Hanno da poco festeggiato i quattro anni di attività. Quattro anni di cocktail e imprenditoria, shaker e ironia, tra Palermo e il resto d’Italia. Sartoria è il cocktail bar che ha fatto della miscelazione democratica il suo punto di forza. Non solo una dichiarazione di intenti ma anche e soprattutto la voglia di rendere concreta l’idea di una miscelazione alla portata di tutti. Frutto della mente e dell’esperienza dei bartender Fabrizio Candino, Matteo Bonandrini, Ivan Geraci e Andrea Caputo, Sartoria è nato nel centro storico di Palermo nel 2021 dalla trasformazione di una scuola di formazione per bartender che i soci hanno deciso di convertire in cocktail bar. «Il nostro valore aggiunto – dice Candino – è l’aver deciso di fare impresa garantendo quotidianamente la nostra presenza al locale cosa che, tra l’altro, ci permette di non avere problemi di personale qualificato. Quattro anni di attività imprenditoriale a Palermo per noi sono comunque un primo grande traguardo».
Da Sartoria si lavora con una missione definita: rendere democratico il bere di qualità. Con la precisione di un sarto esperto, che progetta, taglia e cuce, i soci di Sartoria danno vita a cocktail su misura per i loro clienti con un occhio ai desiderata e l’altro alle tendenze del momento. E la formula del drink taylor made li ha premiati in questi anni, aprendo le porte di Sartoria ad un pubblico ampio ed eterogeneo che ama muoversi nel centro storico cittadino, dall’aperitivo fino a tarda notte.

Boulevarchè, un drink che fa riferimento al più classico Boulevardier servito con Scotch, Vermouth ed un bitter infuso con del cioccolato fondente 85%. Il drink è completato con oli essenziali di noci e nocciole. Guarnito con una noce laccata con il cioccolato fondente utilizzato per l'infusione. Drink caldo e ben bilanciato con note dolci-amare che si rincorrono alla ricerca del sorso successivo
«Crediamo nei sorrisi, quelli sinceri, nelle miscele, quelle pensate su misura e nell’esperienza, che sia tra le migliori mai vissute. I sarti hanno ago e filo, i nostri “sarti” uno shaker e un bicchiere. Teniamo molto all’accoglienza dei nostri ospiti, selezioniamo con cura le materie prime, facciamo da noi tutte le preparazioni. Lavoriamo con grande ironia ma sappiamo prenderci molto sul serio», dice
Candino. Un’attitudine che traspare anche dalle drink list di
Sartoria, l’ultima delle quali, Illusions, è dedicata, come il nome suggerisce, all’illusione. In calici e tumbler non tutto è come sembra e si gioca su contrasti, ricordi, twist, suggestioni, tenendo sempre conto delle tendenze del momento come, ad esempio, low alchool, preferenze per tequila e mezcal, cocktail gasati.
Così Dr Stranamore – Tanqueray Ten gin, vermut infuso con cioccolato bianco, bitter al lampone e lipstick – viene servito accompagnato da un rossetto fatto, in realtà, con cioccolato bianco e lampone, da addentare tra un sorso e l’altro per armonizzare gli ingredienti tra loro. Tempus Fugit, un highball fresco, con una nota erbacea, composto da vodka, mango, foglia di fico e tic tac, le storiche mentine. The Prestige, ispirato a un gimlet, – mezcal, cocco, chili e acqua di pomodoro – unisce cocco e chili ad acqua di pomodoro, in un drink dai toni fruttati che viene servito, come gioco di prestigio comanda, con le immancabili tre carte d’accompagnamento.
Matrice from zero to ten con Tanqueray Ten gin, camomilla e fiori, invece permette al cliente di scegliere se berlo con o senza alcol. Basta scegliere una delle due provette servite con il drink, miscelarne il contenuto al resto e il gioco è fatto. It’s flat Bro!, un negationist Spritz con Venturo aperitivo, bitter Fusetti e vino alle pesche, invece vuole svecchiare uno dei cocktail più bevuti in Italia.

Santo Margarita, un mix di agrumi siciliani e nettare d'agave leggermente piccante, completato con Santa Spina, un distillato siciliano realizzato a partire dalla pala di fico d'india e prodotto in provincia di Messina. Uno spirito che parla la lingua siciliana ma che strizza l'occhio alla cultura messicana. Drink fresco, erbaceo con toni fruttati ed una piacevole nota acida
E se l’apparenza inganna, da
Sartoria un Espresso Martini diventa un drink con dattero, orzo, cacao e cicoria miscelati per ricreare il profilo aromatico del caffè, ai quali si aggiunge bourbon e vodka per dare più carattere. Un cocktail al caffè, senza caffè.
Alle proposte della drink list, inoltre, i soci di sartoria affiancano un mini menu con quattro proposte di ispirazione stagionale come ad esempio Mel Gibson, una variante del classico Martini Cocktail, perfetto per l’aperitivo o Boulevarchè, interessante rivisitazione di un Boulevardier o ancora Santo Margarita, con un mix di agrumi siciliani e nettare d'agave leggermente piccante.
«Partiamo da quello che ci piace per sviluppare un menu ma stiamo anche molto attenti alle preferenze dei nostri ospiti – spiega Candino. Amiamo l’idea di creare un network di bartender e portare la miscelazione nazionale e internazionale in città, accendendo un piccolo faro su Palermo con il nostro modo di lavorare. La nostra più grande soddisfazione sono i clienti contenti che vanno via pensando di avere vissuto una bella esperienza». Parafrasando il gastronomo francese Brillat Savarin: «Dimmi chi sei e ti dirò cosa vuoi bere».