Da piccolo sognava di fare il falegname, ci disse diversi anni fa, e chissà cosa sarebbe diventato se avesse perseguito una carriera tra legni e scalpelli. Di sicuro il suo estro gli avrebbe fatto superare quella sottile linea che proietta un artigiano che usa la testa - oltre che le mani - nel mondo dell’arte. Ma forse questa definizione non sarebbe piaciuta allo chef (pardon, cuoco) assolutamente convinto che tanto della sua cucina arrivi proprio dagli artigiani che lo circondano, siano essi allevatori o contadini della sua Marmilla. Roberto Petza nasce a San Gavino Monreale , un piccolo centro del Campidano nel 1968. Si iscrive all’Istituto alberghiero di Alghero per poi decidere di varcare i mari alla volta del Continente. Le esperienze in Italia e all’estero sono tante e a trent’anni si sente pronto per tornare a casa e mettere a frutto tutto il bagaglio acquisito oltremare. Bagaglio che ha bisogno di essere messo in una stanza importante, quella dove accogliere gli ospiti e condividere i momenti più belli. Una stanza chiamata, in lingua sarda, S’Apposentu. Corre l’anno 1998 quando Roberto apre il suo primo ristorante a San Gavino Monreale.
Dopo quattro anni la possibilità di trasferire la sua creatura nel capoluogo sardo diventa realtà. All’interno del prestigioso teatro cittadino nasce S’Apposentu al Tearo Lirico. E in men che non si dica diventa il direttore d’orchestra di una cucina che non perde mai il contatto col territorio, che è vero giacimento di sapori e cultura. La voglia è sola quella di esaltare al meglio certe sensazioni e, soprattutto, di riscoprire certi saperi che hanno radici antiche nella cultura gastronomica della Sardegna. I riconoscimenti giungono da più parti, e anche la Stella Michelin non tarderà ad arrivare.
Ma è l’attaccamento di Roberto alla cultura della terra che gli pone davanti una nuova sfida. Nel 2010 trasferisce S’Apposentu in una villa liberty dei primi del Novecento a Siddi, nel cuore della Marmilla, già sede di un pastificio artigianale storico. A Casa Puddu, oltre al ristorante, crea un’alta Accademia di Cucina da lui diretta. Ma, soprattutto, definisce una dimensione ideale per lo chef che traspare subito nei suoi piatti.
Fino a che non molla tutto. Oggi S’Apposentu è un ricordo, ma indelebile.
Nasce nel ‘68 a San Gavino Monreale. Esperienza nei migliori ristoranti in Italia e all’estero, poi, nel ‘98 rientra e inaugura nel suo paese natale il S'apposentu. Nel 2002 fonda il ristorante S’apposentu al Teatro Lirico a Cagliari. Stella Michelin. Nel 2010 una nuova sfida. Apre a Siddi il ristorante S’apposentu di Casa Puddu e l’Accademia di alta cucina Casa Puddu. Torna la Stella Michelin nel'edizione 2013
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Sardo per passione, vino e birra di qualità sono il segreto della sua giovinezza. Lavora dal 2005 al Gambero Rosso e nella vita si divide volentieri tra la penna e il bicchiere
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Alessandro Lucassino - Identità di Pesce, lunedì 11 marzo, h14.30; Oliver Piras e Alessandra Del Favero - Identità di Pasta, domenica 10 marzo, h15.00; Peppe Cutraro - Identità di Pizza, sabato 9 marzo, h16.10. Tre lezioni in tre sezioni diverse della diciannovesima edizione di Identità Milano, tre masterclass condotte da protagonisti della cucina d'autore italiana che oggi mostrano il proprio talento in terra francese
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Bistecca di fungo ostrica alla brace, salsa al lemon grass e zenzero, gran piatto in un menu tutto dedicato ai funghi, al Motelombroso di Milano, chef Nicola Bonora. Foto Tomaso Lisca
Piergiorgio Parini fotografato a Sanluri, dove sta lavorando all'apertura del nuovo ristorante Arieddas alle Cantine Su'entu, insieme allo chef Francesco Vitale