Shake & shock

15-04-2025

Fermenthinks presenta Jimmy, ossia il low alcol alla Florence Cocktail Week

I tre fondatori di Fermenthinks, la prima vera distilleria nella città di Firenze, sono entrati da poche settimane nel mercato del low alcol con Jimmy The Tonic Companion, presentato nei giorni scorsi alla kermesse fiorentina

Da sinistra verso destra: Stefano Cicalese, Matte

Da sinistra verso destra: Stefano Cicalese, Matteo Di Ienno, Paola Mencarelli e Julian Biondi. Sullo sfondo i bartender del The Hoxton Hotel: Dumbrava Lucian e Jimmy Tood. Uno scatto durante la presentazione di Jimmy The Tonic Companion, nel primo giorno della Florence Cocktail Week. Photo credits: Marco Cellai

In un mercato in continua evoluzione come quello degli spirits, alcune realtà riescono a distinguersi per la loro capacità di innovare, sperimentare e rispondere alle esigenze dei consumatori. È il caso di Fermenthinks, la distilleria fiorentina che ha saputo coniugare tradizione e sperimentazione. Nella prima giornata della Florence Cocktail Week sono proprio loro che hanno, insieme ad altri, aperto la settimana dedicata alla mixology del capoluogo toscano. Sfruttando l’atmosfera piacevole di una delle nuove aperture in città, il nuovo 4 stelle in zona piazza della Libertà: The Hoxton Hotel. A presentare Jimmy The Tonic Companion erano presenti tutti e tre i fondatori di Fermenthinks: Julian Biondi, Stefano Cicalese e Matteo Di Ienno. Jimmy in realtà non è il loro primo prodotto a marchio, in passato infatti era già stata rilasciata una piccola serie di whisky chiamata Il trittico dei poeti, con le etichette Bocaccio, Alighieri e Torquato, e più recentemente una linea di vermouth e bitter, 1865, che celebra l'anno di Firenze capitale. Jimmy però è il primo che entra nel mondo del low alcol, un distillato a bassa gradazione, pensato per sostituire il gin in miscelazione. Con una gradazione alcolica di soli 21 gradi, Jimmy si distacca dal gin tradizionale, che solitamente ha per legge almeno 37,5 gradi. Le botaniche che danno vita a Jimmy sono: ginepro, cardamomo, coriandolo, pepe, camomilla, limone, iris e liquirizia. Il modo più semplice per provarlo è preparare un Jimmy Tonic, che offre un'esperienza simile a quella di una birra piccola a livello di gradazione alcolica con un contenuto di alcol molto più basso, perfetto per un consumo durante tutta la giornata, con meno calorie e un approccio più salutista.

In alto un cocktail con Jimmy, liquore di menta, basilico e canapa, e succo di limone. Più in basso un Jimgroni: Jimmy gin, bitter e vermouth

In alto un cocktail con Jimmy, liquore di menta, basilico e canapa, e succo di limone. Più in basso un Jimgroni: Jimmy gin, bitter e vermouth

Il futuro della mixology è sempre più low alcol?
La risposta secondo i ragazzi di Fermenthinks dipende molto dal contesto. In Italia i consumi di alcol sono sempre stati moderati e, sicuramente, c'è un crescente interesse per un consumo più responsabile e salutare. Non si può dire che l'Italia stia abbandonando completamente l'alcol, ma paesi come gli Stati Uniti e il Regno Unito, sempre tra i primi a lanciare i trend, hanno registrato un aumento del 400% annuale nel comparto no e low alcol negli ultimi quattro anni, e questo è un segnale chiaro di una tendenza globale in corso. In questi paesi, i consumatori sono sempre più attenti alla qualità e al contenuto alcolico delle bevande. Ad esempio, un gin tonic tradizionale ha circa undici gradi alcolici, ma ora si è portati a preferire alternative più leggere.

La nascita di Fermenthinks
Un progetto nato circa tre anni fa, ma l'idea era già in cantiere da circa due anni, durante il periodo del Covid. I tre Spirit Cowboys, così amano farsi chiamare, hanno creato una distilleria che prima di tutto è per conto terzi, con un focus particolare sulla personalizzazione e sulla produzione di lotti contenuti, per servire anche i piccoli clienti. Un gioco di parole tra “fermenti” e “thinks” (pensieri) = pensieri in fermento, è proprio quello l'obbiettivo, non porre limiti alle idee di chi vuole mettersi in gioco. Provenendo tutti dal mondo del bar, avevano in mente un concetto innovativo: permettere ai locali di sviluppare prodotti unici, su misura. Hanno aperto quella che è a tutti gli effetti la prima distilleria nel comune di Firenze. Sono gli Spirit Cowboys, perché proprio come i cowboy, sono sempre alla ricerca di nuove scoperte. Un progetto che ad oggi sta funzionando, tanto che producono il 40% fuori dalla regione, con un focus principale sul gin, ma sempre più anche su liquori, amari e vermouth. Ora la ricerca di nuove idee e progetti per evolversi, ma l’obiettivo principale è far crescere Jimmy The Tonic Companion e consolidare la posizione nel mercato.
La bottiglia del Jimmy The Tonic Companion

La bottiglia del Jimmy The Tonic Companion


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ll mondo dei cocktail e dei bartender raccontati da Identità Golose.

Norma Judith Pagiotti

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Norma Judith Pagiotti

Giornalista pubblicista a cui piace raccontare cibo e viaggi come parte fondamentale della vita. Collabora con diverse testate nel mondo enogastronomico e culturale e lavora nella comunicazione digitale di aziende del settore. Laureata in Lettere moderne e immersa nei racconti e nei libri da sempre. Un'apprendista sommelier italo-messicana con la voglia di imparare sempre qualcosa di nuovo

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