30-06-2021
L'insegna sopra la porta del DaGorini, a Bagno di Romagna
Ormai, alla mia età, le persone le conosco. Con il mestiere che faccio, la comunicazione, ho imparato a capirle in fretta. E conosco i cuochi. Bene. Molto bene, credo.
E al di là delle loro virtù di mescolatori della pasta, di alchimisti del pane, di trasformatori di materie prime, mi interessa il loro modo di vedere, di parlare, di capire e interpretare territori, tradizioni e ingredienti. Mi interessano i cuochi forse quanto e più di ciò che fanno, perché ho imparato che solo capendo il cuoco puoi capire la sua espressione, il suo gusto. E il suo talento.
Ci sono cuochi chiusi, ermetici, quasi inaccessibili. Altri invece accoglienti, gioviali, espansivi. Ma fateci caso: come il cane che passa per strada, se lo guardate, assomiglierà sempre al suo padrone, così i cuochi si specchieranno nel loro piatto, nell’abbondanza o nella sintesi, nella golosità o nella raffinatezza, nel dolce, nell’amaro, trasferendo in ciò che presentano il sapore della loro vita.
«È uno strano senso di familiarità quello che si sente uscendo dal ristorante di Gianluca Gorini - scrivevo in un mio pezzo tre anni fa - È come se quello fosse in fondo sempre stato il “tuo” posto e lui il “tuo” amico cuoco». Ebbene: confermo.
Gianluca Gorini a Identità Golose (foto Brambilla-Serrani)
Confermo che venire a San Pietro in Bagno, in collina di Romagna, subito dietro il mare, è sentirsi a casa. E chi ben comincia…
Ma se poi alla sensazione di benessere e di amicizia aggiungi una non comune sensibilità per la materia prima, un rispetto maniacale per il dettaglio, un’esaltazione della territorialità, beh, allora hai fatto bingo. Gianluca ci riesce, coniugando anche un’attenzione all’innovazione degna di grande considerazione. Mai eccessivo, mai manierista, il piatto di Gianluca riesce a stupirti ogni volta, ed è veramente difficile restare indifferenti alle provocazione del Gorini.
Dopo i soliti (ma assolutamente non soliti) stuzzichini di benvenuto, iniziamo allora la nostra avventura gastronomica:
Gamberi rosa marinati, cocomero, bitter e dragoncello
Pomodoro ripieno alla brace, acqua di pomodoro e pesto di erbe tostate
Segue un’altra golosa delizia, il Pomodoro ripieno alla brace, acqua di pomodoro e pesto di erbe tostate. Memorie antiche, agresti, di nonne e zie, insieme a una completezza di gusto che fanno salire la saliva e scendere la lacrima. E poi: Lumache gratinate al verde, pesto di cipresso, cicoria e acetosa. Amaro, ancora meraviglioso amaro, ma sempre tenuto sotto controllo dal bilanciamento dei sapori.
Lumache gratinate al verde, pesto di cipresso, cicoria e acetosa
Risotto al finocchio, estratto di camomilla e pasta di limone
Cappelletti ripieni di cacciagione, vermut bianco, pesca e fiori di sambuco
Agnello cotto sui carboni, misto d’orzo, aglio dolce, timo e contorni all’italiana
Piccione scottato alla brace, estratto di alloro e cipolla al cartoccio
Granita di frutti rossi, fragole macerate, yogurt di bufala e liquirizia
Giusto. Tutto giusto. Dieci e lode, Gianluca.
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
di
Triestino, partito dall'agenzia di pubblicità Armando Testa, ha ricoperto ruoli di vertice nei settori della comunicazione di aziende come Michelin, Honda, Telecom Italia. Oggi è consulente di comunicazione e marketing aziendale e politico, per clienti quali Autogrill, Thevision.com. Tiene lezioni all'Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e a quella di Genova. È docente presso Niko Romito Formazione, Intrecci Scuola di Sala e In-Cibum. Presidente dell'Associazione "Le cose cambiano", che lotta contro il bullismo omofobico
Maurizio Camilletti, artigiano tegliaio a Montetiffi (Forlì-Cesena)
Lo chef Michele Lazzarini di Contrada Bricconi, Oltressenda Alta (Bergamo)
Michele Lazzarini, da poco al timone di Contrada Bricconi, Oltressenda Alta (Bergamo), qui nella lezione di "Identità di Pasta" 2023, costruita in collaborazione con Felicetti. Accanto a Lazzarini, il suo ex pigmalione Norbert Niederkofler (foto Brambilla/Serrani)
Dall’Italia è una narrazione in continua evoluzione di tutto il buono che racchiude in lungo e in largo il nostro Belpaese. Una rubrica che ci porta alla scoperta delle migliori trattorie, i ristoranti più esclusivi, osterie, tra le vette più alte o in riva al mare. Delizie che non possono sfuggire alle rotte dei più entusiasti viaggiatori.