Shake & shock

08-04-2025

Gin Pappaluga: la ricetta della felicità

Un'impresa agricola e sociale di Gemonio (Varese), che impiega ragazzi disabili, è diventata l'esempio di come coltivare il talento. Con l'aiuto dello chef Antonio Guida e di Attilio Cillario (Cillario & Marazzi Spirits Co.), è stato creato un gin special

La squadra di ragazzi di Pappaluga Farm e Davide M

La squadra di ragazzi di Pappaluga Farm e Davide Macchi, che ha dedicato loro un progetto imprenditoriale che rappresenta un unicum in Italia (foto credits: Chiara Mancini)

Su queste pagine è capitato spesso di raccontarvi di ricette di grandi chef, di piatti o di assaggi che ci hanno colpito, così come di nuovi prodotti e collaborazioni che hanno portato a progetti importanti, in grado di deliziare tutto il mondo. Nessuna traccia, però, della ricetta della felicità. Forse un’utopia per i più, ma qualcuno ha provato non a scriverne ma a progettarla unendo mondi apparentemente inconciliabili: l’agricoltura biodinamica, la distillazione, la disabilità e il lusso.

Protagonista di questa storia è l’imprenditore Davide Macchi. Il suo amore per la vita e il desiderio di garantire a tutti pari opportunità sono state le fondamenta per Pappaluga Farm, un’impresa agricola sociale a responsabilità limitata che ha il fine di dare impiego a giovani con disabilità intellettiva, cognitiva e relazionale affidando loro la coltivazione di verdure, frutti, erbe e spezie di altissima qualità. Diciotto tra ragazzi e ragazze con quattro educatori e un agronomo vivono ogni giorno la bellezza ma anche le difficoltà di un’agricoltura bio–inclusiva, in cui si affrontano gli imprevisti della natura e della vita con uno spirito vivo e positivo.

Il Gin Pappaluga si può attualmente acquistare al Mandarin Oriental, ma presto sarà attivo un e-commerce dedicato

Il Gin Pappaluga si può attualmente acquistare al Mandarin Oriental, ma presto sarà attivo un e-commerce dedicato

Da una mente imprenditoriale vulcanica come Macchi è partito l’input di lavorare con l’eccellenza per l’eccellenza, trovando però una nuova sfida per i suoi ragazzi e gli attori coinvolti ovvero la creazione di un gin. Non un distillato di ginepro qualsiasi, ma l’obiettivo era di ottenere un gin in grado di riprodurre i sentori e la golosità di uno dei piatti più iconici dello chef Antonio Guida, due stelle Michelin al Seta del Mandarin Oriental di Milano. Già cliente dell’azienda agricola, Guida ha abbracciato il progetto sin a partire dai suoi esordi e utilizzato dunque i prodotti di Pappaluga per i suoi piatti. All’appello però mancava un distillatore e la scelta è ricaduta su Attilio Cillario della Cillario & Marazzi Spirits Co., la cui caratteristica è proprio quella di creare gin su misura oltre che la capacità di saper gettare il cuore oltre l’ostacolo e accettare anche le sfide più grandi come quella di riprodurre i sentori di un piatto di un grande chef.

Al centro di questa ricetta della felicità un piatto iconico di Guida, ovvero il suo Risotto con polvere di lampone e crema di erbe e tradotto in un gin dall’abile distillatore Cillario e la supervisione di Guglielmo Miriello, direttore del Mandarin Garden ed esperto barman pluripremiato.

Shiso Breeze è uno dei drink firmati da Gaetano Ascone, bar manager del Mandarin Garden, in esclusiva per la presentazione del progetto

Shiso Breeze è uno dei drink firmati da Gaetano Ascone, bar manager del Mandarin Garden, in esclusiva per la presentazione del progetto

A fornire le materie prime da lavorare la stessa Pappaluga Farm con il ginepro tibetano, lamponi, erbe e spezie ma naturalmente anche la vitalità degli attori in campo per sostenere e promuovere un’azienda di giovani a cui il mondo del lavoro non avrebbe potuto dare una casa e la giusta gratificazione. Una bottiglia di questo gin racchiude la felicità e i talenti di coloro che sono artisti nel loro campo a partire da Mirello e Guida ma arrivando anche all’illustratrice Paola Slongo, che ne ha disegnato l’etichetta fino ad Attilio. Il risultato è un gin fresco e profumato con una classica di un London dry, botaniche e spezie tra cui ginepro, coriandolo, cardamomo, radici di iris e pepe di Lampong.

Per riprodurre inoltre il profumo e l’aromaticità del riso è stato usato il pandan, per la polvere di lampone il frutto fresco la cui dolcezza è stemperata dall’acidità del sumac. Invece per la crema di biete e spinaci, Attilio ha attinto alle origini salentine di Guida optando per l’aspraggine, una pianta spontanea del Salento dal sapore amaro simile alla cicoria.

Velvet Raspberry racconta l'estrema versatilità di questo gin, giocando sulle note di lampone che lo compongono

Velvet Raspberry racconta l'estrema versatilità di questo gin, giocando sulle note di lampone che lo compongono

Come sottolinea anche Miriello, «è un distillato caratterizzato da note botaniche complesse che insieme creano un preciso equilibrio». Ideale come base per i cocktail, il bar manager del Mandarin Garden Gaetano Ascone lo ha proposto con due ricette esclusive per l’occasione nello Shiso Breeze a base di cordiale di shiso e lemongrass, liquore shiso e soda oppure nel Velvet Raspberry a base di Gin Pappaluga al burro, cordiale al lampone, Bitter Fusetti, spuma alle erbe.

Più di una ricetta, la felicità di Pappaluga è anche nel significato stesso di questa parola inventata dal figlio di Macchi ovvero che ciascuno di noi è tutte quelle caratteristiche che magari non ci piacciono fino in fondo, ma che ci rendono inconfondibilmente unici.


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ll mondo dei cocktail e dei bartender raccontati da Identità Golose.

Claudia Orlandi

di

Claudia Orlandi

sceneggiatrice e scrittrice, dalla scuola di giornalismo enogastronomico del Gambero Rosso è approdata a Identità Golose

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