25-10-2025

Oggi è il World Pasta Day, un simbolo globale da difendere

Unione Italiana Food e International Pasta Organisation celebrano la 27ma edizione di una rassegna sempre più importante. I contorni di un fenomeno che parla italiano ma non solo

Si celebra oggi, sabato 25 ottobre, il World Pasta Day 2025, un evento giunto alla 27ma edizione e promosso da Unione Italiana Food insieme a International Pasta Organisation (Ipo). «È un’occasione d’oro», riassume per noi Riccardo Felicetti, pastaio e sostenitore da sempre della rassegna, «per ribadire la centralità del genere nell’alimentazione contemporanea e futura. Sostenibilità, produzione, vantaggi nutrizionali, versatilità, economicità: da anni ci sforziamo di raccontare tutte le caratteristiche della pasta e questo appuntamento a cadenza annuale ci aiuta ogni volta a tirare le fila».

Mai come oggi è importante ricordare la capacità di adattamento di questo alimento a qualsiasi tipo di prodotto, «Perché la pasta», continua Felicetti, «non è solo un carboidrato ma è aperta per sua natura: accoglie senza pregiudizi proteine, lipidi, acqua, cioè tutti i macronutrienti principali. Bene fanno dunque IPO e UIF a rimarcare ogni anno l’enorme valore che la pasta incarna, non solo per la categoria ma per l’intero comparto alimentare».

Oggi è il giorno in cui dilaga l’hashtag #WorldPastaDay su tutti i social, un’abitudine che l’anno scorso valse oltre 33mila contenuti su tutte le piattaforme. Un’ascesa che non cessa di arrestarsi, un fenomeno che esprime un'identità italiana ancora più marcata di sempre, se stiamo alle ultime ricerche che fotografano il fenomeno. Ricapitoliamo i risultati più significativi.

- Sono 4,2 i milioni di tonnellate di pasta prodotte in Italia nel 2024, su un totale di 17 milioni nel globo, un genere alimentare venduto in più di 200 Paesi del mondo. Primeggiamo in questa particolare classifica, che vede dopo di noi Turchia (2,1 milioni di tonnellate), Stati Uniti (2 milioni), Egitto (1,2 milioni) e Brasile (1,1 milioni).

- I consumi e i fatturati della pasta sono in crescita: 2.420 milioni tonnellate (+9,1% rispetto al 2023) per un valore di 4.020 milioni di euro (+4,8% rispetto al 2023).

- Il consumo pro-capite in Italia è di 23,3 chili annui pro-capite, ed è «simbolo indiscusso di italianità» per il 96,6% degli intervistati di una ricerca demoscopica condotta dai pastai di Unione Italiana Food.

- Le cose che ci rendono più fieri di essere italiani? I monumenti (84,9%), l’arte (75,8%), i paesaggi naturali (73,6%), la letteratura (69,2%) e la pasta (45%), che si assesta dunque nella top 5, addirittura sopra alla musica (39,6%), opera lirica (34,6%) e sport (27,3%).

- Se dici Italia pensi pasta per il 69% di italiani, più di pizza (64,2%), del vino (27,4%) e di salumi e formaggi (18,4%).

Italianità a parte, sono tante le iniziative collaterali che arricchiscono la giornata. Tra le tante, segnaliamo il lavoro di Smile and Make Pasta, associazione non profit che si impegna a raccogliere fondi per i reparti pediatrici oncologici con la Pasta Week: da oggi fino al primo novembre mobilita ristoratori, pastifici e botteghe in tutta Italia, con un primo epicentro a Torino, per raccogliere fondi essenziali. Informazioni e dettagli sul sito dell’associazione.

A Gragnano, il Consorzio di Tutela della Pasta locale, celebra la ricorrenza con l’iniziativa Pastifici Aperti: sarà possibile visitare i Pastifici Garofalo, Di Martino, D’Aniello e Afeltra, a orari scaglionati. E non si contano le insegne che in tutto lo Stivale dedicheranno alla giornata un piatto particolare, di pasta secca o fresca.


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