Fabio Rossi

Vite

via Montepirolo, 7
località San Patrignano
Coriano (Rimini)
T. +39.0541.759138
ristorantevite@sanpatrignano.org

Fabio Rossi rappresenta l’estetica e la sostanza di un modo di interpretare il cibo tutto romagnolo. Fabio non è il solito signor Rossi delle cucine, a dispetto del nome. Ha alle spalle una storia di concretezza, di sapienza legata al suo territorio. Che ora mette a disposizione di San Patrignano e a quel progetto – unico – di ristorazione che è Vite, il locale gestito dalla stessa comunità di recupero. La brigata di cucina aveva necessità di un leader che portasse una dose di esperienza e capacità per disciplinare una cucina che vive sull’entusiasmo e sul talento naturali.

Fabio Rossi era l’uomo giusto. Per molti motivi. Era, fino alla chiusura, lo chef dell’Acero Rosso, uno dei pochissimi locali di qualità del Riminese, con tanto di stellina Michelin. La qualità era maniacale, ogni ingrediente era il massimo della sua categoria. Una precisione difficile da sostenere economicamente, sia per chi gestisce che per il cliente. Ora Fabio ha davvero a disposizione la qualità, perché San Patrignano produce le sue eccellenze gastronomiche, come la mora romagnola o gli agnelli allevati nel Montefeltro. Solo per fare due esempi. E Fabio si ritrova a suo agio, creando una cucina perduta. Tanto perduta da non essere neppure mai esistita.

Fabio Rossi è un quarantenne che ha fatto esperienza in molti ristoranti romagnoli ed è stato lanciato da Vincenzo Cammerucci alla Grotta di Brisighella, all’inizio degli anni Novanta. Dal ’96 fino al 2006 ha vissuto l’esperienza dell’Acero Rosso, dove ha maturato la personalità per reggere una grande cucina da leader. Poi il passaggio a Vite, dove ha iniziato un percorso che ha obiettivi chiari: raggiungere l'élite ristorativa italiana. Anche in tempi di decadenza (almeno mediatica) del movimento made in Italy. Insomma, Fabio è un grande non troppo conosciuto, mai sopra le righe. La persona giusta per un luogo così particolare come Vite. Dove si trovano grandi formaggi, miele favoloso, olio e una cantina eccellente. Ma soprattutto un amore per la cucina e per il lavoro che si deve fare quando si hanno ambizioni alte. Poi, è chiaro, quando si hanno a disposizione materie prime straordinarie, è più facile permettere qualche elemento di creatività che alleggerisce una tradizione fin troppo ricca di sapori.

Ha partecipato a

Identità Milano


a cura di

Samuele Amadori

giornalista della Rai Tgr, nel tempo libero lasciato dalla cronaca si occupa di enogastronomia e cucina