L’attuale formula magica di Gong gode di un perfetto binomio. Da un lato, ovviamente, Giulia Liu: impeccabile padrona di casa, maestra di ospitalità e custode della grande, per qualità e vastità, cucina tradizionale cinese. Dall’altro, lo chef Guglielmo Paolucci: classe 1984, depositario della miglior cultura gastronomica occidentale - in primis Italia, Francia e Spagna - e qui in brigata dal 2017 per fornire un essenziale approccio contemporaneo. E se la prima è la vera e propria musa ispiratrice - con sempre maggior importanza attribuita alle ricette originali del Regno di mezzo - delle creazioni in carta, il secondo le rielabora e le concretizza con lodevole tecnica ed estrema pulizia, denotando di aver raggiunto una piena e apprezzabile maturità professionale.
Due anine con origini, culture differenti, ma un unico fine: realizzare un’alta cucina contaminata con le migliori influenze dal mondo, Cina in primis. Missione compiuta, almeno per chi scrive e costantemente segue questa insegna: la cucina e la sala che ora è in grado di esprimere Gong sono le migliori di sempre.
Un risultato che trova ampio ed esemplare riscontro nelle proposte incluse in 3 menu degustazione - tradizione, classico, evoluzione - e nella carta. Tutto funziona perfettamente, concorrendo a esprimere un’apprezzabile e assoluta crescita in termini di padronanza delle tecniche, valorizzazione delle materie prime, estetica delle presentazioni ed eccellenza nell’accoglienza. Notevole anche la lista di vini e sake, con vere e proprie chicche dall’encomiabile rapporto tra qualità e prezzo.
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millesimo 1974, una laurea in Ingegneria civile e un’innata passione per cocktail, distillati e vini, che non si stanca mai di scoprire, conoscere e degustare