23-11-2023
Bontà dolci assortite da Crispen, piazza Sant’Antonio 9, via Scaletta a Breno (Brescia)
Un piccolo paesino della Val Camonica, Breno, custodisce un gioiellino della pasticceria: si chiama Crispen ed è il progetto nato questa primavera dal sogno di Elena Stofler. Legata ai viaggi, in particolare all’Australia, ma legata con la stessa intensità anche alla sua famiglia e alle sue radici, Elena raccoglie energie, conoscenze e insegnamenti raccolti all’estero e nel corso dell’esperienza da Sirani a Brescia, per aprire un posto tutto suo.
“È stato il corso al Cast Alimenti, fatto a vent’anni” racconta Elena “ad aprirmi un modo. Ho realizzato quanto fossero per me naturali i gesti in pasticceria e di come riuscissi ad esprimermi liberamente. Così” – prosegue con lo sguardo di chi vuole esaudire il suo sogno, combattendo timidezza e incertezze “ho sentito la necessità di trovare uno spazio strettamente legato a ciò che sono per poter raccontare quello che è per me la pasticceria”.
Crispen ha aperto il 5 maggio di quest’anno, data dell’inizio di qualche giorno di pianti di gioia di Elena e il suo fidato braccio destro Pietro Caminati. "Vivo la vita in maniera agitata", confida Elena, “e quella giornata è stata per me incredibile; un vortice di emozioni accompagnato da incredulità e grandissima felicità. La gente entrava dalla porta per assaggiare quello che avevo creato”. Uno spazio non molto grande, ma capace di accogliere prelibatezze dolci e salate, pizze, qualche proposta per la colazione o per l’aperitivo e qualche tavolino qua e là.
Elena Stofler
Il nonno Bruno è il grande amore di Elena, presentissimo nel progetto, a partire dal nome: Crispen, non è infatti ciò che in inglese sta per “croccante”, bensì un intercalare in dialetto, senza reale significato, che il nonno ripeteva spesso quando particolarmente arrabbiato. Altrettanto forte il rapporto con la nonna Lisetta che, con la sua calligrafia, firma tutte le scritte all’interno del locale. Ogni angolo, ogni prodotto, ogni ricetta, parla di un amore di Elena: un amore viscerale, travolgente e dolcissimo.
Un amore percepibile nella cura al dettaglio, nella sperimentazione della ricetta e nella modalità di servizio: i pasticcini, ad esempio, non vengono sacrificati in sacchetti di carta, ma confezionati per un minimo di dieci. Filosofia che molto spesso non viene apprezzata e compresa, ma che consente di preservare la delicatezza dei prodotti e tutta l’attenzione e maestria che c’è stata per crearli. “Per chi desiderasse assaggiarne solo qualcuno?” dice Elena “i nostri tavolini sono a disposizione per qualche vizietto e un buon caffè”. Per gli amanti del salato, sono invece strepitose le pizze, condite con le verdure dell’orto; mai lo stesso gusto, ma sempre la stessa croccantezza e bontà e ideali per un aperitivo nel centro di Breno.
Anticipazioni, personaggi e insegne del lato sweet del pianeta gola
di
triestina di nascita, milanese di adozione, è appassionata di buon cibo e buon vino. Lavora a Identità Golose