21-06-2024
Claudio Liu, fondatore del gruppo Iyo: è nato in Cina nel 1982 ed è cresciuto in Emilia, a Correggio
Solidità. Il progetto di Iyo a Milano, fin dalla sua apertura nel 2007, ha senza dubbio dimostrato, tra le altre, questa importante qualità. La ricerca costante dell'eccellenza, la capacità di costruire il primo ristorante giapponese in Italia in grado di ottenere una stella Michelin, la straordinaria abilità nel fornire ai propri clienti un servizio personalizzato, attento e mai invadente: sono altre qualità che Claudio Liu ha messo in mostra sia nella guida di Iyo, sia delle insegne nate successivamente: Aalto (altra stella...), Iyo Omakase, il delivery e take away Aji. Tutti successi meritati.
Tornando al primogenito Iyo Experience, torniamo anche al concetto di solidità: non è per nulla scontato, e nemmeno frequente, che un ristorante mantenga la propria identità e conservi l'eccellenza della propria offerta gastronomica passando attraverso cambiamenti anche di prima importanza. Per l'insegna di via Piero della Francesca è stato così: si sono passati il testimone chef anche piuttosto diversi tra loro, il locale ha gradualmente modificato e ampliato la proposta e i propri spazi (nel 2011 e nel 2016), restando un punto di riferimento irrinunciabile per l'alta cucina giapponese, e per il sushi in particolare.
Un'immagine del cantiere in via Piero della Francesca
«Alcune delle idee che hanno ispirato questo rinnovamento - ci ha detto Claudio Liu - le abbiamo in mente da molti anni, mentre la progettazione vera e propria è iniziata nel 2022. I lavori sono iniziati a ottobre 2023, in particolare intervenendo sulla parte dei magazzini, dove abbiamo creato un nuovo laboratorio. Poi è arrivato il momento di chiudere: dal 1 gennaio fino al 15 giugno, quando abbiamo riaperto, abbiamo lavorato senza sosta».
Come sapranno bene molti nostri lettori, Iyo non ha smesso di accogliere i propri clienti in questi mesi: altrettanto importante, anche per la valutazione della solidità di cui dicevamo, è stato dimostrare che pure in una collocazione temporanea, chiamata appositamente Iyo Temporary, la qualità gastronomica messa in campo dallo chef Katsumi Soga e dal pastry chef Luca De Santi, poteva rimanere invariata. Dopo alcuni mesi passati in piazza Alvar Aalto, a pochi metri dalla sede di Aalto e di Iyo Omakase, la squadra è tornata in via Piero della Francesca 74.
Katsumi Soga
Luca De Santi
Al team già presentato, con l'executive Katsumi Soga e il pasticciere Luca De Santi, si aggiunge una terza firma, che affianca Soga nel ruolo di executive chef. E' Simone Tricarico, chef di grande esperienza, passato con ruoli di primo piano nelle cucine di Alain Ducasse, Alain Roux, Michel Bras, Pascal Barbot, Seiji Yamamoto, Giancarlo Perbellini.
Simone Tricarico
I menu degustazione ora sono due: Condivisione da sette portate salate e un dessert, proposto a 135 euro, e Faccio Iyo da sei portate salate e un dessert, a 150 euro. La carta invece, che è storicamente ampia e articolata, si arricchisce di nuove sezioni, tra cui i Robatayaki, con le cotture robata a cui accennavamo, e i Gyoza, cotti al vapore, come precisa Liu: «Il numero di piatti presenti in carta è diminuito in questi anni, mentre abbiamo ampliato il ventaglio della proposta, volendo abbracciare una clientela ancora più ampia. Non siamo solo un ristorante per chi ama il crudo, ma offriamo un servizio a tutto tondo. Il sushi rimane centrale, è ciò da cui siamo partiti, ma ci siamo gradualmente evoluti dando maggiore importanza alla cucina. Robatayaki, Gyoza, i nuovi secondi che sono entrati in carta, sono i passi più recenti fatti in questa direzione. L'arrivo di Simone Tricarico è coerente con questo nostro impegno e ci arricchisce ulteriormente».
Il corridoio, che conduce alle sale, su cui si affaccia la cucina
Otto signature cocktail, altrettante proposte nella lista chiamata Kobachi Bar: abbiamo avuto modo di assaggiare - sono presenti anche nel menu del ristorante - il Sakana Sando, toast di pesci bianchi e crostacei con guarnizione di caviale, e l'Ebisi Wagyu, con uno shokupan cubico, bresaola di wagyu A5, cremoso al tartufo nero e rafano: possiamo garantire sulla raffinata golosità di quei bocconi.
Scorci della nuova sala
Benvenuto: Cetriolo barattiere, sesamo bianco e nero - Meringa di barbabietola, rabarbaro e aringa - Cialda con crema di patate, uova di salmone, wasabi
Amaebi Yuzu Kosho - Gamberi rossi, acqua di pomodoro e yuzu kosho
Zuke Maguro - Tonno scottato e marinato in salsa di soia con wasabi
Scampo, stracciatella, salsa ponzu e caviale
Sakana Sando - Shokupan, pesci bianchi, crostacei, caviale
Ebisi Wagyu - Shokupan, bresaola di wagyu A5, tartufo nero e rafano
Sushi 5 - Nigiri di branzino, salmone scottato con uova marinate alla soia, ventresca di tonno e foie gras, king crab e maionese piccante, anguilla
Robataiaki di controfiletto di wagyu A5, asparago bianco, bottarga di tonno e salsa ponzu al frutto della passione
Foresta nera - Namelaka al cioccolato Macaé 62%, panna profumata alla vaniglia, sorbettto alla ciliegia, cialda al cacao e cioccolato
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
di
Giornalista milanese. A 8 anni gli hanno regalato un disco di Springsteen e non si è più ripreso. Musica e gastronomia sono le sue passioni. Fa parte della redazione di Identità Golose dal 2014, dal 1997 è voce di Radio Popolare Instagram: @NiccoloVecchia
Il cocktail bar di Iyo Restaurant prevede 12 posti al bancone, con la possibilità di cenare a partire dalle 21.30. I clienti del ristorante possono decidere di accompagnare la cena con i drink firmati da Alessandro Marrano oppure accomodarsi al bar per un dopocena. Un esempio di come ristorazione e miscelazione sono due settori che, sapientemente integrati, possono arricchire l'esperienza di un locale.
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Dall’Italia è una narrazione in continua evoluzione di tutto il buono che racchiude in lungo e in largo il nostro Belpaese. Una rubrica che ci porta alla scoperta delle migliori trattorie, i ristoranti più esclusivi, osterie, tra le vette più alte o in riva al mare. Delizie che non possono sfuggire alle rotte dei più entusiasti viaggiatori.