Shake & shock

18-07-2025

Pollino Cocktail Camp 2025: tra boschi e botaniche, il foraging dei bartender

L'evento con grandi mixologist alla Catasta, sul Pollino: è stato un esperimento di botanica liquida e avventura condivisa, un campo base per chi ama i cocktail, le erbe spontanee, i sentieri polverosi e i racconti davanti al fuoco

Un momento del Pollino Cocktail Camp 2025

Un momento del Pollino Cocktail Camp 2025

"Io ho visto cose che voi umani non potreste immaginare". No, non siamo in Blade Runner ma tra i sentieri del Parco Nazionale del Pollino, eppure il sentimento di meraviglia provato è lo stesso. In questa Calabria poco patinata in cui cultura, fatica, aria pura e bellezza ruvida sono un tutt’uno, il 12 e 13 luglio è andato in scena il Pollino Cocktail Camp: più di un evento, un esperimento di botanica liquida e avventura condivisa, un campo base per chi ama la mixology ma anche i sentieri polverosi e i racconti davanti al fuoco.

Tutto parte dalla Catasta a Campotenese di Morano Calabro, provincia di Cosenza: un hub culturale avveniristico (che sembra) collocato sotto un colossale mucchio di legna. In questo luogo unico, per il secondo anno consecutivo si son dati appuntamento venti grandi bartender da tutta Italia. Sono scesi (o meglio saliti, data la location) al Sud non solo per shakerare, ma per incontrare la montagna. Una montagna viva, fatta di escursioni a passo lento, foraging tra le erbe officinali, trekking, laboratori e spirito di comunità.

Catasta Pollino

Catasta Pollino

Il pubblico, al pari dei mixologist, ha apprezzato le tante sfumature e caratteristiche gustative delle erbe autoctone che hanno arricchito i drink; ha camminato tra i boschi; ha cantato (o ascoltato, se stonati come il sottoscritto) attorno al fuoco; ha assaporato piatti tipici; e, più in generale, s’è goduto l’atmosfera. 

Non si è trattato dunque “solo” di degustazioni e live show: il Pollino Cocktail Camp è partecipazione. È la montagna, è la Calabria. Potremmo addirittura dire che è l’intero Sud, che si fa aroma, spirito e gusto. Il tutto per la felicità dei cultori del settore, dei viandanti, dei ciclisti, dei motociclisti ritrovatisi alla Catasta, divenuta un bivacco metaforico ai confini del mondo, quindi una cerniera fra i mondi.

Dal foraging, alle lavorazioni...

Dal foraging, alle lavorazioni...

...ai cocktail!

...ai cocktail!

Pollino Cocktail Camp 2025

Pollino Cocktail Camp 2025

Pollino Cocktail Camp, format creato da Catasta (hub turistico del Pollino e bike point della Ciclovia dei Parchi. Registi dell'evento e soci fondatori della struttura sono Manuela Laiacona, Giovanni Gagliardi, Donato Sabatella e Sergio Senatore) con l'obiettivo di promuovere e valorizzare la biodiversità officinale e aromatica dell’area protetta più grande d’Italia, è stato organizzato in collaborazione con il Conservatorio Etnobotanica di Castelluccio Superiore.

Umberto Oliva, art director del Pollino Cocktail Camp 2025

Umberto Oliva, art director del Pollino Cocktail Camp 2025

Protagonisti, nonché promotori del patrimonio botanico, sono stati Umberto Oliva, art director di questo PCC 25; Giuliana Giancano del Pout Pourri a Torino; Julian Biondi, Fermenthinks & Seeds di Firenze; Benjamin Cavagna del 1930 a Milano; Ivan Filippelli di The Spirits a Milano; Dario Minacori di La rotta di Ulisse a Messina; Antonio De Cristofaro di Brezza a Soverato; Nino Rossi e Damiano Martino di Aspro Cocktail Bar a Santa Cristina d’Aspromonte; Peke Bochicchio di Barmacia soluzioni spiritose a Potenza; Francesco Vocaturo del Blacksheed di Cosenza; Carlo Miraglia di Pollino Divino a Rotonda; Paolo Settino del SoleLuna di Castrovillari; Vittoria Artesi del Salimora a San Nicolò di Ricadi; Leone Sannicola del Musical Club di Saracena; Domenico Tripaldi bartender di Caffo; Roberto Gulino de La Bodega di Cosenza; Fedele Aita del MyCoffee a Morano Calabro; Enrico Calzuola dell’Experience cafè a Rocca Imperiale. 

Pollino Cocktail Camp 2025

Pollino Cocktail Camp 2025

I produttori di liquori del territorio presenti: Caffo, Emporia Gin, Ferrochina del Moro, Galtieri Liquori, Ginnastic, Ginsud & Amarsud, Il Pellicano Vermouth de L’Arciglione, Me Fusion Gin, Mzero Sea Amaro, Passaro Liquori, Qual’Italy e Vecchio Magazzino Doganale. Hanno condotto il foraging il direttore del Conservatorio Etnobotanica Carmine Lupia e il responsabile della didattica, Giovanni Canora.


Shake & shock

ll mondo dei cocktail e dei bartender raccontati da Identità Golose.

Mario

di

Mario "Bolivar" Pennelli

Nasce a Bari nel 1988 e da allora "va sempre girando" (cit. nonna Laura). Scrive di ristoranti, di terre e personaggi leggendari. Ha pubblicato: "Puglia à la carte", "Incredibilia" e "Canti di Terra e di mare"

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