Sandra Ciciriello

142

Corso Cristoforo Colombo, 6
Milano
info@142.restaurant
+390247758490

«Mi piace essere più che apparire»: si presenta così Sandra Ciciriello, un biglietto da visita tutt’altro che banale. Classe 1966, pugliese di nascita ma cresciuta tra Varese e Milano, di Sandra bambina racconta la buona cucina della mamma, il gusto per le primizie amate dal papà, i pranzi domenicali, la rivendita di vini sfusi del paese dove giocava a tappare bottiglie.

A 19 anni inizia a lavorare come pescivendola, prima al mercato al dettaglio, poi all’ingrosso e girando tra le più importanti marine d’Italia alla ricerca del migliore pescato da mandare a Milano. Bravissima in un mondo tutto al maschile, impara il rispetto per i prodotti, la contrattazione, la corretta gestione degli acquisti e nel 1997 apre la sua pescheria. Ma pensa anche alla ristorazione e a formarsi in cucina, perché «se non parti dal dentro non puoi capire il fuori». E nel frattempo un bicchiere di Sangiovese le fa scoccare il colpo di fulmine, dopo una intera gioventù da astemia: frequenta i corsi Ais, si appassiona sempre di più, gira e scopre le migliori vigne fino a diventare una delle più preparate sommelier d’Italia.

L’incontro nel 2004 con il talento di Viviana Varese al ristorante Girasole di Lodi è l’inizio di un sodalizio fortissimo che le porta nel 2007 ad aprire i battenti di Alice, in via Adige a Milano. Due donne al comando, prime in Italia, in perfetta sintonia: Sandra straordinaria in sala e nella selezione delle migliori materie prime, Viviana in cucina, creativa e molto tecnica. Un percorso illuminato nel 2011 dalla prima stella Michelin e che nel 2014 cambia palcoscenico trasferendosi all’interno di Eataly Smeraldo a Milano.

Ma dopo 14 anni insieme le strade si separano e dal 2018 il progetto milanese di Sandra si chiama 142, one four two detto all’inglese: 1 spazio, 4 momenti, 2 anime in questo ristorante, in cui sala e cucina non esistono una senza l’altra. Un brand unico in città, aperto dal mattino alla sera, uno spazio contemporaneo ma informale, dove tutto racconta di Sandra, come il mosaico di capsule di bottiglie pregiate che riveste il bancone bar. La cucina parte dalla tradizione ma innova e stupisce, in primis il signature Oro mio, spaghetti con emulsione di bottarga di muggine.

Una storia di talento e di straordinaria dedizione a un mestiere, che supera con forza dirompente gli stereotipi di genere in un ambito pressoché declinato al maschile. E un percorso in continua evoluzione.

a cura di

Elena Gallo

classe 1974, laurea in Lettere classiche, ha sempre lavorato dalla parte dei libri come editor e bibliotecaria; oggi studia in Food Genius Academy (tra pentole e business plan) alla ricerca del ruolo giusto che unisca le sue anime