21-09-2020
Dario Pandolfo, milazzese nato nel 1991, è il giovane chef de Ngonia Bay, elegante boutique hotel con due ristoranti a Milazzo
Da qui, se solo si riuscissero a staccare gli occhi dalle meraviglie di un tramonto dissennante, girando a tuttotondo, si potrebbero vedere contemporaneamente i fumi dell’Etna, di Stromboli e di Vulcano. La Baia del Tono a Milazzo è una delle più belle spiagge siciliane e si trova nell’ultimo tratto del lungomare di Ponente; i milazzesi l’hanno sempre chiamata ‘Ngònia, utilizzando l’antico termine greco che significa “angolo” e che, allora come adesso, fotografa la curva retta che il litorale, rettilineo per chilometri, crea d’improvviso con il costone roccioso e le alte scogliere. In questo angolo di paradiso Marco Calabrese, imprenditore autoctono classe 1987, supportato da sua sorella Rachele, nel 2017 ha inaugurato Ngonia Bay, un elegante ed esclusivo boutique hotel articolato in sette suite, due ristoranti, un bar, un giardino dalle mille e una notte con un’invitante piscina al centro e un rooftop fronte brezza e vista Eolie che, a cielo rosso, blocca le parole e libera sospiri.
Ngonia Bay
Con dette premesse, a giugno è stato coronato da toque il nuovo chef Dario Pandolfo, milazzese nato nel 1991, che, dopo un diploma all’istituto alberghiero di Locri e perfezionamento all’Alma di Colorno, ha trascorso quattro anni al St. Hubertus di San Cassiano in Badia, chef de partie nella brigata tristellata di Norbert Niederkofler. Da non trascurare in curriculum i periodi al Terra di Sarentino, al Villa Joya di Albufeira e al Geranium di Copenaghen.
«Sono stato fortunato perché sono entrato nelle cucine del St. Hubertus nel 2015, quando il progetto Cook the Mountain era in embrione – afferma il cuoco ventinovenne – ed ho avuto il privilegio di osservare da vicino la genesi e lo sviluppo della nuova identità gastronomica dello chef».
Tris di carote, gialla, arancione e viola, con panna acida, finocchietto selvatico, estratto di carote e aceto di mele
Insalatina con 30 tipi diversi di erbe e fiori ed estratto a freddo di pomodoro verde
Altri due antipasti, a narrare mare e terra in un boccone, sono Cozze, patate e vino, piatto intenso concepito con mitili, pomodorino confit, chips di patata viola e una salsa al vino alla francese su una base di patata schiacciata, e la più diretta Battuta di razza modicana con spuma di ragusano, polvere di cappero disidratato, sesamo e foglia di nasturzio.
Cozze, patate e vino
Battuta di razza modicana con spuma di ragusano, polvere di cappero disidratato, sesamo e foglia di nasturzio.
Spaghetti cotti in acqua di pomodoro, tartare di gambero di nassa ed il suo estratto
Tortelli con ricotta di pecora, salsa di Maiorchino e bieta
Buona la persistenza e la pienezza gustativa dello Scampo scottato con crema di mandorla, zafferano e confettura di albicocche; più comfort il Maialino Nero dei Nebrodi cotto 24 ore a bassa temperatura servito con un’interessante crema di melanzane arrosto e una salsa al maialino e finocchietto selvatico.
Scampo scottato con crema di mandorla, zafferano e confettura di albicocche
Maialino Nero dei Nebrodi, crema di melanzane arrosto, salsa al maialino e finocchietto selvatico
Mario Cortese, pastry chef classe 1991
L’oro di Salina
Pistacchio, fragole e rose
Khalil Gibran scriveva che l’entusiasmo è un vulcano sul cui cratere non cresce mai l’erba della esitazione; Pandolfo ha entusiasmo e non ha esitazioni, ma ha la giusta maturità e la consapevolezza che Roma non si costruisca in un giorno: «Credo che, quando si arrivi in un posto nuovo, sia fondamentale prendersi il tempo per conoscere i fornitori e i prodotti, rodare la brigata e cominciare a creare il giusto allineamento tra lo stile del cuoco e il piacere sensoriale degli ospiti. In sostanza, fare in modo che arrivi il messaggio». Background, entusiasmo ed obiettivi: nessuna meta è lontana per chi procede con lentezza, ma dimostra di conoscere bene le strade da percorrere.
Ngonia Bay piazza Angonia 10, Tono, Milazzo (Messina) Tel. +39 0909 281326 ngoniabay.com
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
a cura di
classe 1974, sommelier, assaggiatore di caffè e verace uomo del Sud, è alla costante ricerca di sole e cieli azzurri. Nato a Vico Equense e cresciuto a Castellammare di Stabia, ama la cucina quando è innovativa e ha solide basi. Epicureo di cuore e palato, vive e scrive a Palermo, ma mangia e beve ovunque. Collabora con Identità Golose dal 2016
Alberto Toè, executive chef del ristorante Horto, a Milano
Ph. credits/ Christian Bazzo
Il rendering del nuovo Atelier Norbert Niederkofler a Villa Moessmer, Brunico (Bolzano). Sulla sinistra il nuovo edificio con le cucine e il bancone, dietro la struttura storica, recuperata, con la sala ristorante
Lo chef Michele Lazzarini di Contrada Bricconi, Oltressenda Alta (Bergamo)