Shake & shock

28-04-2025

Aperitivo all'italiana: Vermouth e Bitter secondo Bonaventura Maschio

Lo storico marchio veneto della distillazione, con oltre un secolo di storia e cinque generazioni che si sono susseguite alla guida, lancia due nuovi prodotti per la miscelazione di qualità (e che rappresentano i fondamenti dell’aperitivo...)

Vermouth Bonaventura e Bitter Maschio offrono ai p

Vermouth Bonaventura e Bitter Maschio offrono ai professionisti e appassionati un perfetto matrimonio per gli amanti del mondo amaricante e speziato. Insieme trovano un perfetto matrimonio che stempera le note più amare e, nel contempo, ne esaltano le rotondità (foto credits: Federico Bontempi)

Chi se ne intende di distillazione ha un occhio di riguardo per tutta la liquoristica. Seppur su piani e livelli differenti le due anime degli “spirits” sono decisamente affini. Per questo non deve sorprendere la presentazione da parte di Bonaventura Maschio, storico marchio della distillazione italiana con oltre un secolo di storia e cinque generazioni che si sono susseguite in azienda, di due prodotti che rappresentano i fondamenti dell’aperitivo italiano: vermouth e bitter.

Nati rispettivamente a Torino e Milano questi capisaldi della mixologia internazionale sono stati scimmiottati all’estero e mai emulati per qualità e unicità fuori dai confini italiani. Nel suo Manuale, edito nel 1909, Arnaldo Strucchi inseriva fra i vini da Vermouth, insieme al classico moscato di Canelli, anche quelli prodotti in Romagna, Puglia e Sicilia. Del Veneto non c’è traccia. In realtà a Venezia, dal Rinascimento, i mercanti vendevano vini pregiati e spezie profumate, le basi di quel vino fortificato poi concepito a Torino nel 1786 da Antonio Carpano e parente stretto del liquore perfezionato da ricetta USA nel XIX secolo a per merito di Gaspare Campari, prima a Novara e poi a Milano.

Al centro Anna e Andrea Maschio, distillatori da cinque generazioni, in occasione della presentazione dei nuovi prodotti da Moebius Milano (foto credits: Federico Bontempi)

Al centro Anna e Andrea Maschio, distillatori da cinque generazioni, in occasione della presentazione dei nuovi prodotti da Moebius Milano (foto credits: Federico Bontempi)

Da questa tradizione la distilleria Bonaventura Maschio ha attinto per creare il “suo” Vermut - scritto all’italiana - con base Glera, il vitigno del Prosecco, da uve leggermente appassite. Le botaniche che ne compongono il bouquet sono l’assenzio – Wermut in tedesco – la camomilla e la maggiorana, scorze di arancio dolce, sambuco, gli esotici macis e coriandolo, la salvia sclarea e la china calisaya dalle note amaricanti. La partenza in bocca è agrumata per poi cedere il posto a camomilla e vaniglia e al resto degli aromi ben distribuiti ed equilibrati.

Il Bitter Maschio vuole interpretare questa soluzione alcolica con una forte personalità. La genziana entra prepotentemente al primo contatto e viene stemperata e bilanciata dalla vaniglia. Il colore è rosso intenso e le possibilità per la miscelazione pressoché infinite.

“Abbiamo voluto guardarci alle spalle, tornare alle nostre radici per poter proporre due novità. Li abbiamo voluti decisamente “veneti” sia per la scelta della base vinosa del vermut, sia per le essenze e le botaniche utilizzate in entrambe le preparazioni”, commenta Andrea Maschio, AD dell’azienda di Gaiarine.

L'Americano Bonaventura Maschio secondo Moebius Milano (foto credits: Federico Bontempi)

L'Americano Bonaventura Maschio secondo Moebius Milano (foto credits: Federico Bontempi)

Nota di merito per la forma e il “peso” della bottiglia, volutamente imponente, e per le etichette. I “font” futuristici sembrano usciti dalle matite di Umberto Boccioni o Giacomo Balla e richiamano i tempi del grande splendore di questi due liquori, oggi tornati in auge anche grazie a prodotti eccellenti come quelli firmati Bonaventura Maschio.


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Maurizio Trezzi

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Maurizio Trezzi

Giornalista professionista, classe 1966 con una laurea in Fisica e, oggi, docente in IULM e comunicatore. Cultore del bello e del buono, attento osservatore della società e dei suoi cambiamenti, appassionato e commentatore televisivo di golf. Amo e racconto il cibo, quello schietto, vero e senza fronzoli. Scrivo di luoghi, persone, vino, rum e distillati e, quando capita, di politica

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