Firenze vive da diversi anni una crescita costante nel mondo dei cocktail bar. In vista della Florence Cocktail Week, andiamo a scoprire le nuove aperture che vanno a rinnovare ulteriormente il panorama dei bar della città, offrendo spazi innovativi e drink all’avanguardia. Tra locali minimalisti e mixology creativa, i nuovi cocktail bar promettono di stupire sia i fiorentini, nascendo in zone più residenziali, che i turisti in cerca di esperienze raffinate. Dallo stile elegante alla ricerca di storie da raccontare, questi nuovi indirizzi vogliono fare la differenza nella scena del bere bene della città. E si consolida ulteriormente la proposta di miscelazione legata agli hotel di lusso.
Raaro Sips & Bites
Il fiorentino che abita fuori dal centro dove può andare a bere un buon drink? Da questo interrogativo è nato il progetto
Raaro Sips & Bites. Aperto da poche settimane in zona Campo di Marte, un quartiere residenziale manchevole, fino ad ora, di una proposta sensata in tema di miscelazione. L'idea nasce dalla passione dei due soci fondatori,
Claudio Mariottini e Francesco Fabiani, che hanno creato un luogo originale, con il supporto di professionisti che ne potessero fare "un luogo più unico che
Raaro". Per la parte design si sono affidati a
Francesco Barthel, mentre per la consulenza food&beverage hanno pensato ad
Arturo Dori come executive chef consultant e
Julian Biondi in qualità di executive bartender consultant. Il secondo un nome noto del palcoscenico fiorentino, ora anche alle prese con il suo giovane progetto
Fermenthinks. La cocktail list ideata da
Julian Biondi è suddivisa in due categorie: i Classici e i Contemporanei. Ogni cocktail classico ha una reinterpretazione in stile Raaro, come ad esempio il
Boulevardier VS Pedro, il
Paper Plane VS Panamerica o il
Cosmopolitan VS Pop Porno. Inoltre, vengono proposte quattro varianti di
Negroni: Gentile, Raaro, Tierra, Tropicale, anche in versione tasting. Non si tratta di vere e proprie rivisitazioni, ma sono stati selezionati alcuni classici, non necessariamente molto conosciuti, che sono stati ripresi come ispirazione per creare versioni che talvolta riprendono il profilo gustativo, altre volte la gradazione alcolica o la struttura. Un altro aspetto distintivo dei cocktail è la scelta delle bottiglie che si allontanano dalle marche più popolari e sono stati preferiti brand che incarnano l'idea di rarità e ricerca, molti dei quali toscani. Un approccio simile è stato adottato da
Arturo Dori per la proposta gastronomica, che segue la stessa filosofia di selezione di prodotti rari e preziosi. Il menu include duchesse farcite (panini preparati su ricette di Dori in un panificio artigianale di Firenze,
Sforno), una selezione di salumi e formaggi particolari e una varietà di "sfizi", come tartare di Black Angus o salmone norvegese, oltre ai "toastoni", ovvero fette di pan brioche tagliato e piastrato al momento, che diventano la base di piatti unici e saporiti, come il "Foie Gras & Tartufo".
Fede Cocktail Lab all'hotel Balestri

Il bancone del Fede Cocktail Lab.
Fede Cocktail Lab è un’altra delle recenti aperture fiorentine che si distingue per freschezza e innovazione, pronto già a lanciarsi con diversi eventi durante la Florence Cocktail Week. Il suo nome è un omaggio a
Fede Wittum Balestri, una figura emblematica la cui storia si intreccia con quella dell'
Hotel Balestri, che ospita il locale.
Fede Balestri, una donna pioniera e determinata, si è fatta notare all'inizio del '900 per il suo coraggio nel divorziare per prima in città e nel conseguire la patente di guida e quella di volo. Nata nel 1888, è stata una visionaria, con una mente libera che ha sfidato le convenzioni del suo tempo. Il nome del cocktail bar, quindi, diventa un simbolo di forza e innovazione, ispirato alla sua audacia e alla sua capacità di immaginare nuove realtà. L'
Hotel Balestri è un boutique hotel a 4 stelle situato sulla riva dell’Arno, nella zona di Santa Croce, a pochi passi da Ponte Vecchio e dagli Uffizi. Recentemente rinnovato, l’edificio conserva il fascino dell’architettura storica, con interni eleganti caratterizzati da mobili in stile art déco, ampie vetrate, soffitti a volta, grandi specchi e pavimenti in marmo. È proprio in questo contesto che
WTB Hotels, il gruppo dell'imprenditore
Giulio Fratini, ha deciso di aprire il suo quinto locale,
Fede Cocktail Lab. Questo spazio, che si affianca al già noto
Santa Cocktail Club, unisce ospitalità, una posizione privilegiata e un laboratorio di miscelazione all’avanguardia.
Francesco Salerno, Resident Bar Manager, insieme a
Simone Ulivi, Food & Beverage Manager, e
Simone Covan, Corporate Bar Manager del gruppo, hanno dato vita a un cocktail bar che si distingue per l'approccio sperimentale. La filosofia del locale si ispira a un manuale alchemico, con un focus sulla trasformazione degli ingredienti attraverso i quattro elementi: fuoco, acqua, aria e terra. Ogni drink è una reinterpretazione creativa di un classico. Ad esempio, l'
Old Fashioned, sottoposto al fuoco, acquisisce un sentore affumicato, mentre il
Penicillin, grazie alla terra, sprigiona note terrose di tartufo e carota. I cocktail firmati dal locale sono innovativi e fortemente legati alla gastronomia. Un esempio è il cocktail
Caprese, che riprende la celebre insalata in versione liquida e reinterpreta il
Bloody Mary. Un altro è il
Porcini, una variante del
Martini con Chartreuse ridistillata ai funghi porcini. Questi drink non solo evocano il cibo, ma sono anche pensati per accompagnarlo in un'esperienza di pairing.
The Orientalist

Lo spettacolo di Daisy’s Entertainment, spesso disponibile mentre si sorseggia un drink da The Orientalist.
Non si fermano le novità a Firenze negli ultimi mesi e all’interno del
Members Club House Of Nine, troviamo un nuovo cocktail bar decisamente esclusivo:
The Orientalist. L’Esclusività del locale risiede anche nella sua cornice, quella del
Daisy’s Restaurant; ogni cocktail sarà infatti arricchito dalle performance musicali degli artisti di
Daisy’s Entertainment, con un palinsesto che spazia dal cubano al jazz, dallo swing italiano alla bossa nova brasiliana, dal Soul al R&B. The Orientalist ha un nome che celebra l’arredamento e il design ispirato all’oriente e che dà vita a un cocktail bar dedicato alle esperienze e le sensazioni vissute in viaggio. Guidati da
Leonardo Polvani, Primo Barman di
The Orientalist, gli ospiti verranno trasportati in luoghi vicini o lontani, reali o fantastici, attraverso i più potenti dei cinque sensi: il gusto e l’olfatto. Di origini keniane, grazie alle esperienze all’estero nei luoghi dove è nata la movida sperimentale, tra la vibrante Tenerife e la poliedrica Berlino, passando per i vivaci club del Portogallo, Leonardo Polvani versa nel bicchiere il suo amore per i viaggi e per tutto ciò che può trasportare lontano, pur rimanendo seduti al bancone. Oltre agli show principali del giovedì e venerdì, ogni settimana è ricca di eventi: si inizia il martedì con la
Jam Session
, passando per Oyster e Piano Bar mercoledì e sabato fino a concludere la settimana con l’iconico N9
Sunday Lunch con musica dal vivo ogni domenica.
Bar Artemisia all’Hotel Savoy

Il Truffle Negroni del bar Artemisia
Per celebrare il 25° anniversario dell'
Hotel Savoy, il
ristorante Irene si presenta con un design rinnovato, accompagnato dalla nuova apertura del
Bar Artemisia. Dedicato alla pittrice
Artemisia Gentileschi, è un luogo intimo e affascinante, dove luci soffuse, legno caldo e velluto si fondono per creare un'atmosfera sofisticata. Le pareti affrescate richiamano lo stile caravaggesco, arricchite da un tocco di ironia. Il maestro
Salvatore Calabrese ha creato un menu di cocktail che reinventa l'aperitivo fiorentino, combinando ingredienti inaspettati come il tartufo, il Chianti e il cuoio. A completare l’esperienza, una selezione di vini locali, distillati pregiati e snack toscani firmati chef
Fulvio Pierangelini.