Beckholmsbron 26 Stoccolma, Svezia +46 8 551 531 05 info@oaxen.com
Potessimo dare un punteggio ai ristoranti più difficili da raggiungere in Europa, moltiplicando la cifra per il tasso di fantasia del cuoco che vi spadella, Oaxen Skärgårdskrog sbaraglierebbe il campo. A Magnus Ek, uno dei cuochi più influenti di Svezia, e alla moglie Agneta Green, sommelière, persino una città civile come Stoccolma appariva Sodoma. Per questo, nel 1991, presero baracca e burattini per inscenare il loro silenzioso spettacolo organic ad Oaxen, un’isola popolata più di orchidee - in Svezia rarissime, peraltro – che di abitanti (108, dice l'ultimo censimento). Il serbatoio vegetale sta dietro al casolare del ristorante (molto elegante, niente Ikea) e sforna ortaggi, frutti di bosco ed erbe che ci lasciano lost in translation non per ignoranza, ma perché qui crescono specie che noi umani mediterranei non immaginiamo neppure di chiamare. Dall’altro lato, il ristorante guarda a sua volta il porticciolo delizioso su cui l’high society svedese attracca le sue barche e la voglia di gustare semplici gamberetti affumicati e salsicce con le zaffate di iodio che rasserenano naso e spirito. Ma il meglio è sopra la collina. Noi ricordiamo un Merluzzo baltico cotto al carbone con granchio in farina d’avena, brodo di lische di pesce arrosto e gallo con carote marinate e cetrioli che avremmo coperto la distanza dalla Capitale anche a nuoto nell’acqua gelida. Sbattimento che da fine 2011 non occorrerà più: Magnus e Agneta hanno deciso di chiudere il capitolo isolano e di tornare a Stoccolma. Così sarà tutto meno poetico, ma certamente più facile. Resta ancora da capire dove.
a cura di
classe 1973, laurea in Filosofia, coordina la Guida ai Ristoranti di Identità Golose e tiene lezioni di storia della gastronomia presso istituti e università. instagram @gabrielezanatt
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