19-04-2024

Mixology che passione: i migliori cocktail bar dell'Emilia Romagna

Prosegue il nostro itinerario del buon bere in giro per l'Italia: dai colli bolognesi alla riviera romagnola, ecco otto insegne che vale la pena di visitare e sorseggiare, dalle creazioni contemporanee a tutta l'eleganza dei grandi classici

Uno scorcio di Aguardiente, cocktail bar a Marina

Uno scorcio di Aguardiente, cocktail bar a Marina di Ravenna. Ha ricevuto il premio Migliore Selezione Spirits per la Guida di Identità Golose alle Pizzerie e Cocktail bar d'autore

Vi portiamo alla scoperta dei migliori indirizzi dell'arte del bere miscelato raccolti nella nuova preziosa Guida di Identità Golose alle Pizzerie e Cocktail Bar d'autore: dopo la prima tappa in provincia di Brescia (vi consigliamo di leggerne cliccando qui), il viaggio continua in Emilia Romagna con 8 insegne da non perdere e scoprire sorso dopo sorso

RUGGINE, Bologna

“Eravamo quattro amici al bar…”: potrebbe essere il sottofondo musicale perfetto per raccontare la storia di Ruggine, punto di ristoro e socialità, che nasce nel 2014 dall’idea di quattro amici, nel cuore di Bologna, all’ombra delle due torri in un piccolo vicolo al riparo dal traffico cittadino. Da un vecchio magazzino per calessi, trasformato più tardi in un’officina per biciclette, ha preso vita uno dei locali più iconici della città, dove lo spirito genuino e sincero della Bologna che accoglie e che abbraccia si sprigiona in tutto il suo calore.

La drink list presenta proposte sempre nuove e ha come valore aggiunto l’uso di ingredienti realizzati direttamente dal laboratorio di Ruggine, l’Erre Lab, che prepara anche le paste fresche presenti nel menu: così, chi vuole sa come poter accompagnare bene la bevuta. La food list è infatti ampia e varia, con proposte anche vegane e gluten free e la possibilità di scegliere dagli antipasti ai dolci. 

 

SCURO, Bologna

Dalla cocktail list di Scuro, Distillato di Sedano, shrub zenzero, mela smith

Dalla cocktail list di ScuroDistillato di Sedano, shrub zenzero, mela smith

Nascosto quanto basta con affaccio sulla sala del ristorante Calmo, vista luna - la Moon di Davide Groppi - Scuro è il neonato cocktail bar nel cuore di Bologna che completa la triade di locali firmati dall’imprenditore Lorenzo Costa che comprende, oltre al citato Calmo, anche la bakery Allegra. Un unico tavolo tailor made da 18 posti abbatte ogni barriera tra i clienti, seduti uno di fianco all’altro, e con il giovane barman Pietro Sedini, classe ’99, che dalla sua postazione a capotavola si dedica principalmente alla preparazione dei cocktail signature (non mancano ovviamente i grandi classici, su richiesta). È una miscelazione internazionale, quella di Scuro, con una particolare attenzione agli scarti della cucina del ristorante e della bakery, in ottica circolare, principalmente distillati grazie all’utilizzo del Rotavapor che non è difficile vedere in funzione durante il servizio a creare un suggestivo gioco di luci, completando l'atmosfera.

 

VELLUTO, Bologna

Velluto è un bar a tutto tondo per delle ragioni molto semplici che spesso ci si dimentica, rincorrendo il mirabolante: è aperto dalla colazione e l'attenzione al servizio è impeccabile. E tanto basterebbe per farne oggi uno dei migliori luoghi italiani dove bere. Il carico da novanta ce lo mette il bar manager Enrico Scarzella che, nato cuoco veneto, è oggi completamente bartender bolognese. La cura che ha messo all'apertura sul finire del 2020 è ancora integra e si costruisce a colpi fendenti fatti di cocktail classici ben eseguiti (ci tengono davvero molto) e un menu di signature cocktails semplice, pulito e divertente. C'è il Fragole, panna e champagne, realizzato con bitter, vermouth, champagne latte di soia e - veramente - fragole e panna: assai meno stucchevole di quanto si possa pensare, anzi. E c'è anche un ormai cocktail iconico, il Pedro, che usa sapientemente lo sherry e lo combina con un mix di amari e il gin, per una nuovissima idea di Cardinale. Anche il cibo è piacevole, per non dire delizioso nella sua forma di Tacosauri, ma quello che piace di più è vedere come tutti, dai bartender alle persone di sala, si divertono a divertire.

 

VOLARE, Bologna

Che siate inguaribili nostalgici, fanatici dei mitici anni ’60 o semplici curiosi, Volare è il cocktail bar che fa per voi e per tutti quelli che amano ritrovare i “sapori di un tempo lontano”. Peppe DoriaFabio Tiberio e Giuseppe Montanaro hanno dato vita a un bar che celebra la tradizione italiana degli “stuzzichini” nata negli anni del boom economico, quando l’aperitivo si serviva con noccioline, olive, uova sode e pane&mortadella.

Nella drink list, sempre aggiornata, tradizione e semplicità sono i pilastri su cui poggia un’idea di “archeologia alcolica” con cui si recuperano i capisaldi della liquoristica del passato come Biancosarti e rosolio, che diventano gli interpreti di un concetto di mixology teso alla creazione di aperitivi nuovi dall’anima antica, giocati su solo quattro ingredienti di cui il vero protagonista è il distillato. Non mancano i grandi classici come l’intramontabile Martini Cocktail. Gli interni di Volare sono realizzati con pezzi originali anni ‘60: dal bellissimo bancone con bottigliera a specchio alle sedie da bar, dal telefono a gettoni al televisore in bianco e nero, dalla tabella del totocalcio al leggendario jukebox.

 

AGUARDIENTE, Marina di Ravenna (Ravenna)

La vera differenza tra il mondo della cucina e quello del bar è che i cuochi lavorano da decenni con il massimo degli ingredienti per evolvere i piatti, mentre i bartender hanno provato a rincorrerli, spesso abbracciando tecniche e mettendo in secondo piano l'anima dei sapori. Jimmy Bertazzoli di Aguardiente ha scelto diversamente. A lui va infatti il merito di avere sempre gestito il proprio bar con totale rigore e averlo sviluppato con la ricerca accurata degli aromi, prima di tutto, ma tenendo i piedi ben piantati in quelli che sono i nuclei delle storie di chi produce le bottiglie di alcolici, in particolare i rum e le cachaça, che sono per Bertazzoli ormai una ragione di vita e di condivisione. Migliaia di bottiglie di distillati caraibici e sudamericani compongono una sensazionale bottigliera, così come cocktail list nelle quali a uscire allo scoperto è sempre e comunque una particolare annata o un particolare spirito, non importa quanto oscuro o blasonato possa essere. La garanzia è di bere sempre il meglio del meglio in questo bar un po' defilato, ma che vale il viaggio tanto quanto un ristorante con la stella.

 

DISCO, Reggio Emilia

Una targhetta in ottone con la scritta “Vietato ballare” prova a mettere in guardia chi si appresa a sedere al bancone: da Disco, a Reggio Emilia, l’atmosfera da club pervade ogni millimetro quadrato e sarà difficile trascorre qui una serata restando immobili sul proprio sgabello. Nato per richiamare una discoteca moderna, evolutosi verso una miscelazione di qualità per cancellare i ricordi dei beveroni killer anni ’90, il locale di Riccardo Soncini è un luogo dove divertirsi ascoltando originale musica disco, diffusa attraverso un impianto audio a vista.

Nella sala, giradischi e discoball si contendono l’attenzione degli ospiti con la cocktail list, stampata su grandi poster appesi alle pareti. Semplici e perfettamente bilanciati, i signature drink sono nove, di cui tre "eterni" e sei che cambiano al variare delle stagioni, serviti al bancone con il piano in marmo bianco. Con il suo invito a vivere la notte bevendo in modo responsabile e di qualità, il progetto di Disco parte dalla provincia per abbattere le barriere che da troppo tempo associano nightlife ed eccessi.

 

NÒN TAPAS BAR, Rimini

Uno scatto dal menu del cocktail bar Nón Tapas Bar a Rimini

Uno scatto dal menu del cocktail bar Nón Tapas Bar a Rimini

Siamo nel cuore del caratteristico - e pittoresco - Borgo San Giuliano, a Rimini, ma appena si varca la soglia del Nòn Tapas Bar  ci si ritrova subito immersi in un’atmosfera cosmopolita. Merito di una "gang": tre amici appassionati che hanno portato i loro viaggi e le conseguenti contaminazioni nel menu cocktail e food di questo originale tapas bar. Qui emerge la voglia di sperimentare, di utilizzare tecniche internazionali, di ispirarsi alle culture del mondo, di rivisitare e creare nuove combinazioni di ingredienti e sapori.

Così al ritmo di “make it global” la cocktail list annovera, tra i classici rivisitati, lo "Splitz" con luppolo, tè matcha e blanche beer alla spina, o il Soy Fesciòn: bourbon whiskey, amaro yuntaku, salsa di soia. Il food menu parte dagli ingredienti locali per piatti dall’ispirazione globale come lo yakitori - spiedo di polpo glassato su griglia giapponese, gochujang e salsa bernese alle alghe - o Tonno, fagioli e cipolla con tonno crudo, latte di cocco, fagioli e cipolla alla brace. Un po’ Romagna, un po’ mondo.

 

NÈCESSAIRE, Rimini

A pochi passi dall’Arco di Augusto si trova questo cocktail bistrot creato da giovani per i giovani: tapas, cocktail e vini naturali sono i tre grandi protagonisti del Nés, dove la condivisione è al centro. Dalla cucina escono piatti di ispirazione internazionale ma saldamente legati al territorio romagnolo nelle materie prime, divertenti, pensati per essere condivisi e consumati dall’ora dell’aperitivo alla cena. La cocktail list è incentrata sul twist on classic, una reinterpretazione dei grandi classici della miscelazione in chiave moderna, e sugli specials, espressione creativa di Riccardo Di Natale e Giancarlo Nicolardi. Ogni mese questo è luogo di diversi appuntamenti: dal Tipsy Brunch della domenica, alle serate Ciao Habibi con ospiti che portano cucine dal mondo, passando per Acido Domingo: la domenica pomeriggio si anima con l’aperitivo accompagnato da dj set.


Shake & shock

ll mondo dei cocktail e dei bartender raccontati da Identità Golose.

a cura di

Identità Golose