Londra, 2012: il primo colpisce con il suo estro dal bancone dell’Artesian Bar; il secondo sorprende per accoglienza e verve dal Savoys’s American Bar per poi approdare come head bartender al Dandelyon. Simone Caporale – il primo – è creatività e avanguardia, Lorenzo Antinori – il secondo – convivialità ed eleganza; ad accomunarli un’amicizia sincera, che si consolida negli anni seduti a un bancone a condividere un buon drink e a parlare del futuro e dei propri obiettivi. Passano gli anni e le loro carriere li portano necessariamente lontano, divisi da diversi km eppure cosi vicini nel desiderare e adoperarsi per potersi esprimere interamente come barman e imprenditori con l’intento di lasciare il segno nella bar industry.

Ancora sotto embargo, gli interni di Montana saranno un tributo alla Miami anni '70
A tagliare il traguardo per primo, a livello temporale, è
Caporale che apre
Sips a Barcellona insieme al socio e collega
Marco Alvarez. Sono subito successo e riconoscimenti internazionali, mentre l’amico
Antinori prosegue la sua carriera a Seoul per poi stabilirsi a Hong Kong dove sembra trovare la sua seconda casa. Nella metropoli cinese entra nel novero dei grandi barman, portando
Argo nelle prime posizioni della
The World’s 50Best Bars e poi facendo affermare pure il suo progetto,
Bar Leone, che ha conquistato il pubblico con la sua immediatezza, sincerità e quella sana dose di divertimento tutta italiana.
È dalla perfetta combinazione di due profili e caratteri così diversi, che è nata un’amicizia in grado di diventare anche collaborazione in un nuovissimo locale che verrà inaugurato la prossima estate a Hong Kong. Divertente, a tratti irriverente e nostalgica – ma mai malinconica–, Montana sarà una nuova sfida per Caporale e Antinori che puntano sul connubio tra l’età d’oro dei cocktail cubani e le atmosfere della Miami anni ’70. La grande miscelazione, con i classici del Club de Los Cantineros, si intervalla a un’atmosfera informale di un’anima latina che sa conquistare ogni tipo di ospite insieme a un’ospitalità sincera e diretta.
A caratterizzare la drinklist saranno classici come il Daiquiri, Mojito, El Presidente… tutte ricette nate dai grandi maestri del Club de Los Cantineros, un’associazione di barman cubani di alto profilo che hanno segnato un periodo diventato iconico per la miscelazione tra Cuba e la Florida. Ogni ingrediente di Montana è un tributo a quegli anni e a quelle atmosfere, che hanno saputo divertire la costa degli Stati Uniti ma soprattutto dare un passo importante alla miscelazione che conosciamo oggi.

I cocktail di Montana vedranno protagonisti i classici con una firma personale dei due patron
Tra i drink proposti il
Marta Daiquiri, che segue la ricetta originaria degli anni ’30 a base di rhum, lime, maraschino e acquavite al kirsch; ma non è da meno un più irriverente
Rhum&Cola Sour, che ripensa il Cuba Libre ma arricchito da note aspre e piccanti a base di amaro italiano, falernum allo zenzero, sciroppo di cola e lime. L’energia dietro il bancone sarà anche quella che si respirerà in ogni istante da
Montana, nel quale l’edonistica Miami degli anni ’70 si unirà alla musica e cultura che l’immigrazione cubana ha regalato a quell’epoca e in quello scorcio di America.
Montana è già nel suo concept molto più di un bar, ma un vero e proprio salto nel cuore di un periodo e di un modo di vivere, che ha affascinato e affascinerà i suoi ospiti. Così come ha saputo fare Antinori con Bar Leone ricostruendo un immaginario tutto italiano, allo stesso modo la nuova apertura con Caporale vuole restituire una vitalità e uno spirito che si concretizzano in un’offerta di qualità, fatta di tecnica e ospitalità. Ogni sorso sarà un’esperienza, una storia e un’immagine ma anche la celebrazione di un sodalizio e di un’amicizia decennale tra Simone e Lorenzo.