11-06-2024
Fabrizio Galla
Era emozionato, Fabrizio Galla, qualche settimana fa, mentre veniva premiato come Pasticcere dell’anno 2024 dai colleghi dell’Apei – acronimo di Ambasciatori Pasticceri dell’Eccellenza Italiana – in quel di Torino, si era nel magico contesto del Museo Egizio di Torino, nell’anno dei suoi duecento anni di storia (la cerimonia si è svolta proprio nelle sale che custodiscono tesori millenari). E se di certo non solo il cioccolato è la chiave di volta che spiega il successo di questo gran professionista dell’arte dolce, di certo fa da fil rouge di una carriera che si è dipanata tutta in Piemonte, partendo da quel di San Sebastiano da Po (Torino) dove i suoi genitori gestivano un ristorante, il Tre Colombe, al quale Galla affiancò un laboratorio di cioccolateria artigianale.
Oggi è sempre San Sebastiano a essere il fulcro delle sue attività, qui ha il centro di produzione e la principale vetrina, tra le stesse mura che ospitavano l’attività di famiglia.
È stato un giorno di festa per la pasticceria italiana, qualche settimana fa, a Torino, al seminario pubblico dell'associazione Apei. Per l'occasione il presidente dell'associazione, Iginio Massari, ha premiato Fabrizio Galla come Pasticcere dell’anno 2024
Un cursus honorum sfaccettato, cosicché Galla sa destreggiarsi in tutti i sentieri del gusto. Ma, come si accennava, è il cioccolato il suo feticcio. Dei suoi libri, due (Virtuosismi sul cioccolato, 2010, e Delizie al cioccolato, 2013, cui fa seguito nel 2021 La confetteria moderna e i nuovi dessert al piatto), hanno già nel titolo la loro dichiarazione d’amore. Spiegò lui anni fa: «Nella mia pasticceria si vendono bene un po’ tutti i prodotti, i più però mi conoscono per il cioccolato, che resta il mio ingrediente preferito; ma in Italia è difficile vivere solo di cioccolato, non abbiamo la tradizione di consumarlo tutto l’anno e il calo stagionale si sente molto. Un motivo per cui ho voluto crearmi un bagaglio professionale a tutto tondo, che contemplasse tutto quello che è gastronomia, che coprisse dolce e salato, ristorazione e pasticceria. Anche perché credo che quando trova un locale in cui c’è un po’ di tutto, il cliente è più invogliato all’acquisto».
La torta Jessica
Ci ha spiegato Galla: «Oggi è cambiata la figura del pasticcere, ci sono i social, i programmi televisivi… E se una volta i clienti abitavano tutti qui vicino, adesso vengono da Milano e Biella, da Novara e Torino, ci cercano per passione e vogliono assaggiare le nostre creazioni. Insomma, è un momento molto positivo per la pasticceria italiana». Anche per la nuove generazioni? «Direi di sì. Penso alla zona di Torino, ci sono tante aperture e giovani pasticceri che si affacciano a questo mondo e aprono le loro vetrine, accanto alle storiche insegne».
Lo stile di Galla rispecchia totalmente il suo carattere: linee classiche, ricette lineari che stupiscono nel gusto, non certo nell’elenco degli ingredienti o nell’ossessione estetica, con un profondo amore per le nocciole e il cioccolato. Lo riflette anche questo suo dolce, la torta Armony, del quale ci ha donato la ricetta.
La torta Armony
Per la torta al cioccolato 150 g burro morbido 125 g zucchero 110 g cioccolato 55% sciolto a 45°C 250 g miele di acacia 1 g sale 15 g succo di arancia 240 g uova a temperatura ambiente 6 g baking 100 g farina per frolla 20 g cacao in polvere 40 g polvere di mandorle macinate finemente 150 g cioccolato 55% in granella 150 g arancia candita
Per la glassa tenera al cioccolato 500 g cioccolato 55% sciolto a 45°C 125 g burro anidro a 45°C 100 g granella fine di nocciole caramellate
Procedimento Per la torta Mettere nel mixer le uova, il succo di arancia, lo zucchero, il miele il cioccolato fondente sciolto, il sale e il burro morbido; mescolare per 20 secondi. Versare la farina, il baking, il cacao e la polvere di nocciole macinate finemente e setacciati in precedenza. Mixare per 40 secondi aprendo ogni tanto il mixer e pulendone i bordi. Togliere la massa dal mixer e versarla in un contenitore. Aggiungere il cioccolato in granella e l’arancia candita tagliata in piccoli pezzi; mescolare con una spatola di gomma. Mettere la massa preparata negli stampi precedentemente imburrati e infarinati. Cuocere a 170°C per 25 -30 minuti. Una volta cotta, togliere la torta dal forno e inzuppare leggermente la superfice con una bagna al Grand Marnier. Capovolgere lo stampo ed estrarla; raffreddarla in abbattitore in positivo.
Per la glassa tenera al cioccolato Mescolare il cioccolato con il burro e la granella di nocciole, portare a 28°C raffreddandolo sul marmo.
Finitura e montaggio Far solidificare e decorare a piacere.
(Ha collaborato Luca Milanetto)
Anticipazioni, personaggi e insegne del lato sweet del pianeta gola
di
A cura della redazione di Identità Golose
Simone Sabaini, Sabadì, dalla finanza al cioccolato
Il Caffè Al Bicerin e la sua popolare bevanda. Indirizzo: piazza della Consolata 5, Torino, +390114369325, bicerin@bicerin.it