana e quella Sorrentina nascondono posti, sapori e scorci ancora poco esplorati. Dal limone che profuma l’aria ad un piatto di pasta che sa di mare, è ancora una volta Teritoria che è riuscita a creare un percorso insolito, nel senso più positivo del termine, in questo tratto di costa tirrenica tra la provincia di Salerno e quella napoletana. Il progetto presieduto da Alain Ducasse dopotutto è proprio questo che fa da ben 50 anni (proprio quest’anno cifra tonda); da sempre riunisce ristoratori, albergatori che condividono la stessa missione: inventare un turismo che faccia amare il mondo. Ma soprattutto l’obbiettivo principale, come in questo caso, è quello di mostrare la vera autenticità di un luogo.

 

Le esclusive terrazzine delle camere di Bacco Furore.

Le esclusive terrazzine delle camere di Bacco Furore.

BACCO FURORE
Furore, con il suo nome in grado di evocare sensazioni appassionate, è un angolo di paradiso che non ha nulla da invidiare alle destinazioni più famose di queste zone, con il suo fiordo capace di creare l’ambientazione perfetta per foto ricordo speciali e bagni in spiagge quasi introvabili da altre parti. Il nostro tour alla scoperta di una Costiera più autentica parte proprio da questo paesino. Più precisamente da Bacco Furore, un hotel con una lunga storia, che dal 1930 accoglie i suoi, tanti e fedeli, ospiti. Situato tra le colline tranquille di Furore, l’hotel si affaccia sul mare e offre panorami difficili da descrivere a parole, e che, vi assicuro, lasciano per una volta veramente senza fiato.

L'albergo dipinto Bacco Furore. In ogni camera un dipinto speciale che racconta la Costiera Amalfitana. Pupatella, Ciaciarella, Cerasella, Nannarella, Scugnizzella, Suspiratella, Maruzzella, Nammuratella e Maliziusella i nomi speciali di tutte le camere.

L'albergo dipinto Bacco Furore. In ogni camera un dipinto speciale che racconta la Costiera AmalfitanaPupatella, Ciaciarella, Cerasella, Nannarella, Scugnizzella, Suspiratella, Maruzzella, Nammuratella e Maliziusella i nomi speciali di tutte le camere.

Gestito dalla famiglia Ferraioli da generazioni, Bacco Furore è stato premiato per quattro anni consecutivi con il Tripadvisor Traveler’s Choice, un riconoscimento che sottolinea la qualità del servizio e dell’esperienza offerta. La struttura è famosa per il suo doppio sviluppo; è infatti sia un albergo diffuso che un albergo dipinto. Il ristorante è all’altezza del luogo e della sua bellezza, offrendo freschezza in conformità con il territorio; anche la terrazza regala una delle migliori viste sulla Costiera, giusta per prendersi un caffè e ascoltare le storie di Fernando, l'esperto italo argentino fedelissimo collaboratore della famiglia da sempre. Le camere, distribuite con attenzione anche nel borgo nel caso dell’albergo diffuso, conservano l’autenticità del luogo, offrendo agli ospiti un posto tranquillo dove mettere per una volta se stessi in modalità aereo.

Prodotti freschi e del territorio sono i protagonisti dei piatti disponibili tutti i giorni nel ristorante di Bacco Furore.

Prodotti freschi e del territorio sono i protagonisti dei piatti disponibili tutti i giorni nel ristorante di Bacco Furore.

La cucina del ristorante è stata guidata nel tempo da Erminia Cuomo, la mamma, che con passione e competenza ha sempre portato in tavola i sapori tradizionali della Costiera. Ora il suo compito è soprattutto quello di supervisionare il lavoro di tutta la squadra dopo tanti anni dietro ai fornelli. Una vera oste che ci ricorda come nell’ospitalità parta tutto dall’empatia e dalla capacità di saper accogliere ogni cliente. Ciascun piatto racconta la storia di ingredienti freschi e locali, selezionati con cura, come i limoni della zona, i totani di Furore e i formaggi a pasta filata di Agerola. La famosa città, infatti, che troviamo sempre citata in ogni menù in pizzeria, si trova poco sopra a Furore tra i Monti Lattari. Proprio perché qui si lavora a stretto contatto con il territorio sono disponibili su richiesta tour guidati per scoprire il lavoro che c’è dietro alla creazione dei prodotti caseari di Agerola. Un’esperienza che ti fa entrare pienamente nel lavoro e nelle sinergie che si creano nel territorio. Una milk experience da fare ad esempio con l'azienda La fattoria del castello. La cantina dell’hotel infine, offre vini selezionati che si abbinano con delicatezza ai piatti, questo grazie alla qualità indiscussa di ciò che si trova a pochi passi da Bacco Furore. Le etichette prestigiose come il Fiorduva di Marisa Cuomo (la famosa cantina a solo una decina di metri dall'hotel), miglior vino bianco d’Italia nel 2014, e il Furore DOC, sono solo alcune delle etichette che possono farvi conoscere fino in fondo i sapori vitivinicoli della zona.

 

GRAND HOTEL ANGIOLIERI

Una delle jacuzzi private disponibili nelle suite del Grand Hotel Angiolieri, con vista sul Vesuvio.

Una delle jacuzzi private disponibili nelle suite del Grand Hotel Angiolieri, con vista sul Vesuvio.

Ci spostiamo alle porte di Sorrento, più precisamente a Seiano di Vico Equense, dove è il Grand Hotel Angiolieri a darci ancora un altro punto di vista della costa. Siamo in un’antica villa romana risalente al 100 a.c, adibita per molti secoli a convento, il quale ospitava l’ordine delle clarisse fino al 1600. Un posto decisamente suggestivo, con molte delle camere affacciate direttamente sul Vesuvio. Dal 1700 albergo, e quindi uno dei più antichi di tutta la costiera Sorrentina. Fino agli ’70 con il nome di Hotel Seiano è stato palcoscenico anche di film con i grandi Vittorio de Sica e Sophia Loren.

Poi è arrivata l’attuale proprietà e da inizio secolo ha ridato nuova vita alla location con una ristrutturazione mirata a rispettare tutta la storia del luogo. Un hotel 5 stelle con 44 camere (15 delle quali suites). La posizione è sicuramente uno dei vantaggi nel soggiornare all’Angiolieri, le possibilità, partendo da qui, infatti sono infinite per conoscere tutte le bellezze che circondando la zona. Il ristorante fine dining dell’hotel è L’Accanto, in cui l’ambizioso chef Fabrizio De Simone sta cercando di intraprendere un percorso di crescita e di studio per affiancare, con il tempo, ad un posto così prezioso una cucina all’altezza.

 

IL BUCO

Chef Peppe Aversa mentre con il suo estro crea i piatti presso Il Buco, il ristorante stellato di Sorrento.

Chef Peppe Aversa mentre con il suo estro crea i piatti presso Il Buco, il ristorante stellato di Sorrento.

Il nostro viaggio nella costa campana si conclude nella pancia gastronomica di Sorrento. Prima di salutare si deve necessariamente passare da Peppe Aversa, lo chef stellato de Il Buco. Uno dei ristoranti più iconici della cittadina, che dal 1997 si è sempre posto come obbiettivo quello di «far incontrare i nostri ospiti e promuovere i prodotti locali», come ci dice chef Aversa. Lui autodidatta che dopo anni in gioventù in giro per il mondo è tornato nella sua terra natale per non andarsene più. Le sue preparazioni sono agganciate alla sua storia e alle sue esperienze, senza mai dover dare spazio alle mode, perché: «La creatività parte da dentro, può esistere solo se hai fatto una profonda analisi di te stesso». Il menu ha come protagoniste assolute le materie prime, in molti casi sono gli stessi prodotti ittici a dare il nome ai piatti: Astice, Polpo, Rombo, Spigola.

Uno dei piatti de Il Buco di Sorrento, firmato da Peppe Aversa.

Uno dei piatti de Il Buco di Sorrento, firmato da Peppe Aversa.

Non troppi fronzoli ma tanta sostanza, quello che si richiede a delle preparazioni in cui è la freschezza del pesce a farla da padrone. Un posto che, a livello estetico, nel tempo ha mantenuto la sua veste classica, aggiungendo dei tocchi audaci. La sala è iconica, prende il suo spazio tra il tufo e la pietra viva con tanti colori e dipinti che ti ricordano ancora una volta di essere, probabilmente, nella costa più bella del mondo.


Dall'Italia

Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

Norma Judith Pagiotti

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Norma Judith Pagiotti

Giornalista pubblicista a cui piace raccontare cibo e viaggi come parte fondamentale della vita. Collabora con diverse testate nel mondo enogastronomico e culturale e lavora nella comunicazione digitale di aziende del settore. Laureata in Lettere moderne e immersa nei racconti e nei libri da sempre. Un'apprendista sommelier italo-messicana con la voglia di imparare sempre qualcosa di nuovo

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