21-10-2020
Se già la bellezza ha trovato, nei secoli, le sue forme di espressione nell’arte, oggi si diverte e ci diverte con il mondo della mixology e degli spirits a disposizione di bartender eclettici e indomiti.
Durante la quinta edizione della Florence Cocktail Week, ideata da Paola Mencarelli, e tenutasi a Firenze lo scorso 21-27 settembre, la bellezza ha fatto coppia con l’ingegno di professionisti della miscelazione e aziende che si sono raccontati in numerosi progetti e iniziative.
In particolare, le cornici di Firenze e dell’Atrium Bar del Four Seasons Hotel hanno ospitato l’evento di Ginarte e della sua collezione di bottiglie dedicata, per questo 2020, all’amatissima pittrice messicana Frida Kahlo.
Il progetto, come ci racconta Francesco Bargellini – Responsabile Marketing e Vendite Ginarte –, racchiude nelle botaniche l’essenza stessa della pittura e, nel contempo, racconta il farsi concreto di quel grande mistero che è il gesto artistico.
Ne risulta un premium dry gin tutto italiano, versatile e raffinato, che può prestarsi sia per i grandi classici (Gin & Tonic, Martini Cocktail, ecc) sia per i signature di esperti barman, uno fra tutti, il brand ambassador Filippo Sisti.
Non a caso, le scelte sono ricadute su piante ed erbe dai toni delicati e mai prevaricanti l’uno sull’altro. Si parte dalle piante che, nel Rinascimento, venivano utilizzate come pigmenti colorati dai grandi pittori dell’epoca: nepitella, cartamo, reseda odorata, guado di Montefeltro e robbia, accompagnano il profumo del ginepro dell’Appenino Toscano, l’angelica, la lavanda, l’ibisco, i fiori di sambuco, i germogli di pino, il pino mugo e gli aghi di pino. Un bouquet che, in pochissimi mesi, ha conquistato non solo l’Italia ma anche l’Europa e, presto, sbarcherà in Messico e negli Stati Uniti.
Lo stesso Bargellini ammette che non avrebbe mai pensato di entrare in tanti e tanti locali prestigiosi e di collaborare con professionisti del calibro di Emanuele Balestra (bar manager dell’Hotel Le Majestic di Cannes), loro special guest durante l’aperitivo di gala. A fare gli onori di casa il team dell’Atrium Bar del Four Seasons Hotel di Firenze, magistralmente diretto da Edoardo Sandri: una location particolarmente cara a Ginarte e che costituisce un punto di riferimento della miscelazione fiorentina.
Altrettanto profumato La boite des parfumes comestibles, dove il gin è abbinato al ginger ale e a una fragranza edibile che può scegliere l’ospite, nelle varianti di verbena – rosa centifolia, bergamotto – basilico porpora oppure limone di menton-mimosa.
Il Dry Gin italiano Ginarte è riuscito, infatti, a sparigliare le carte e a fornire l’occasione per nuovi “gesti artistici”.
ll mondo dei cocktail e dei bartender raccontati da Identità Golose.
a cura di
sceneggiatrice e scrittrice, dalla scuola di giornalismo enogastronomico del Gambero Rosso è approdata a Identità Golose