Mondo pizza

04-11-2025

«Una Mano de Dios al tavolo 10»: nella pizzeria che celebra il mito Maradona

Vicino al celebre murales, quattro ragazzi centrano un sogno col loro Santa Maradona: «Siamo nati qui, mancava un locale che raccontasse l'anima popolare dei Quartieri Spagnoli e di Napoli». In carta dieci pizze ripercorrono la vita di Dieguito

Da sinistra, Maria Smorra, Marco Testa, Marzia Smo

Da sinistra, Maria Smorra, Marco Testa, Marzia Smorra e Andrea Viviani, i quattro ragazzi che il 25 novembre 2022, anniversario della morte di Diego, hanno inaugurato la pizzeria Santa Maradona ai Quartieri Spagnoli di Napoli (Via Concordia 7)

Bisogna viverci “dentro” per capire l'unicità di Napoli. I Quartieri Spagnoli sono la sua pancia popolare: 180 mila abitanti, tanta disoccupazione, poche infrastrutture ma la metropolitana aperta su Via Toledo e l'immagine imperante di Maradona hanno segnato una chiave di svolta tra ieri e oggi, il passato e il presente. Già, qui i miracoli li ha fatti più la Mano de Dios che San Gennaro: il murales dedicato a Maradona realizzato nel 1990 dal napoletano Mario Filardi per celebrare il secondo scudetto è il secondo luogo più visitato d'Italia dopo il Colosseo e prima degli scavi di Pompei. 

La pizza Villa Fiorito con fior di latte, rucola, scaglie di parmigiano, pomodorini e prosciutto cotto all'uscita: è dedicata al luogo di nascita di Maradona

La pizza Villa Fiorito con fior di latte, rucola, scaglie di parmigiano, pomodorini e prosciutto cotto all'uscita: è dedicata al luogo di nascita di Maradona

E pensare che prima di quel murales l'area era occupata da un parcheggio abusivo e montagne di rifiuti: oggi è meta di un pellegrinaggio instancabile e quotidiano da tutto il mondo e ha riqualificato e rivitalizzato commercialmente la zona. «I Quartieri Spagnoli sono stati terreno facile per la criminalità ma poiché il turismo porta soldi – mi spiega Andrea Viviani - Si è capito in fretta che non valeva la pena delinquere. Ogni abitante ha piantato il suo seme e si è inventato qualcosa da fare». Lo ha fatto anche Andrea, 28 anni, che ha avuto l'idea di aprire Santa Maradona, una pizzeria popolare proprio nel suo quartiere: «Al sabato quando ci infilavamo in un locale lo facevamo più per abitudine che per scelta. Una marea di pizzerie, nessuna che raccontasse Napoli nella maniera più autentica e genuina».

L'accattivante logo della pizzeria Santa Maradona: ha aperto nei locali di un ex farmacia chiusa dal 1982. Un grande lavoro di riprogettazione e ristrutturazione ideato dallo stesso Andrea Viviani

L'accattivante logo della pizzeria Santa Maradona: ha aperto nei locali di un ex farmacia chiusa dal 1982. Un grande lavoro di riprogettazione e ristrutturazione ideato dallo stesso Andrea Viviani

Così da una constatazione parte il grande sogno, guidato da lui che ha voluto accanto Maria Smorra, sua fidanzata da 11 anni, la sorella di lei Marzia fidanzata con il pizzaiolo Marco Testa che con i suoi 32 anni è il più “anziano” del gruppo. «Siamo tutti nati e cresciuti nei Quartieri Spagnoli – racconta Andrea - e il 25 novembre 2022, giorno scelto e voluto perchè anniversario della morte di Diego, abbiamo aperto la pizzeria Santa Maradona a poche decine di metri dal mitico murales e con la sorpresa di avere come primi clienti proprio un gruppo di tifosi del Boca Juniors. La nostra è stata una sfida nata da un orgoglio e un'esigenza, volevamo riempire un vuoto: la gente del quartiere non aveva una buona pizzeria, capace di raccontare la tradizione napoletana in maniera concreta e riconoscibile». 

Mano de Dios è la pizza più richiesta: pomodorini gialli, provola, pepe e pancetta all'uscita

Mano de Dios è la pizza più richiesta: pomodorini gialli, provola, pepe e pancetta all'uscita

Andrea, laureato in Scienze politiche, tanta esperienza all'estero, da bambino sognava di diventare calciatore e da adulto inseguiva una carriera da ambasciatore: «Ma poi capisci – mi confida - che quello che realmente vuoi non è allargare la catena della migrazione forzata all'estero, ma restare a Napoli, il posto più bello del mondo e l'unico in cui vuoi restare. L'essenza di questa città non è cambiata nel tempo, l'anima dei Quartieri Spagnoli è rimasta integra, a differenza di Campo dei Fiori o Trastevere. Sin dalle scuole medie i miei insegnanti mi dicevano che ero nato per fare impresa, riuscirci dove vivo è stato il massimo».

Andrea Viviani ha 28 anni e una laurea in scienze politiche: voleva diventare ambasciatore ma la certezza di vivere nella città più bella del mondo gli ha fatto accendere la scintilla di aprire una pizzeria autentica e genuina dove è nato e cresciuto 

Andrea Viviani ha 28 anni e una laurea in scienze politiche: voleva diventare ambasciatore ma la certezza di vivere nella città più bella del mondo gli ha fatto accendere la scintilla di aprire una pizzeria autentica e genuina dove è nato e cresciuto 

L'idea di portare finalmente una pizza come si deve nel suo quartiere diventa un obiettivo, il gol per vincere lo scudetto della vita. Luciano, papà di Maria e Marzia, lo aiuta a trovare il locale giusto: un ex farmacia chiusa dal 1982 a pochi passi dal murales. «Impossibile rinunciare – ammette Andrea - Avrei detto no solo se Marco non fosse stato al mio fianco. Lui è un pizzaiolo e un rosticcere alla vecchia maniera, non di quelli che nascono imparati ma di quelli che a 15 anni stava già dietro un banco a fare gavetta, quella vera, quella di un tempo. Abbiamo il forno e il banco a vista, chiunque può vederlo all'opera non solo con le pizze: anche arancini, crocchè di patate, fiori di zucca ripieni e frittatine di pasta sono preparati al momento. Bisogna essere davvero bravi per sfornare 400-500 pizze al giorno, senza sbagliare un secondo nella cottura per non mandare all'aria il lavoro».

Santa Maradona è un locale con 40 coperti, studiato e progettato dallo stesso Andrea con lampade al neon, pareti colorate, motivi a scacchi, tavoli e sedie in legno fatte a mano da un 90enne rintracciato nella campagna napoletana. Viviani non ha voluto trasformare la pizzeria in un altarino di Maradona (non c'è una sola foto del pibe de oro) ma il suo spirito aleggia ovunque. «È sbagliato – spiega - considerarlo solo ed esclusivamente il calciatore migliore di tutti i tempi: lui è molto di più. Maradona è il popolo, è ognuno di noi, è me, è te. È un simbolo di riscatto, nonostante i suoi errori resta un leader e una figura mitologica».

Santa Maradona è davvero la pizzeria del rione: a pranzo ci sono anche i turisti, ma alla sera per la maggior parte è vissuta dagli abitanti dei Quartieri Spagnoli che la scelgono per l'impasto tradizionale leggero e digeribilissimo, «un cornicione che non è un canotto», ingredienti che non accettano compromessi.

Marco Testa al lavoro: sta per nascere la Live is life con provola, zucchine, scaglie di provolone del Monaco e creama di zucchine

Marco Testa al lavoro: sta per nascere la Live is life con provola, zucchine, scaglie di provolone del Monaco e creama di zucchine

In menu oltre alle pizze classiche (dalla Margherita alla Salsiccia e friarelli, dalla Capricciosa alla Diavola....), ci sono quelle dedicate alle tappe principali della vita e della carriera dell'asso argentino: leggi la carta e ricostruisci la sua esistenza in 10 tappe, rimaste sempre uguali dall'apertura del locale. C'è la pizza Villa Fiorito, ovvero la città in cui è nato Diego, con fiordilatte, rucola, scaglie di parmigiano, pomodorini e prosciutto cotto all'uscita. Dona Tota, la sua amatissima mamma, con pesto di basilico, provola, pomodori secchi e scaglie di parmigiano e poi ancora La Bombonera, il mitico stadio del Boca Juniors, con pomodorini, provola, salsiccia e scarola, la 5 luglio 1984 che rappresenta la storica data in cui fu presentato ai 70 mila tifosi radunati al San Paolo di Napoli con pomodorini, fiordilatte, acciughe e olive nere. E come dimenticare la Mano de Dios, la storica rete segnata con la mano agli inglesi nei quarti dei Mondiali 1986 poi vinti dall'Argentina: ha pomodorini gialli, provola, pepe e pancetta all'uscita ed è la più richiesta. Tra le altre c'è anche la Santa Maradona che di giorno in giorno si affida all'estro del pizzaiolo.

L'esterno della pizzeria Santa Maradona che in totale ha 40 coperti: per chi va a vedere il murales di Maradona è impossibile non passarci davanti

L'esterno della pizzeria Santa Maradona che in totale ha 40 coperti: per chi va a vedere il murales di Maradona è impossibile non passarci davanti

Andrea è chiaro: «Aggiungere pizze a quelle che già abbiamo? Lo farò solo e soltanto quando riuscirò a portare valore in più. E poi il 10 è il numero di Maradona, tutto ha un senso». Questa pizzeria funziona bene, la pizza merita di tornarci (lo farò), il servizio è attento e sorridente. «Non imparare quello che non vuoi fare mi sono sempre detto» afferma Andrea che con orgoglio sottolinea: «Non m'interessano i soldi, se così fosse già alla conquista del terzo scudetto avrei potuto aprire un altro locale. Mi era stata offerta anche la piazza di Milano, ma la verità è che vogliamo crescere come brand e poi magari riuscire a portare la Santa Maradona in altre città dove Diego ha giocato: Buenos Aires, Siviglia, Barcellona... Per ora pensiamo ad affermarci bene dove siamo».

Nella carta delle classiche leader incontrastata resta la Margherita: alla Santa Maradona il cornicione non lo troverete mai in stile canotto....

Nella carta delle classiche leader incontrastata resta la Margherita: alla Santa Maradona il cornicione non lo troverete mai in stile canotto....

Santa Maradona è riuscita a fidelizzare il quartiere, ma anche il personale. «Non lavorano per me ma con me – sottolinea Andrea - . La sostenibilità umana nel nostro locale è un concetto importante, anche perché chi lavora sereno lavora meglio». E i giovani sono anche la parte “dolce” della Santa Maradona: «Da un anno in carta abbiamo introdotto una caprese da urlo – rivela Viviani -, la Annuccia: nata nel 2021 da Antonio e Vincenzo, due ragazzi napoletani che ancora studenti hanno trasformato la loro passione in impresa». L'ho assaggiata nella versione limone (c'è anche al cioccolato): sarebbe piaciuta anche a Diego.

Da un anno la Santa Maradona ha messo in carta anche la caprese Annuccia ideata nel 2021 dai napoletani  Antonio e Vincenzo quando erano ancora studenti universitari 

Da un anno la Santa Maradona ha messo in carta anche la caprese Annuccia ideata nel 2021 dai napoletani  AntonioVincenzo quando erano ancora studenti universitari 


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Paola Pellai

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Paola Pellai

giornalista professionista, nata in un'annata di vino buono. Ha spaziato in ogni settore, dallo sport alla politica perché far volare in alto la curiosità è il sistema migliore per non annoiare e non annoiarsi. Non ha nessuna allergia né preconcetto alimentare, quindi fatele assaggiare di tutto. E se volete renderla felice, leggete il suo libro di fotostorie, Il tempo di uno sguardo

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