Aria Restaurant è il nuovo progetto firmato dal Gruppo J.Co, lo stesso del J Contemporary Restaurant di Portici, Napoli e Sorrento (format che punta su mixology e cucina giapponese in chiave rinnovata). Nel 2021 parte la scommessa di fare alta cucina nel cuore di Napoli. A meno di un anno dalla sua apertura, Aria ha già ricevuto la stella Michelin. Così siamo andati a toccare con mano. Un concetto gastronomico del tutto inedito, chef Paolo Barrale sforna irriverenza e s’improvvisa funambolo tra sacro e profano. La sua cucina diverte, incuriosisce. Emoziona e sa essere concreta. Due sale, illuminate con sapienza dove serve guardare, quindi nei piatti, oltre a un terzo ambiente privato con tavolo conviviale.
Siamo in via Loggia Dei Pisani, si sente battere il cuore di Napoli, eppure
Aria Restaurant mette tutto in stand by. Colore, rumore e tarantella. Quasi 450 metri quadri studiati per favorire intimità. L’atmosfera è quella di una dimora privata, un antico salotto della borghesia napoletana. Via gli stereotipi, solo essenza, a favore di una Napoli nuova, contemporanea. In cucina, l’utilizzo delle materie prime del territorio e una mano originalissima:
Barrale, appunto, con il sous chef
Mario Stellato, fa rivivere i classici, integrando tecniche e ingredienti esterofili. Le preparazioni sono quelle della tradizione partenopea, ma il taglio è fresco, sfaccettato come l’aria in città. Un’aria portatrice da sempre di venti diversi: dal mare, dal vulcano. E poi tutti i respiri di chi continua a sbarcarvi, la porta è sempre aperta.
Aria Restaurant ha tutti i connotati di una vera fucina, di una Napoli che culturalmente pretende rinascita, sapori compresi. E quindi veniamo alla nostra materia, con una carrellata di piatti densi di gioco e filologia. Ecco a voi chef Paolo Barrale.
IL MENU
Indugiamo con un aperitivo, giusto per scaldare i motori. Pane e grissini sono fatti in casa, a tavola con loro ci sono olio, burro, c’è la focaccia impastata con le patate e servita con lardo di suino di razza casertana. E c’è un calice di
Agnes Paquet Ali Boit Boit et les 40 Buveurs. Dichiariamolo subito: in sala, si aggira una certa
Serena De Vita, general manager e sommelier del locale. Con il collega
Mattia Orlando, se glielo consentite, saprà giocare con etichette e abbinamenti non necessariamente accademici. Da
Aria, dissacrare è un dovere funzionale al piacere. Cantina di alto livello con degni custodi in dialogo costante con cucina e bancone bar. Ma questa è un’altra storia, ci arriviamo a breve.
Beviamo
Mezzopieno 2020 Francesco Massetti, per accompagnare
Svmma: piatto omaggio alla grande tradizione di Somma Vesuviana in fatto di baccalà. E quindi, come da copione: baccalà, pomodoro, olive, capperi, acciughe e cipollotto.
Proseguiamo con un calice di
Tognano Fiano di Avellino Rocca Del Principe e un piatto simbolo dello chef
Paolo Barrale.
Bufala Bufala Bufala, ovvero agnolotti con ricotta, latticello e olio extravergine di oliva monocultivar Ravece.
Se non siete già seduti, fatelo adesso. Stavamo quasi per rilassarci quando arriva l’ennesimo colpo da maestro. French 75, un drink a base di Brandy Torres 15, limone, zucchero e bollicine, per accompagnare Paccheri, friarielli e salsiccia di seppia. L’abbinamento ci disorienta, subito dopo ci accorgiamo che rasenta la perfezione. Chiediamo il nome del mixologist e scopriamo che si tratta di Mirko Maurello, perfetto in una squadra che ammette solo top player.

Paccheri, friarielli e salsiccia di seppia

A carne a sott' e i maccarun a copp
Il menu incalza ed il calice si riempie di
Bourgogne Cote d'Or 2019 Domaine Chicot (anche
Serena De Vita si diletta in funambolismo), per accompagnare un altro piatto cult:
A carne a sott' e i maccarun a copp, da tradurre con vitello in ragù napoletano, spaghetti di rapa, purè di patate all'olio extravergine di oliva.
Siamo alle corde, ma arriva a sigillare il risultato il limoncello, quello prodotto dal settore mixology di
Aria Restaurant. Lo sorseggiamo con il dessert
Pera e Ricotta, una sorta di ragù di pere, gel di liquore alle pere, spuma di ricotta e dacquoise alle nocciole.
Il saluto finale è quello della “piccola pasticceria”. La più grande che potreste immaginare, come dimensioni, opulenza, qui l’atmosfera è decisamente borbonica.
Aria Restaurant sembra predestinata alle sfide. Ora sta aprendo anche
The Lodge, il member club interno al ristorante, dedicato alla degustazione di cocktail esclusivi, snack, aperitivi inediti. Non si direbbe, eppure siamo solo agli inizi.
Aria Restaurant
via Loggia dei Pisani 2 - Napoli
tel. +39 081 8430195
ariarestaurant.it
aperto da martedì a sabato, solo a cena
menu degustazione a 90 e 120 euro