Villa Igiea, storica struttura progettata nel 1900 da Ernesto Basile per la famiglia Florio, che si staglia aristocratica ed elegante tra Monte Pellegrino e il mare, è ancora uno degli esempi più fulgidi del Liberty a Palermo. Oggi è un hotel cinque stelle lusso del gruppo Rocco Forte e nelle sue stanze riccamente arredate, negli anni, hanno soggiornato re e regine, capi di stato, esponenti dello star system, magnati, facoltosi turisti affascinati dal bello.
Villa Igiea è l’esempio ben riuscito di come il ricco patrimonio culturale della città possa fondersi con il lusso contemporaneo, dando nuova linfa a quel sogno collettivo che rappresentò la belle epoque. Questo scenario di ricchezza antica e moderne comodità, custodisce tra le sue eleganti volte in arenaria l’Igiea Terrazza Bar. All’interno, uno spazio arricchito da affreschi dipinti negli anni '50 dall’artista palermitano Gino Morici e all’esterno una splendida vista sul Golfo di Palermo.

La consulenza di Salvatore Calabrese rappresenta il fiore all'occhiello di tutta la catena Rocco Forte Hotels (credits foto Michele Tamasco)
Se il bancone di questo bar potesse raccontare la sua storia, iniziata nel 1908 - tanto da fargli guadagnare un vincolo da parte della Sovrintendenza ai Beni Culturali che lo ha definito bene storico – narrerebbe di celebrità internazionali che si sono sedute qui per bere un drink: da
Kirk Douglas ad
Harrison Ford, da
Paul Newman ad
Alain Delon, da
Grace Kelly a
Maria Callas.
Oggi questo cocktail bar è uno dei palcoscenici di Salvatore Calabrese, da tutti conosciuto come il Maestro e considerato una delle figure più influenti nel moderno settore della mixology. Originario di Maiori in Costiera Amalfitana, ex presidente della United Kingdom Bartenders’ Guild, da oltre quarant’anni realizza drink nei migliori hotel, club privati e cocktail bar del mondo e a Villa Igiea porta avanti l’attività di consulenza per il gruppo Rocco Forte. Grande collezionista di liquori antichi, a lui si devono il concetto di liquid history per documentare e rendere omaggio alle gocce vintage, e il Breakfast Martini. Nel 2023 è stato insignito dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica a testimonianza del contributo eccezionale all’industria dell’ospitalità e alla promozione della cultura italiana nel mondo.

L'head of mixolgy Nicola Loiacono ha collaborato nella firma dell'attuale drinklist del Terrazza Bar di Villa Igiea.
Sua l’intuizione di dedicare la carta dei drink dell’
Igiea Terrazza Bar a “La Sicilia nel Mondo”: un racconto dell’Isola attraverso dieci cocktail inediti che ripercorrono i sapori lasciati in eredità dai siciliani nei luoghi più inaspettati del mondo. Un mix and match tra culture internazionali e sapori siciliani, eredità di viaggiatori e migranti che lasciarono l’isola portandosi dietro uno straordinario patrimonio culturale.
A realizzarli con competenza e professionalità è Nicola Loiacono, head of mixology di Villa Igiea. Si spazia dal Perpetuum, omaggio al Marsala e alla tradizione dei Florio che unirono la cultura isolana con quella britannica (Whisky, Benriach The Twenty One, Marsala Florio Aegusa 2001, Campari Cask Tales, aroma di bergamotto) al Sakura, piccante e floreale, emblema delle connessioni tra Oriente e Occidente (Bulldog Gin, liquore alla nespola, sakè allo yuzu, bitter ai fiori di ciliegio, infuso di origano al tè verde). E ancora Via Calia che passa per la Tunisia dove i siciliani favorirono la diffusione del fico d’India (distillato di pala di fico d’India Santa Spina Riposata, Liquore Pomelia, Cordiale alla menta, mandorla e curcuma, zucchero filato, polvere di ceci tostati) o Tanguero che documenta la passione per il vino dei siciliani sbarcati in Argentina (Tequila Reposado Espolòn, vino rosso infuso con ibisco, liquore Siciliano al frutto della passione, Amaro K1, soda al matè, aria di rosa).

Il drink Stella di Luca a base di Bourbon Wild Turkey, Frangelico, latte di mandorla e pistacchio, carbone attivo, albume d’uovo, glitter, caviale al tartufo bianco
Fino a
Tiger Rag, omaggio a
Nick La Rocca che a New Orleans registrò il primo brano jazz della storia: una sinfonia composta da Bourbon Wild Turkey, Amaro Averna Riserva Tributo Siciliano, Vermouth del Professore Rosso, aroma di gelsomino, tutto affinato in botti di rovere per due mesi. O ancora
Stella di Luca, omaggio all’astronauta
Parmitano, primo italiano a comandare la Stazione Spaziale Internazionale. Per lui è stato creato un drink cremoso con un retrogusto al tartufo bianco e quel colore grigio che rimanda alla superfice lunare: Bourbon Wild Turkey, Frangelico, latte di mandorla e pistacchio, carbone attivo, albume d’uovo, glitter, caviale al tartufo bianco. La Sicilia dei drink non è mai stata così cosmopolita.