Foto Brambilla-Serrani
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"La giovane cuoca messicana ha saputo mettere in pratica con grande abilità gli insegnamenti del suo maestro Massimo Bottura: applicare tecniche e idee da tutto il mondo a un orizzonte storicamente italiano, l’osteria". Con questa motivazione la Guida Identità Golose 2019 ha premiato Karime Lopez come Miglior chef donna: una decisione brillante, perché questa ragazza classe 1982, nata a Città del Messico, per curriculum, scelte di vita e successiva formazione rappresenta bene l’idea di un’Italia forte delle proprie radici, ma aperta all’esterno.
La Lopez è un gioiello reso più brillante dalle tante esperienze fatte prima di giungere nel nostro Paese. A soli 19 anni, terminato il liceo, è a Parigi e sta studiando arte quando decide di partire per la Spagna: «Nella capitale francese, quando ho visto i ristoranti, le pasticcerie, ho scoperto che anche la cucina poteva essere una forma d’arte. Così ho deciso di cambiare percorso». Da quel giorno non si è più fermata. L'importante trascorso da sous chef per 5 anni al Central di Lima, in Perù, con Virgilio Martinez, è stato solo l'ultima di una serie di tappe: Can Fabes in Catalogna - dove è avvenuta la sua formazione da chef - poi Mugaritz a San Sebastian, Pujol a Città del Messico, RyuGin di Tokio. Infine, appunto, l'Osteria Francescana, dove è giunta anche perché nel frattempo si era sposata con Takahiko Kondo, sous chef di Bottura.
Così il 9 gennaio 2018, quando i fornelli di Gucci Osteria da Massimo Bottura a Firenze sono stati accesi la prima volta, a governarli era proprio lei: «Ciò che apprezzo di più in Bottura? Sa dare fiducia ai suoi collaboratori. È bello sentirsi dire: "Mi fido di te" da uno chef così importante».
Utilizza ingredienti italiani unendoli alle influenze da tutto il mondo: « È un viaggio divertente, dove si sommano gli insegnamenti di Massimo, le esperienze che tutti i componenti del team hanno fatto all’estero, i sapori garantiti da eccellenti prodotti del Belpaese». E a dicembre 2019 arriva la prima stella Michelin, prima donna messicana di sempre. Leggi anche Karime Lopez: «Se un cuoco non è felice, lasciatelo andare»
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classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it e curatore della Guida di Identità Golose alle Pizzerie e Cocktail Bar d'autore. Instagram: carlopassera
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Edoardo Tizzanini, sulla sinistra, con il suo mentor Davide Galbiati: è lui il trionfatore alla finale italiana della S.Pellegrino Young Chef Academy Competition 2024-25. Tizzanini, classe 1995, di Calenzano (Firenze) lavora da più di sette anni al Di Vittorio dei Cerea, da tre anni e mezzo come sous chef. Prima, ha avuto esperienze formative ai Four Seasons di Firenze e di Milano e poi in Spagna, a El Celler de Can Roca, al Disfrutar e con Martin Berasategui
Edoardo Tizzanini, sous chef del ristorante Da Vittorio a Brusaporto (Bergamo) è il vincitore italiano della S.Pellegrino Young Chef Academy Competition Regional Final Italia
Francesco Panella, volto della trasmissione televisiva Little Big Italy e ristoratore romano, ha condotto la Competition presso le Officine del Volo, a Milano