È Hong Kong la capitale del bartending mondiale in questo 8 ottobre, con la presentazione della nuova classifica della 50Best Bars, analoga alla 50Best Restaurants, ma dedicata all'industria dei bar e della miscelazione. La scelta di Hong Kong è l'emblema della profonda interazione tra Occidente e Oriente, ma anche di una globalizzazione sempre più dilagante: l'ondata positiva della bar industry di questo continente rappresenta una realtà sempre più assodata e una conferma di edizione in edizione.
Hong Kong in particolare rappresenta il cuore di tendenze attuali come quelle di osare e di celebrare tradizioni e culture differenti da quella cinese, senza mai essere stucchevoli o sterili.
Il primo posto di Bar Leone, sempre a Hong Kong, è la celebrazione di quanto sta accadendo all'estero e riconferma la grande abilità degli italiani nel saper creare esperienze uniche e nel declinare in mille e più imprese il concetto di ospitalità e convivialità.

La classifica dei World's 50 Best Bars 2025
Non solo, ma l'Italia permea un po' tutta la classifica, sia nelle posizioni dalla 51 alla 100
che abbiamo visto qualche giorno fa, sia soprattutto nella parte alta, con professionisti ormai stabilmente nelle migliori posizioni. Nel nostro Stivale risale la classifica il
1930 di Milano, che dalla 50° posizione dello scorso anno arriva al 43° posto, rimanendo nella rosa dei migliori bar dopo aver gettato il cuore oltre l'ostacolo, cambiando la storica location, spostandosi sotto il
Mag La Pusterla senza perdere la sua aura di esclusività e segretezza.
Al 40° scivola invece il romano
Drink Kong di
Patrick Pistolesi, che perde quasi venti posizioni, ma rimane un punto fermo nella Capitale. Si confermano come altrettante mete del bere bene miscelato il Sud America, ma anche città europee che ben si difendono dalla grande rappresentanza dell'Oceania e degli Stati Uniti.
Nuove entrate ad Atene con il 47° posto Bar in front of the bar, a Stoccolma con Röda Huset al 36°, mentre Oslo vede alla 32° posizione Svanen e Scarfes Bar di Londra si piazza al 31°.
Mentre si scorre la classifica e l'entusiasmo e la fibrillazione cresce, molti bar che erano in vetta scivolano nelle posizioni più basse, lasciando spazio a nuove entrate come Sastreria Martinez, uno speakeasy nel cuore di Lima nascosto dietro la vetrina di un apparente negozio di sartoria, riconfermando per il Perù un'onda felice che segue anche i recenti successi della 50 Best Restaurants.

Foto di gruppo al termine della cerimonia dei World's 50 Best Bars 2025
Risale ottimamente
Il Locale di Firenze al 22° posto, rimanendo un protagonista della nostra scena, mentre gli italiani in sala non ancora chiamati si guardano negli occhi immaginando già quale possa essere la più alta presenza nella rosa dei migliori 50 bar al mondo. Non si tarda molto perché
Lorenzo,
Giovanni ed
Enrico, il team di
Moebius (Milano), svettino tra il pubblico per ricevere gli applausi di colleghi e amici, in questa prestigiosa salita nella top ten con un'incredibile 7° posizione e la consegna del riconoscimento del
Nikka Highest Climber Award, grazie al salto dal 31° posto del 2024. Un locale, come recita la menzione, che è capace di fondere cultura, cocktail e cucina in un matrimonio ben riuscito.
Al sesto posto Agostino Perrone e Giorgio Bargiani del londinese The Connaught Bar non si sono mai mossi dai primi dieci bar al mondo, riuscendo ad affermarsi per la loro grande influenza nel mondo del bartending e dell'ospitalità.
Al quarto posto Giacomo Giannotti con Paradiso a Barcellona e si parla ancora più italiano in vetta alla classifica con Simone Caporale – a cui è andato anche il Roku Industry Icon Award – e il suo Sips al 3° posto, mentre Lorenzo Antinori si prende la cima, non solo con la prima posizione e il suo Bar Leone a Hong Kong, ma anche con il premio come Best Bar in Asia. Un risultato straordinario ottenuto celebrando la sua città natale, Roma, e la cultura italiana, tanto apprezzata fuori dai nostri confini.
La cerimonia di quest'anno ha saputo mettere in luce le tendenze e le novità del momento, riuscendo però a non perdere il focus su quelli che sono i giganti che hanno fatto la storia della miscelazione, ma anche di questo evento, che riesce a catalizzare l'attenzione e l'ammirazione della bar industry di tutto il mondo.
Brindiamo agli italiani e all'Italia che attraversa confini e culture diverse, rimanendo sempre autentica e riconoscibile nel mondo!