16-11-2025

Terradimare, una storia di famiglia e di mare nel cuore di Trani

Aperto nel 2021, il locale di Domenico, Deborah Di Tondo e Anna De Cillis ha saputo vincere le difficoltà e affermarsi come tavola importante. Nel segno di Aimo

Deborah, Domenico Di Tondo e Anna De Cillis del

Deborah, Domenico Di Tondo e Anna De Cillis del ristorante Terradimare di Trani

A Trani, affacciato sul porto e sul movimento delle barche, Terradimare riflette l’anima di chi lo vive ogni giorno. È la storia di Domenico Di Tondo, di sua sorella Deborah e della compagna Anna De Cillis, una famiglia che ha trasformato una passione in un progetto, con la determinazione di chi ha scelto di restare e ricominciare.

Domenico, classe 1988, ha sempre saputo che la cucina sarebbe stata la sua strada. Dopo l’alberghiero e varie esperienze in Puglia e fuori, la tappa più significativa è stata quella milanese, nel team de Il Luogo di Aimo e Nadia. “Aimo diceva sempre: vado al mercato, compro il meglio, torno a casa e creo la ricetta. Mai il contrario.” Una frase che è diventata la bussola del suo modo di cucinare: rispetto per l’ingrediente, semplicità e concretezza.

Terradimare apre il 1° giugno 2021, in un momento complicato per tutti. Poi arriva una lunga sospensione, 8 mesi difficili, e infine la rinascita: la sera del 24 dicembre 2023, nella nuova sede di piazza Quercia, nel cuore del porto di Trani. “Ci siamo rialzati grazie alle persone che abbiamo accanto — racconta Domenico —, a Deborah, ad Anna, ai ragazzi dello staff, agli amici e ai clienti che hanno continuato a credere in noi e ci hanno aspettato.”

Spaghetti Leggermente affumicati con cipolla di Acquaviva peperoncino e canocchie (base cipollotto Aimo) e Triglia in crosta di tarallo il suo ristretto di interiora e scapece di zucchine (triglia alla milanese)

Spaghetti Leggermente affumicati con cipolla di Acquaviva peperoncino e canocchie (base cipollotto Aimo) e Triglia in crosta di tarallo il suo ristretto di interiora e scapece di zucchine (triglia alla milanese)

Fusilli fatti a mano polpa di riccio acciughe e burro di manteca e Controfiletto di podolica panatura alla camomilla jus di vitello al tè nero

Fusilli fatti a mano polpa di riccio acciughe e burro di manteca e Controfiletto di podolica panatura alla camomilla jus di vitello al tè nero

Oggi il ristorante accoglie 20-25 coperti, una dimensione che permette di curare ogni dettaglio, dalla cucina alla sala. I piatti raccontano la Puglia con lo sguardo di chi ha viaggiato e imparato. Gli Spaghetti leggermente affumicati con cipolla di Acquaviva, peperoncino e canocchie richiamano la celebre ricetta degli Spaghettoni al cipollotto di Aimo e Nadia, ma con l’anima del mare di Trani; i Fusilli fatti a mano con polpa di riccio, acciughe e burro di manteca uniscono mare e terra garganica; la Triglia alla Milanese, triglia in crosta di tarallo con il suo ristretto di interiora e scapece di zucchine intreccia memoria e identità; la Tartare di puledro con polpa di ricci, lattuga di mare e aceto di lamponi celebra il Tavoliere, dove la carne di cavallo è parte della tradizione.

Accanto a Domenico ci sono due presenze che completano la sua visione. Deborah, classe 1996, dopo un lungo giro in Toscana e un’esperienza a Villa d’Amelia, aveva momentaneamente lasciato la ristorazione. Poi ha deciso di tornare, ritrovando la passione di sempre e abbracciando il progetto di Terradimare, di cui oggi è proprietaria insieme a Domenico, che la chiama affettuosamente “La Padron”. È lei a dare ritmo e calore alla sala, dove regna una naturale sintonia tutta femminile. Insieme ad Anna, sommelier e compagna di vita dello chef, hanno creato una sala in rosa, dove professionalità e sensibilità si incontrano con grazia e naturalezza.

Anna De Cillis, due lauree con lode in Arte e Design, ha scoperto il vino durante i viaggi con Domenico nei ristoranti stellati. Da quella curiosità è nata una passione che oggi è mestiere. Gestisce una carta con oltre 120 etichette, tra Puglia, Italia e piccole realtà internazionali, con particolare attenzione ai vini naturali e ai produttori indipendenti. Ogni bottiglia è scelta con la curiosità di chi ama capire e raccontare.

Baccalà alla Wellington

Baccalà alla Wellington

Sella di agnello in farcia di erbe selvatiche le sue interiora capperi e peperoni e Tartare di puledro polpa di Ricci lattuga di mare e aceto di lamponi

Sella di agnello in farcia di erbe selvatiche le sue interiora capperi e peperoni e Tartare di puledro polpa di Ricci lattuga di mare e aceto di lamponi

Il 2025 è stato un anno di svolta: la vittoria nella puntata di “Quattro Ristoranti” di Alessandro Borghese come miglior ristorante del centro storico di Trani, la menzione nella Guida Michelin e la finale ai TheFork Awards, grazie alla segnalazione dello chef stellato Andrea Catalano. Riconoscimenti che hanno dato visibilità a un lavoro costruito nel tempo, con sacrificio e coerenza. E poi ci sono gli aneddoti che lasciano un sorriso, ma anche un dolce ricordo. Come i 5 chili di taralli che Domenico preparò per Borghese dopo la registrazione del programma, con la stessa ricetta imparata da Aimo e Nadia: un gesto che racchiude gratitudine e umiltà, la stessa che anima ogni dettaglio del loro lavoro.

Oggi Terradimare è una casa prima ancora che un ristorante: un luogo in cui la cucina è sincera, la sala è calda e il mare sembra entrare dalla porta. Un posto che racconta cosa succede quando la determinazione incontra la bellezza delle cose vere.


Dall'Italia

Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

Antonio Mercaldi

di

Antonio Mercaldi

imprenditore foggiano, racconta da anni sui social le sue esperienze gastronomiche vissute sempre dal punto di vista del cliente seduto a tavola. Si definisce "cliente professionista" proprio per questo approccio: osservare, vivere e narrare il mondo della ristorazione con curiosità, rispetto e passione. Noto sui social come Iron Foodie - un progetto nato dall'incontro tra l'amore per Iron Man e la cultura gastronomica - si muove con entusiasmo tra artigiani del gusto e grandi chef, alla ricerca di emozioni autentiche

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