Brambilla-Serrani
corso Concordia, 8 20129 - Milano info@gongmilano.it
+390276023873
È una delle colonne del ristorante Gong Oriental Attitude quasi dalle prime battute: entrato nel 2017 oggi è l’executive chef e guida una brigata internazionale di 12 collaboratori, molti dei quali provenienti da Cina, Malesia e Europa.
Nato a Roma, classe 1984, Paolucci inizia la sua carriera al ristorante Mirabelle dell’hotel 5 stelle lusso Splendid Royal. Tra le sue esperienze più significative, due anni come chef de partie al Pellicano a fianco del bistellato Antonio Guida, un anno a fianco con dello stellato Michelino Gioia a La Posta Vecchia e un anno come sous chef dello stellato Damiano Nigro a Villa d’Amelia.
Appassionato di viaggi, ha trovato la sua casa in questo ristorante che ha l’obiettivo di creare un “ponte culturale e gastronomico” tra Oriente e Occidente. Anni di studio e di ricerca l’hanno portato ad unire due mondi che, solo in apparenza, sono lontani. E, allora, ecco il mix tra eccellenze italiane e ingredienti orientali, l’utilizzo dell’olio extravergine di oliva così come delle più complesse salse a base di soia fermentata. Le tecniche sono quelle dell’alta cucina, ma il risultato al palato è semplice ed elegante.
«È lui la nostra anima italiana, enciclopedia vivente delle ricette regionali e attento custode della presentazione estetica del piatto, a cui teniamo molto» ama dire di lui la titolare Giulia Liu, sempre al suo fianco per un confronto costruttivo con le tradizioni cinesi.
Tra le sue specialità, crudi di pesce che si abbinano al profumo degli agrumi orientali - dallo yuzu al qumquat, fino al sudachi, un tipo di lime asiatico – per marinature che lasciano il segno sia per l’eleganza che per la leggerezza.
Tra i signature dish, un piatto creato a 4 mani con Giulia Liu, che condensa in pieno la filosofia del ristorante: Il Raviolo d’oro – Omaggio a Milano. Qui il risotto allo zafferano, “entra” in un dim sum per un mix inedito di suggestioni. Ecco, così, nascere un raviolo dalla pasta di riso aromatizzata allo zafferano, che racchiude un morbido e saporito ragù di ossobuco. Alla base del piatto una crema di risotto allo zafferano. Per guarnire una riduzione di fondo di cottura dell’ossobuco e germogli per dare freschezza. Un modo unico – ed estremamente goloso – per assaporare, in un “sol boccone”, la tradizione milanese abbracciata da quella del Sol Levante.
di
giornalista professionista e critico enogastronomico, è docente di Antropologia del Cibo e food marketing all'Università di Milano e all'Università Cattolica. Studia da anni il valore simbolico del cibo nelle religioni e collabora con alcune delle più importanti testate del settore
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Le mooncake di Gong (a sinistra) e quella di Slab Milano