Lucca Cantarin

crediti: Brambilla - Serrani

crediti: Brambilla - Serrani

pasticceria Marisa

via Roma 422
Arsego di San Giorgio delle Pertiche (Pd)
t: +39.049.9330079 

Scena 1, anno 1995. Protagonista è Lucca Cantarin, padovano di Arsego, classe 1978, figlio di una dinastia di gelatieri da 110 anni, l’arte ereditata da nonno Mario e mamma Marisa, nella piccola bottega-laboratorio del paesello; studi all’Alberghiero di Castelfranco, ma come professionista della sala e del bar, «perché così mi integravo meglio nell’attività dei miei».

Cantarin bussa a Le Calandre di Rubano, per cercare un impiego da cameriere. Ma non c’è posto per quel ruolo, piuttosto… Il dialogo si svolge più o meno così: «…piuttosto – dicono gli Alajmo - abbiamo scoperta una posizione da pasticcere. Vuole provare?». Lucca ci pensa mezzo secondo, è un determinato: «Certo che sì».

Sliding doors, da quel momento il suo cammino prende un’altra strada. Perché Cantarin ci sa fare ed è anche fortunato. Non subito («Dopo il primo giorno di lavoro mi portarono a casa d’urgenza con la pressione altissima») ma poco più tardi: gli Alajmo devono affrontare un turn over nel loro laboratorio di pasticceria, han visto quanto quel giovane padovano sia bravo e quindi lo nominano nuovo responsabile, insieme alla mamma di Massimiliano, Rita.

E’ il perfetto viatico per una carriera che, dopo quattro anni nel tristellato, lo avrebbe portato da Paco Torreblanca in Spagna, poi di nuovo un biennio a Rubano, quindi in Francia, a Besançon, alla Maison Baud (dove partecipa al campionato francese come miglior dessert da ristorazione), e infine da Luigi Biasetto.

Scena 2, è il 17 gennaio 2002. Cantarin si sente pronto per tornare ad Arsego e innestare la propria esperienza di pasticcere in quella familiare di gelateria. Alla pasticceria Marisa – dal nome della mamma, che continua a darsi da fare – oggi il gelato c’è, ma tanto lavoro è dedicato alla lievitazione, ossia squisiti prodotti da forno, «ne proponiamo 24 diversi per la colazione, tutti i giorni». Marisa (la pasticceria, non la mamma) ha 25 dipendenti; Lucca (con due “c” per un errore dell’anagrafe), due figlie, di 3 e 5 anni, e più di un trofeo in bacheca: quello cui tiene maggiormente, il terzo posto alla Coupe du Monde de la Pâtisserie, nel 2013, lui era capitano della squadra italiana.

Ha partecipato a

Identità Milano


di

Carlo Passera

classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it e curatore della Guida di Identità Golose alle Pizzerie e Cocktail Bar d'autore. Instagram: carlopassera