Kseniia Amber

Brambilla-Serrani

Brambilla-Serrani

Classe 1988, cuoca ucraina di origini ebraiche, Kseniia Amber ha cominciato a studiare la materia al Culinary Institute of America, nel 2008. Ha vissuto a Williamsburg, New York, e dopo qualche tempo è tornata in Ucraina per insegnare il mestiere ai giovani. Poi ho aperto Frebule a Odessa, un ristorante di fine dining, un fatto inconsueto per una città di locali che fanno principalmente hamburger, sushi e pizza. Chiuso quel capitolo, ha cominciato a lavorare da Slow Piggy, un enorme ristorante di barbecue che collaborava con cuochi albanesi, marocchini. "Il piatto più richiesto era il churro", ricorda lei, "la gente ne andava matta".

Il 24 febbraio 2022 la Russia invade l'Ucraina. "Stavo facendo lezione di cucina ai ragazzi. Prima bomba, seconda bomba. Suonavano le sirene e andavamo a nasconderci nei rifugi antiaerei sotto al nostro appartamento. Poi tornavo su, sentivo le sirene e pensavo che dovevo continuare a cucinare. Ai primi di marzo ho deciso di lasciare il paese mentre mio marito, avvocato, è rimasto a combattere". Si trasferisce a Santa Cruz, Tenerife, dove comincia a organizzare cene di beneficenza per il suo paese. I proventi sono destinati al programma #ChefsForUkraine di World Central Kitchen, l’organizzazione del cuoco e attivista spagnolo José Andrés, che ha preparato milioni di pasti per i combattenti, gli anziani che vivono soli e le famiglie di rifugiati presenti non solo in Ucraina, ma anche in Polonia, Romania, Moldova e Ungheria.

"Posso cucinare qualsiasi cosa, in ogni momento, con qualsiasi prodotto. Posso salire su un aereo e preparare cene per chiunque me lo chieda. La mia specialità è il Borscht, ma non quello classico. Faccio il Borscht bianco, che mia mamma mi cucinava da piccola. Si prepara con un fumetto di pesce, verdure, funghi disidratati e cavolo bianco. Lo servo con panna acida, aglio, cipolla, lardo, cipollotto, e magari lo abbino a uno shot ghiacciato di vodka".

A marzo 2022 chiude la ventesima edizione del congresso di Madrid Fusion. Un mese dopo, il debutto a Identità Milano. "Lo faccio per la mia gente".

Ha partecipato a

Identità Milano


a cura di

Gabriele Zanatta

classe 1973, laurea in Filosofia, coordina la Guida ai Ristoranti di Identità Golose e tiene lezioni di storia della gastronomia presso istituti e università. 
instagram @gabrielezanatt