03-12-2024
Roberta Esposito con lo chef Jacopo Manganello, ossia il duo alla guida della proposta gastronomica di Marita a Roma
Finalmente anche Roma ha la sua gran pizzaiola donna, si chiama Roberta Esposito e con il nuovo progetto Marita porta nella capitale la sua pizza e l’esperienza de La Contrada di Aversa, il ristorante di famiglia dove tutto ha avuto inizio (presente anche nella nostra Guida alle Pizzerie d'autore).
Campana doc, la Esposito ha le idee molto chiare e punta a conquistare i pizzalovers romani senza troppi giri di parole: a giudicare dai nostri assaggi, la missione non appare poi così complicata. Qui da Marita c’è la sua pizza, molto personale e riconoscibile, sia per l’impasto sia per quel leggero effetto crunch che piace tanto ai romani. Ma pure per i topping lineari, ricchi e sempre golosi. La mano di Roberta emerge bene, l’impasto è raffinato e il territorio è sempre presente. Lo stile è quello de La Contrada, che la Esposito non vuole abbandonare: nessuna rivisitazione, nessuna proposta diversa, tutto rimane in linea con la tradizione di casa, che esce fuori e porta così a Roma una pizza che non c’era.
Roberta Esposito pizzaiola e imprenditrice
Roberta Esposito al lavoro
In questa crescita professionale non hanno contato solo i continui miglioramenti di metodologie e tecniche, ma anche la sempre più grande consapevolezza come imprenditrice. Marita significa per Roberta la sfida di uscire fuori dal suo territorio - anche con il rischio di non essere compresa - e da un locale che per lei è stato (ed è) casa in tutti i sensi. Ma, allo stesso tempo, dimostra il coraggio di voler intreprendere un percorso individuale, che potrebbe anche essere replicabile in futuro. Come lei stessa ci conferma: «Se non è stato facile accettare che le donne possono fare le pizzaiole, figuriamoci a fare impresa nel mondo della pizza! Questa è la mia personale sfida: se grandi nomi della pizza da Napoli o Caserta aprono in tutta Italia e nel mondo, anche io ci voglio provare. E lo voglio fare come pizzaiola, come imprenditrice e come donna».
Roberta Esposito
Marita e la pizza di Roberta Esposito
Marita
Roberta Esposito porta con sé nella pizza della tradizione gli elementi che oramai le appartengono e la rappresentano, come le eccellenze delle materie prime, la lavorazione e la scelta di alcuni topping che rimandano alla cucina partenopea (e non solo, visto l’omaggio all’amatriciana...). La sua si potrebbe definire una pizza canonica per alcuni versi, per altri si discosta completamente da quanto fanno altri colleghi sul territorio o da come si è fatto in precedenza. Per questo motivo la pizza di Roberta Esposito è personale e riconoscibile: «Non riesco e non voglio inquadrarla negli stereotipi di romana o napoletana».
Si parte da un impasto (panetto è da 260 g) interamente realizzato con una farina di tipo 1, che conferisce profumo e fragranza al morso e al cornicione stesso, oltre alla croccantezza, ricercata e voluta. Un crunch che ai romani piace e che diventa una cosa sola con l’impasto scioglievole, in un gioco di rimando di croccante-morbido al palato, per una pizza leggera con un bordo consistente. Il cornicione risulta ben alveolato, alto ma non troppo, mentre il disco è condito in maniera perfetta, con topping sempre generosi ed equilibrati nei sapori.
Crocchè
Le pizze a menu non sono tantissime, si dividono tra classiche e signature. Tra le prime non manca la Margherita, la Diavola o la Provola e pepe, la nostra scelta è però caduta sulla Marinara Evolutiva realizzata con pomodoro San Marzano schiacciato a mano, datterino, origano fresco, aglio rifermentato, foglia di cappero, terra di olive nere e caviale di acciughe – una classica marinara impreziosita dal tocco personale di Roberta, che gli conferisce un gusto rotondo e confortevole.
Marinara Evolutiva
Proseguiamo poi con la Carciofina con mozzarella Dop, carciofi alla griglia, pancetta stufata Grifoni, terra di olive nere, provolone stagionato in grotta di Gioiella, pomodoro secco: una vera concentrazione di gusto, dove tutto trova il suo posto e una fetta tira l’altra. E chiudiamo con la Corbarì, pizza in doppia cottura (fritta prima e al forno poi) con mozzarella Dop, pomodoro di Corbara, ricotta, alici di Cetara, sfere di passion fruit, fiore di cappero, pepe al limone, per un viaggio verso Sud tra acidità, grassezze e sapidità. Da provare.
Corbarì
Arriviamo ai dolci e qui il divertimento è assicurato con il Tira babà, un tiramisù che pone il babà al posto dei savoiardi. E se i puristi stanno già brontolando, per loro c’è anche la Polacca, dolce tipico di Aversa che non delude mai e che si ha finalmente occasione di conoscere meglio.
Curata la carta dei vini, anche questi di territorio, con delle etichette anche poco conosciute che danno l'opportunità di conoscere meglio la Campania enologica; non manca la drink list, studiata ad hoc per accompagnare l’intera proposta gastronomica.
Scarole saltate con uvetta, pinoli, olive caiazzane, provola affumicata dei Monti Lattari
Il locale Totalmente ristrutturato nel segno della sostenibilità, il locale è stato riprogettato ma senza stravolgimenti, recuperandone i materiali originali e adattandoli alla nuova avventura. Risultato: più di 250 metri quadrati con 90 posti a sedere all’interno e 30 nel dehors per accogliere gli ospiti nella bella stagione. Il risultato è un ambiente luminoso, che ha il sapore della felicità.
Marita Via Flaminia 515, Roma tel. +39 376 2703526 maritapizza.it aperti da lunedì a venerdì solo a cena, sabato e domenica anche a pranzo qui il menu
Tutte le notizie sul piatto italiano più copiato e mangiato nel pianeta
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Calabrese di origine e romana di adozione. Laurea in Scienze della Comunicazione. Dopo alcuni anni passati nell’editoria, si avvicina al mondo dell’enogastronomia, muovendo i primi passi tra redazionali, ricette da editare, social network e fiere di settore. Giornalista pubblicista, collabora con La Madia e Pizza e Pasta Italiana, è autrice del podcast Misticanza per Radio Food, di cui dirige il magazine. La sua passione è raccontare le storie di aziende e produttori. Amante del buon cibo, della pizza abbinata con il vino e dei libri. Fanatica di sport
Identità di pizza 2025, in collaborazione con Latteria Sorrentina, si terrà sabato 22 febbraio all'Allianz MiCo, in Sala Emerald 2, dalle 11.15 alle 17.30. I relatori: Simone Padoan, Luca Pezzetta, Pier Daniele Seu, Pierpaolo Ferracuti, Richard Abou Zaki ed Emanuele Mennella, Diego Vitagliano, Carla Ferrari e Franco Pepe
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Una pizza al Nero Caffè, pizza al taglio a Senigallia
I protagonisti della galassia pizza, dai grandi maestri alle nuove giovanissime leve, le migliori insegne d’Italia e nel mondo, le novità della nostra Guida alle Pizzerie e cocktail bar d’autore, focus tecnici e approfondimenti, ma anche la forza dell’identità affidata al timbro unico di un impasto: Mondo Pizza è questo e molto altro ancora