04-01-2023
Dalla fugassa al panettone si passa in un battibaleno, in alcune zone Veneto. Quella di Ponte di Brenta, sobborgo della zona Est di Padova ormai diventato un quartiere a tutti gli effetti della città patavina, è una di queste. È qui che Marcello Tombolato e sua sorella Lisa, figli di ristoratori ormai in pensione, gestiscono la pasticceria avviata insieme 5 anni fa. Classe ’83, Marcello è il pasticciere, l’anima creativa. Classe ’85, Lisa si occupa di tutte le altre questioni. «Da noi il panettone prende il posto della fugassa soltanto a ridosso del Natale, al massimo 2 o 3 settimane prima», racconta lui che, quando arriva il momento, arricchisce l’impasto di grassi, aggiunge le sospensioni e comincia a sfornare bontà. Spiega: «Pur essendo un grande lievitato simile al panettone, che va infornato nel pirottino basso, nella fugassa la percentuale di burro è inferiore e non ci sono canditi e uvetta. Tempo fa si mangiava anche a Natale, adesso invece nelle feste regna il "cugino" d'origine milanese: noi ne facciamo almeno 1.000 pezzi in 5 diversi gusti. Abbiano il classico, poi il pere e cioccolato, l'albicocca e caffè, il limone con glassatura al cioccolato bianco e quello ai fichi».
Lisa e Marcello Tombolato
INGREDIENTI DI QUALITÀ, UNICO PREZZO. Lo stesso burro, insieme alla farina tecnica Petra 6384 per grandi lievitati, lo zucchero italiano e le uova allevate a terra di prima qualità e lievito madre «gestito in acqua secondo il metodo Morandin», sono gli ingredienti utilizzati nel laboratorio di Tombolato. La stessa politica del prezzo unico seguita per le colazioni («Ne abbiamo 15 diverse e differenziare significherebbe appesantire il lavoro alla cassa»), alla Pasticceria Tombolato vale anche per i grandi lievitati: panettoni, fugasse e bauletti hanno il medesimo costo al chilo. «So che può sembrare una scelta controcorrente, ma il prezzo della fugassa lo fa la tipologia di locale. Non siamo una panetteria. Così ho fatto una media per avere un prezzo al pubblico congruo e lo mantengo».
Il panettone classico
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Anticipazioni, personaggi e insegne del lato sweet del pianeta gola
a cura di
Giornalista catanese a Milano, classe 1966. «Vado in giro, incontro gente e racconto storie su Volevofareilgiornalista» e per una quantità di altre testate. Inscalfibile
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Massimiliano Alajmo, 46 anni, chef del ristorante Le Calandre di Rubano (Padova) e di numerose altre insegne tra il Padovano, Venezia, Milano, Parigi e Marrakech. In mano regge il Moro di Venezia, uno dei tanti panettoni della linea di Natale (foto Marco Peruzzo - Different Media Productions)