Rene Redzepi
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Marcello Trentini, chef del Magorabin di Torino, si lancia nel mercato dei cocktail ready to drink, ma d'autore, con la sua nuova linea DelMago Drinks
In tempi di cucina chiuse, per gli chef di zone rosse e arancio l'unica è buttarsi sulla ricerca. O sulla finalizzazione di progetti "diversi" già avviati; ed è proprio quest'ultimo il caso di Marcello Trentini, stellato al suo Magorabin di Torino. Ha lanciato proprio in questi giorni una sua nuova proposta di cocktail ready to drink, Del Mago Drinks la chiama ed è uscita sul mercato con due linee: gli Spiriti Assoluti - un vermouth rosso e un gin - e quattro cocktails veri e propri, ossia Negroni, Mi-To, Vesper e Boulevardier.
Il concetto di fondo è: sono cocktail d'autore. Sia gli spiriti che i miscelati non sono infatti standardizzati, "consueti"; ma derivano dalla ricerca, dalla mente creativa e dall'assaggio effettuato da Trentini con la collaborazione di un maestro del bancone come Fulvio Piccinino, il numero uno nel mondo del vermouth in Italia, e non solo. «La vera differenza tra i drink che ho pensato e gli altri in commercio, è questa: ho trattato i liquori come ricette di cucina. Ho messo il mio palato, ho fornito indicazioni, poi Fulvio ha "giocato al piccolo chimico", insieme abbiamo fatto prove e testing per sette mesi, dall'aprile scorso. Fino ad arrivare al risultato che volevamo».
I due Spiriti assoluti e i quattro cocktail già oggi disponibili. Le etichette sono disegnate dal creativo torinese Gianluca Cannizzo
Il Chicken Rossini di Trentini
Su queste fondamenta si sono preparati i relativi coktail. «Parto dunque da un vermouth rosso con una nota spiccata di chiodi di garofano; da un gin con una caratteristica marcata di levistico; dal bitter che vanta l'aroma di foglia di carciofo, di liquirizia e di olio essenziale di arancia... Poi abbiamo aggiunto le ulteriori botaniche nel cocktail vero e proprio». Quindi il Negroni DelMago, oltre al levistico, al ginepro estratto al vapore, all'artemisia, al chiodo di garofano e alla mandorla - componenti di base dei tre liquori utilizzati - prevede anche nuances di timo serpillo, «perché volevamo conferire note aromatiche attinenti al territorio piemontese», tutto infatti è made in Torino o dintorni, «è pensato e miscelato qui e i prodotti sono 100% piemontesi, comprese le botaniche naturali». Questa è l'altra grande differenza di un drink da chef: «Nessuno può dire che non sia un Negroni, per esempio. Ma certamente è un Negroni con personalità molto spiccata».
Mi-To
Boulevardier
Negroni
Vesper
Una bella idea, un progetto ambizioso. Il cui segreto Trentini sintetizza efficacemente: «Questi cocktail sono proprio buoni, c'è poco da dire»
classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it Instagram: carlopassera
«If we were born on the other side of the world, would we be the same?» è il motto della nuova, misteriosa proposta del 1930 Cocktail Bar
ll mondo dei cocktail e dei bartender raccontati da Identità Golose.