07-11-2025

Cédric Grolet apre in Italia: il pasticcere più influente del mondo vs la nostra cultura del dolce

Da noi la pasticceria vive nel silenzio dei laboratori, con lui è (pure) spettacolo: il suo arrivo ci farà interrogare sul futuro del mestiere, sulla relazione tra prodotto e racconto, sulla necessità di un pensiero. Da "quanto costa" a "quanto vale"

Cédric Grolet con i suoi collaboratori. Foto Phil

Cédric Grolet con i suoi collaboratori. Foto Philippe Vaurès Santamaria

Nel 2026 Cédric Grolet inaugurerà la sua prima boutique in Italia. È una notizia che pesa, perché segna un momento di svolta per la pasticceria contemporanea: l’artigiano più imitato e discusso al mondo sceglie il Paese dove il dolce è ancora tradizione, memoria e rituale quotidiano. Non è un’espansione, ma un test culturale. Dopo Parigi, Londra, Singapore e Monte Carlo, Grolet punta all’Italia per confrontarsi con una delle scuole dolciarie più radicate e identitarie del pianeta.

Le coordinate precise non sono ancora state svelate — si parla del 2026 e di una grande città, probabilmente Milano — ma il significato è già chiaro: portare nel cuore del made in Italy un modello di pasticceria che fa dell’iper-precisione un linguaggio e dell’estetica un manifesto. Ogni creazione di Grolet è un esercizio di controllo tecnico assoluto: frutti riprodotti al microscopio, glassature specchiate, tagli netti, geometrie che sembrano disegnate con un compasso. Non è solo spettacolo: dietro la forma c’è una riflessione costante sul rapporto tra natura e artificio, tra artigianato e industria, tra gesto e ripetizione.

Tartellette al limone verde e Torta Rubik, due delle creazioni più iconiche di Cédric Grolet. La Torta Rubik è composta da 27 pasticcini a forma di cubetti, ispirato al Cubo di Rubik. I cubetti vengono preparati separatamente con ripieni diversi (marmellata di limone, pralina di pistacchio, ganache al cioccolato, pralina al cioccolato enocciola...); vengono poi glassati con glasse colorate che ricordano le facce del cubo e venduti come un unico pezzo

Tartellette al limone verde e Torta Rubik, due delle creazioni più iconiche di Cédric Grolet. La Torta Rubik è composta da 27 pasticcini a forma di cubetti, ispirato al Cubo di Rubik. I cubetti vengono preparati separatamente con ripieni diversi (marmellata di limone, pralina di pistacchio, ganache al cioccolato, pralina al cioccolato enocciola...); vengono poi glassati con glasse colorate che ricordano le facce del cubo e venduti come un unico pezzo

Una torta alla frutta, ma nel volume Fiori

Una torta alla frutta, ma nel volume Fiori

Frutti - L'arte della pasticceria e Fiori, ossia il primo e l'ultimo dei tre libri di Cédric Grolet editi in Italia da L'ippocampo. In Frutti - L'arte della pasticceria (2018, acquistalo qui) Grolet presenta le sue creazioni haute-couture a tema frutta: 95 ricette presentano 45 frutti, da quelli esotici agli agrumi e ai frutti di bosco, creati dal pluripremiato pasticcere francese per sedurre la vista e il palato. Fiori (2022, acquistalo qui) raccoglie invece 77 ricette di crostate, semifreddi, tronchetti, galette e altri dolci che evocano i fiori, un soggetto che il pasticciere-star predilige e i cui video sono virali su Instagram

Frutti - L'arte della pasticceria e Fiori, ossia il primo e l'ultimo dei tre libri di Cédric Grolet editi in Italia da L'ippocampo. In Frutti - L'arte della pasticceria (2018, acquistalo qui) Grolet presenta le sue creazioni haute-couture a tema frutta: 95 ricette presentano 45 frutti, da quelli esotici agli agrumi e ai frutti di bosco, creati dal pluripremiato pasticcere francese per sedurre la vista e il palato. Fiori (2022, acquistalo qui) raccoglie invece 77 ricette di crostate, semifreddi, tronchetti, galette e altri dolci che evocano i fiori, un soggetto che il pasticciere-star predilige e i cui video sono virali su Instagram

L’Italia, però, è un terreno complesso. Qui la pasticceria vive nel silenzio dei laboratori, tra mani che impastano lontano dai riflettori, dove il contatto con chi assaggia non è diretto. È un linguaggio emotivo, costruito sulla fiducia e sulla memoria più che sulla messa in scena. Da Grolet, invece, la dolcezza si fa spettacolo: ogni creazione è un gesto scenografico, pensato per essere guardato prima ancora che gustato. Per questo il suo arrivo nella Penisola sarà un banco di prova per entrambi: per lui, che dovrà adattare la propria grammatica estetica a un pubblico più istintivo; e per noi, che dovremo misurarci con una nuova idea di eccellenza.

Cédric Grolet fotografato da Calvin Courjon

Cédric Grolet fotografato da Calvin Courjon

Milano, Roma o Firenze — qualunque sarà la scelta — offriranno terreno fertile per un progetto che andrà oltre il negozio. Sarà un laboratorio di percezioni, un luogo pensato per educare lo sguardo e ridefinire l’idea di lusso gastronomico in chiave contemporanea. Il tema del prezzo, inevitabilmente, tornerà al centro: i dessert di Grolet sono esperienze da 15-20 euro, e in Italia la soglia psicologica resta più bassa. Ma l’attenzione crescente verso la pasticceria d’autore e l’evoluzione del pubblico urbano possono rendere sostenibile anche un format così alto.

Una delle torte di Opéra

Una delle torte di Opéra

Il volume Opéra, sempre edito in Italia da L'ippocampo (anno 2021, per acquistarlo clicca qui), esplora un altro mondo, quello della panetteria-pasticceria. Adottando un approccio più radicale, si allontana dalla tecnica di Frutti, il suo primo volume, per orientarsi verso prodotti ancora più freschi, immediati, dal sapore perfetto. Sulla sinistra, la sua Saint Honoré

Il volume Opéra, sempre edito in Italia da L'ippocampo (anno 2021, per acquistarlo clicca qui), esplora un altro mondo, quello della panetteria-pasticceria. Adottando un approccio più radicale, si allontana dalla tecnica di Frutti, il suo primo volume, per orientarsi verso prodotti ancora più freschi, immediati, dal sapore perfetto. Sulla sinistra, la sua Saint Honoré

Il suo arrivo cade in un momento fertile: la pasticceria italiana è in piena trasformazione, con una nuova generazione di pastry chef che unisce rigore tecnico e sensibilità autoriale. L’apertura di Grolet potrebbe accelerare questo processo, costringendo tutti a interrogarsi sul futuro del mestiere — sulla relazione tra prodotto e racconto, sulla forza dell’immagine, sulla necessità di un pensiero dietro ogni dolce.

Quando la boutique aprirà, non sarà solo un indirizzo da visitare: sarà un punto di riferimento, nel bene e nel male. Ci sarà chi parlerà di prezzi, chi di marketing, chi di tendenze. Ma mentre il dibattito si accende, Cédric Grolet avrà già spostato il centro della conversazione: da quanto costa a quanto vale davvero un dolce. La sua apertura non vorrà stupire, ma ridefinire l’asse del possibile.


Dolcezze

Anticipazioni, personaggi e insegne del lato sweet del pianeta gola

Matilde Sirch

di

Matilde Sirch

classe 1999, dopo una laurea in comunicazione alla Iulm sceglie di passare dalla teoria alla pratica: prima la cucina, poi la pasticceria, che oggi rappresenta la sua quotidianità. Si forma tra la scuola di cucina e un diploma in pasticceria francese all’École Ducasse. In ogni tappa resta costante la passione per le parole e per il racconto, strumenti con cui cerca di dare voce al gusto e alle storie che può raccontare

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