Come "disegnare" un locale: due giovani designer italiane conquistano l'Asia

Benedetta e Sara: due compagne di master in PSSD – product service system design– al Politecnico di Milano, tanti sogni nel cassetto, due visioni complementari del lavoro e il desiderio comune di mettersi alla prova sul campo. Apparentemente sono gli ingredienti di una storia tra tante di giovani studenti fuori sede; in realtà sono le solide fondamenta di quell’agenzia, la Panglossian Studio, che oggi sta definendo le nuove regole del branding e della comunicazione nel mondo dell’ospitalità di lusso.

Giovani, curiose e determinate, Benedetta e Sara sono partite dal capoluogo lombardo per un’esperienza di studio all’estero con destinazione Cina e l’obiettivo di confrontarsi con una nuova cultura e il suo mondo del lavoro – siamo nel 2014– in forte crescita ed espansione. Propositive e ricettive nel cogliere le opportunità, fuori dal contesto universitario le studentesse italiane si trovano a dialogare con una realtà imprenditoriale a più livelli, in cui è forte la spinta ad acquisire talentuosi designer del nostro paese.

Tante aziende infatti ambivano ad avere tra il loro organico dei professionisti italiani, capaci di trasferire creatività e gusto in materia di design. Ogni week-end o momento libero diventano per Sara e Benedetta il tempo utile per cimentarsi nel branding di nuove attività, prodotti, aziende e reinvestendo i guadagni in cene per fare networking e acquisire clienti.

Il successivo rientro in Italia per la tesi è stata semplicemente una formalità, visto che il ritorno in Asia era già nei programmi e che si è però potuto concretizzare grazie a un’offerta di lavoro di un’azienda di Shenzhen, che le ha subito volute nel loro team per un progetto sul rebranding aziendale. Con l’andar del tempo e con l’acquisizione di sempre maggiore esperienza, cresce la consapevolezza di avere tante e tante potenzialità non ancora esplorate e sviluppate. La necessità di proporsi come agenzia autonoma cresce fino a diventare un’esigenza che si traduce in Panglossian Studio. Il successo arriva rapidamente, grazie al passaparola e a un lavoro capillare sul territorio e oltre, arrivando a Hong Kong ma anche a nuovi settori come l’high tech, il retail, i prodotti, la ristorazione.

Il "metodo Panglossian" diventa la loro arma vincente ovvero la capacità di lasciare da parte le proprie impressioni personali, per calarsi totalmente nel contesto e nella cultura dell’azienda che le ha ingaggiate e costruire progetti personalizzati in grado di far dialogare la tradizione culturale con obiettivi internazionali e globali. Nel contempo, le stesse imprenditrici italiane non hanno mai smesso di evolvere, di guardare oltre i risultati raggiunti e di aspirare a fare molto di più ed è quello che raggiungono grazie all’esperienza con il mondo dell’ospitalità di lusso arrivando ad avere all’attivo, a oggi, collaborazioni con il Capella di Bangkok ( il 1° hotel al mondo per la 50Best Hotels), il Shangri – La Group, Belmond, The Oberoi, i Mandarin Oriental.

Tra le case history più significative non può non essere citata quella di Bar Leone ad Hong Kong di Lorenzo Antinori, barman romano pluripremiato, che in poco più di un anno ha portato il suo locale ai vertici dell’Asia’s 50Best Bars e al secondo posto de The World’s 50Best Bars. Come ci raccontano Benedetta e Sara, Bar Leone è stata un’esperienza tridimensionale a cui, a oggi, non smettono ancora di lavorarci perché un format in continua crescita ed evoluzione. Il poter ricreare un bar trasteverino che fosse intelligibile per un pubblico asiatico e internazionale non era impresa semplice, soprattutto dovendo trovargli un’identità chiara avulsa dai soliti cliché sull’Italia e su Roma e che rispecchiasse, nel contempo, l’idea di miscelazione e di ospitalità di Lorenzo. Lay out del locale, brand, visual… sono frutto di una ricerca attenta e minuziosa delle metafore, delle referenze italiane, dell’immaginario stesso che viveva in Antinori, facendolo proprio e traducendolo in un concept che fosse vincente e che suonasse verosimile agli occhi di un italiano.

La capacità di Benedetta e Sara è proprio quella di entrare in profonda sintonia con il cliente, lavorando in uno scambio reciproco di idee e stimoli così come è accaduto per clienti più complessi come il Rosewood Luxury Hotel di Hong Kong e, in particolare, sul cocktail bar Darkside e sulla sua drinklist. Menu “speciali” che, di anno in anno, si rivelano degli oggetti da collezione e che attualmente sono ispirati ai ciak cinematografici che raccontano gli scorci della metropoli cinese dove sono stati girati film e scene famose. Ogni anno vengono coinvolti fornitori e artigiani, che riescono a dare un valore aggiunto non solo al locale e alla drinklist, ma soprattutto al cliente.

Panglossian si specializza sempre più nel mondo dell’ospitalità di lusso e anzi, più di tante realtà, riesce a conoscere e cogliere quelle che sono le tendenze del prossimo futuro a livello internazionale. Come ci svela Sara Biancaccio, “l’ospitalità del futuro non potrà più essere generica o replicabile in qualsiasi parte del mondo senza tener conto del contesto. Essere autentici significa rimanere fedeli al luogo in cui si opera, rispettando e valorizzando la cultura, la storia e l’identità locale. Gli ospiti cercano esperienze che vadano oltre il semplice soggiorno: vogliono entrare in connessione con territorio, persone, la filosofia di un luogo”.

L’approccio all’ospitalità diventa quindi più immersivo e narrativo; un locale è una “piattaforma” di esperienze che devono raccontare storie e trasmettere emozioni. In questo processo l’utilizzo di elementi locali (design, cibo, materiali, artigiani e artisti) permettono di costruire una proposta distintiva e memorabile. Il domani del branding in questo settore non potrà quindi fermarsi all’identità visiva, ma si dovrà sempre più direzionare verso la creazione di esperienze stratificate, interattive e multisensoriali che permettano al brand di sviluppare connessioni più profonde con il pubblico e costruendo un rapporto autentico. Il brand diventa una narrazione che si evolve e adatta al contesto. Significa essere coerenti ma anche dinamici e capaci di restituire la vera essenza del marchio.

Nel 2020 Panglossian ha un ulteriore ampliamento di vedute con il rientro in Italia di Benedetta e con l’allargamento del team e del raggio d’azione. Non una questione di numeri ma bensì di qualità e capacità di andare in profondità nel lavoro, offrendo ai propri clienti la professionalità e la bellezza di artigiani, illustratori e in generale, un target di professionisti che siano allineati con la mission dell’esperienza che si vuole restituire agli ospiti.

Asia e Italia un connubio vincente ma soprattutto due mondi, che hanno capacità concrete di dialogo e di reciproco confronto per realizzare narrazioni memorabili e uniche.