08-12-2025

Oltre la porchetta di Ariccia: così ai Castelli Romani fiorisce la cucina vegetale

Accanto alle osterie storiche, nascono ristoranti e agriturismi che portano in tavola una cucina vegetariana e vegana creativa e legata alla terra. Sei indirizzi da non perdere, tra Frascati, Marino, Grottaferrata, Castel Gandolfo, Ariccia e Albano

Vale Bistrot a Castel Gandolfo

Vale Bistrot a Castel Gandolfo

Tra le colline dei Castelli Romani, dove un tempo il profumo della porchetta dominava ogni sagra, oggi si respirano aromi nuovi: verdure arrosto, legumi speziati, farine antiche. È la nuova cucina vegetale dei Castelli, un viaggio nel gusto che coniuga etica e tradizione. Ecco sei locali che offrono una cucina vegetale da provare e riprovare. 

 

Vale Bistrot a Castel Gandolfo

Sunny Pocket da Vale Bistrot 

Sunny Pocket da Vale Bistrot 

A Castel Gandolfo, affacciato sulla quiete del lago e immerso in un fermento creativo che parla di comunità, sostenibilità e gusto, il 23 giugno 2025 è stato inaugurato Vale Bistrot. Non si tratta solo di un nuovo indirizzo veg, ma di un luogo con una missione. È il primo tassello di un futuro centro per la sostenibilità, tra eventi TEDx, e-bike sharing, comunità energetiche e una sala da 200 mq dedicata a cultura, corsi, eventi e socialità. Il progetto nasce dalla sinergia tra la Cooperativa di Comunità CastellAmo e la società Green Empathy, con un team di professionisti che crede nell’idea di un luogo capace tanto di nutrire quanto di ispirare. La scelta del nome, Vale Bistrot, rispecchia questa visione: è acronimo di "Valore, Armonia, Lago, Empatia/Energia". Alla base dell’identità del bistrot c’è l’idea del Cibo Sintonico (marchio in corso di registrazione). Non una dieta, non una tendenza, ma un modo di intendere il cibo come esperienza sana, inclusiva e sostenibile. «Non ci riconosciamo nelle etichette esistenti», racconta Valentina Biagini, co-fondatrice del progetto. «La nostra proposta è gustosa, empatica e adatta anche a chi ha esigenze alimentari particolari. Il nostro obiettivo è promuovere un approccio a impatto positivo, per gli animali, per le persone e per l’ambiente». Tra i suoi punti di forza ci sono i Sunny Pockets: dischi croccanti e sigillati alla perfezione, ripieni di gusto e morbidezza, dal Pollallero al Salvatonno, fino al Falafino. Street, leggeri e gustosissimi. Buonissimo anche il Tris di polpette, composto da salvarono, non pollo e peperoni, quinoa e zucchine, servite con maionese vegetale e hummus di barbabietole. Belli da vedere e da mangiare. Qui il gusto incontra la visione e la sostenibilità diventa una storia da assaporare. 

 

Osteria Veggente a Marino

Seitan autoprodotto con peperoni da Osteria Veggente

Seitan autoprodotto con peperoni da Osteria Veggente

C’è un indirizzo a Marino che, da oltre vent’anni, racconta la cucina vegetariana con un’anima tutta sua. Si chiama Osteria Veggente e nasce nel 1999 dall’idea visionaria di un gruppo di soci vegetariani desiderosi di portare un nuovo modo di mangiare nei Castelli Romani. Oggi a guidarla è rimasto uno di quei soci, Massimo Frabotta - chef e proprietario - insieme alla compagna Claudia Venanzi. La coppia ha trasformato l’osteria in una piccola istituzione del gusto. Qui nulla viene lasciato al caso: si fa tutto in casa, dal pane al seitan, vero fiore all’occhiello del locale, fino a focacce, salse e condimenti. Ogni piatto porta con sé un gesto, un’attenzione, un’intenzione. C’è creatività, certo, ma soprattutto cuore, quello che si sente nei profumi che arrivano dalla cucina e nell’accoglienza calda che fa tornare i clienti come si torna nelle case degli amici. Il menù di Osteria Veggente cambia con le stagioni e celebra ingredienti semplici trasformati in ricette sorprendenti: Seitan bio autoprodotto alla piastra, con peperoni o funghi porcini, Involtini di seitan alla romana, cotti lentamente in salsa di pomodoro, Polpette di miglio bio con crema di zucchine, limone e sesamo, Sformato di patate al berberé, un abbraccio piccante di verdure, spezie e formaggi e Pecorino etrusco a latte crudo, servito con miele e noci. Non c’è l’atmosfera patinata di un ristorante gourmet e forse il bello è proprio questo. Osteria Veggente è un luogo autentico, sincero, dove la cucina vegetale profuma di casa e parla la lingua della tradizione, reinterpretata con fantasia. Un indirizzo che non segue le mode ma resta fedele alla propria visione: nutrire bene, accogliere meglio, e far scoprire a tutti che la cucina vegetariana può essere una storia d’amore lunga una vita.

 

Prato di sopra a Grottaferrata

Polpette della nonna da Prato di Sopra

Polpette della nonna da Prato di Sopra

Al ristorante Prato di sopra, a Grottaferrata, l’idea viene comunicata bene già dal sito internet: «Mangiare è una necessità. Mangiare bene e buono è un’arte». Una dichiarazione di intenti che riassume lo spirito del locale fondato nel 2012 da Daniele Paolucci e Francesco Ponzetti, oggi tra i punti di riferimento per la cucina vegetale della zona. Il nome del locale nasce da una ricerca storica: nell’Ottocento gli abitanti chiamavano Prato di sopra proprio l’area in cui si trova il ristorante. Un legame con il territorio che dialoga con la filosofia del locale, interamente dedicato a una cucina vegetale, gustosa e contemporanea. La scelta di puntare su un menu plant-based nasce dall’esperienza di uno dei soci, Paolucci, vegano da oltre trent’anni e cresciuto in una famiglia di ristoratori tradizionali. Un cambio di prospettiva che si è trasformato in un progetto concreto, basato su stagionalità, tecnica e materie prime di qualità, in cui ha coinvolto anche Ponzetti, vegano dall’apertura del locale. Il menu segue dunque il ritmo delle stagioni. Tra le proposte attuali spiccano Pakora di verdure miste con maionese vegetale, Gnocchetti di rapa rossa con fonduta al latte di mandorla, pesto alle erbe e noci, Arrosto vegetale di fiocchi di piselli e ricotta di semi di girasole su fondo bruno o le loro Polpette della nonna (granulare di soia, sugo al podoro, chips di patate). Prato di sopra si distingue per coerenza, cura e una cucina vegetale che convince senza bisogno di definizioni.

 

Radici Cocktails & Beer ad Albano Laziale

Grazing board da Radici Cocktails & Beer

Grazing board da Radici Cocktails & Beer

Radici Cocktails & Beer, ad Albano Laziale, è un pub a conduzione familiare aperto nel 2022 da Simeone Sorgente e Keele Taylor, coppia vegana romano-londinese. L’idea nasce da un’esigenza semplice: trovare un posto dove mangiare fuori in modo etico, gustoso e senza compromessi. Non trovandolo, lo hanno creato. Il menu segue una linea chiara: vegetale, locale, fatto in casa il più possibile. Molte materie prime arrivano dai Castelli Romani, così come le pinse artigianali di Ariccia, condite al momento. Gli antipasti classici vengono reinterpretati in chiave veg, le pucce - pane pugliese rielaborato con impasto di pizza locale - diventano la base per farciture dal twist britannico, come la coleslaw homemade. Da bere sono tante le proposte di birra artigianale provenienti da microbirrifici locali e non, e una selezione di vini dei Castelli Romani da piccoli produttori biologici. Gli altri vini arrivano da un distributore etico che collabora solo con cantine vegane e devolve parte dei ricavati in beneficenza. La filosofia di Radici è semplice e concreta: sostenere il territorio, collaborare con associazioni che proteggono laghi, boschi e animali dei Castelli Romani e, allo stesso tempo, proporre un menu accessibile a tutti. Nessuna cucina di nicchia, ma piatti che mostrano come l’alimentazione vegetale possa essere ricca, familiare e sorprendente. Tra le specialità più richieste c’è il Grazing board, un tagliere di “formaggi” e “salumi” vegetali artigianali, servito con pinsa e miele veg fatto in casa. Poi aperitivi, sandwich, vegburger, taglieri, birre artigianali e vini bio: tutto rigorosamente cruelty-free. Radici è così: un pub dove si mangia bene, si beve meglio e ci si sente subito a casa.

 

Il Borgo Verde a Frascati

Aperitivo veg da Il Borgo Verde

Aperitivo veg da Il Borgo Verde

Piccolo, luminoso e accogliente: Il Borgo Verde è il rifugio plant-based nel cuore di Frascati dove l’healthy food incontra la cucina casalinga, creativa e colorata. Aperto nel 2014 da Christina Pucci, il locale nasce come bistrot crudista nel Borgo San Rocco, per poi trasferirsi nel 2017 in Piazza del Gesù 11, mantenendo intatta la sua identità: una cucina 100% vegetale, semplice e curata, che punta su freschezza e stagionalità. L’atmosfera ricorda una caffetteria americana in versione green: pochi tavolini, tante piante, cucina a vista e un dehors perfetto per ogni stagione. Il menu cambia spesso e spazia dal sushi veg ai wrap con tofu strapazzato, dalle poke al riso venere alle lasagne veg, fino ai burger di legumi, alle polpette di melanzane e ai piatti del giorno come gateau di patate e broccoletti. Dalla colazione all’aperitivo, tutto è pensato per essere leggero, gustoso e inclusivo: torte vegan e senza glutine, muffin, dolci al cucchiaio, avocado toast, centrifughe ed estratti. Disponibili anche opzioni a portar via per chi vuole mangiare bene, in modo vegetale, senza rinunciare al piacere. Un indirizzo ottimo per chi ama il cibo sano, fatto bene, in un ambiente intimo e curato dove ogni piatto racconta la scelta di una cucina etica e contemporanea.

 

Fustock Parco Romano ad Ariccia

Polpette di lenticchie da Fustock

Polpette di lenticchie da Fustock

Immerso in un parco di querce secolari, nel cuore del Parco Romano Biodistretto, Fustock è ristorante, brew pub e caffetteria che porta in tavola l’essenza della filiera corta. Nato dall’esperienza della Rete dei Mercati Contadini di Roma e dei Castelli Romani, è un luogo dove si mangia ciò che il territorio offre, con ingredienti che arrivano direttamente dai produttori presenti ogni settimana al Mercato Contadino ospitato proprio nell’area del locale. Non si tratta di un ristorante unicamente vegano o vegetariano, ma ha tutto il diritto di rientrare in questa lista proprio per la sua attenzione nei confronti della cucina vegetale. Nel menu si trovano ad esempio la Vellutata di zucca con nocciole tostate e crostini al rosmarino o la pizza Magnifica, con zucchine, stracciatella aromatizzata al limone, pomodorini secchi corposi, menta fresca e aceto balsamico. Aperto nel 2024, Fustock è l’erede del pub di Albano che portava lo stesso nome: oggi rinasce immerso nel verde, con un microbirrificio interno, una selezione di birre artigianali e una cucina che valorizza biodiversità e prodotti locali. La pizza è preparata con farine macinate a pietra, non mancano proposte vegetariane e vegane, e tra i piatti più amati spiccano le Fettuccine ai funghi e le Polpettine di lenticchie. Accanto alla cucina, c’è anche una caffetteria e un’interessante proposta di mixology botanica, frutto della collaborazione con l’Orto Botanico dell’Università di Tor Vergata: cocktail creati con erbe aromatiche e ingredienti coltivati localmente, lontani da qualsiasi prodotto industriale. Un indirizzo che unisce natura, gusto e sostenibilità, perfetto per un pranzo all’aperto, una birra artigianale al tramonto o una cena nel silenzio del bosco. Un nuovo punto di riferimento per chi ama i Castelli Romani e il buon cibo, quello vero, sempre più etico.


Dall'Italia

Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

Eleonora Giovinazzo

di

Eleonora Giovinazzo

giornalista che si occupa principalmente di travel, lifestyle e gusto, amante della natura, delle biblioteche e del buon cibo vegetariano e vegano. È convinta che le piccole rivoluzioni siano possibili solo lavorando dall’interno, un piatto alla volta

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