C’è un momento preciso, quasi sacro, che segna l’inizio di un pasto: quando l’acqua inizia a bollire. In quell’attimo si compie il rito dell’attesa che diventa piacere. Da qui prende nome L’Acqua Bulle, espressione dialettale nemese che rievoca la convivialità delle cucine di casa e che oggi dà identità a un ristorante che racconta il territorio dei Castelli Romani con voce limpida e moderna.
Dopo aver conquistato le sponde del lago di Nemi, L’Acqua Bulle ha riaperto le sue porte a Grottaferrata, in una villetta che profuma di accoglienza e autenticità. Il trasferimento, tutt’altro che una battuta d’arresto, ha rafforzato la direzione intrapresa dal giovane patron Lorenzo Giuliani, classe 1995, ristoratore nato a Velletri, e da Claudia Maria Negru, imprenditrice nel settore alimentare estero.
Fondato nel 2021 a Nemi, L’Acqua Bulle è nato da un’idea chiara e ben piantata: restituire centralità alla materia prima locale attraverso una cucina schietta ma tecnicamente solida. Dopo un periodo formativo nella ristorazione londinese, Lorenzo è tornato a casa per gestire l’enoteca storica di famiglia, trasformando quella base solida in un progetto gastronomico ambizioso. A causa di problematiche strutturali nella sede originaria, la scelta di trasferirsi a Grottaferrata è stata naturale, quasi fisiologica: restare nel cuore dei Castelli Romani, in una zona viva, con un’identità gastronomica in fermento.
In cucina c’è Francesco Caputo, chef coetaneo di Lorenzo e originario di Genzano. La sua mano è precisa, il pensiero netto: stagione, territorio, misura. Caputo ha maturato esperienze all’estero che oggi traduce in tecnica raffinata al servizio di ingredienti locali.

Tagliolino burro e tartufo bianchetto

Carpaccio di manzo affumicato, con funghi cardoncelli e ravanelli

La preparazione dell'anatra
Il risultato è una cucina elegante e profonda, che gioca con contrasti ben orchestrati. Come nel caso delle
Linguine con scampi, mandarino e bottarga, piatto simbolo di un equilibrio costruito per sottrazione, dove il mare incontra il frutto e la sapidità si stempera in dolcezza. Ma l’essenza de
L’Acqua Bulle si coglie tutta nel
Carpaccio di manzo affumicato, con funghi cardoncelli e ravanelli: un antipasto che racconta in modo diretto la capacità dello chef di far dialogare terra e fumo, freschezza vegetale e profondità carnivora. Ogni elemento è calibrato, nessun decoro superfluo: è il gusto il vero protagonista.
E poi c’è il Tagliolino burro e tartufo bianchetto, paradigma di comfort food d'autore. Burro che avvolge, tartufo che punge, pasta che tiene il morso: un’ode alla semplicità fatta bene, senza compromessi.
Le carni occupano un posto centrale nel menu, lavorate con tecniche precise che ne esaltano struttura e intensità. L’Agnello in crosta è già un classico della casa, così come i vegetali locali, trattati con rispetto e misura. Non mancano piatti che intrecciano il vegetale al mare, come la Zuppa di legumi con capasanta e timo o le linguine sopra citate, espressione della ricerca costante di equilibri e contrasti armonici.
Il menu, disponibile sia in versione degustazione sia alla carta con meno di venti referenze, tutte tra gli 8 e i 27 euro, cambia ogni tre mesi per rispettare il ciclo naturale delle stagioni e raccontare il territorio in continua evoluzione.

Uno dei dessert di L'Acqua Bulle
La carta vini è una dichiarazione d’amore al territorio, con oltre 400 etichette tra piccole realtà artigianali e produttori affermati. Il focus è sull’Italia, e in particolare sul Lazio, ma non mancano referenze da Francia, Austria e Germania. Un lavoro meticoloso, firmato da
Loris Paolini, maître e sommelier, che dopo esperienze significative tra cui
Cesare al Casaletto,
Per Me e
Piazza Duomo ad Alba, ha scelto Grottaferrata per accogliere e accompagnare gli ospiti in un percorso di scoperta sincera.
L’ambiente riflette l’anima del progetto: un grande tavolo conviviale, un caminetto acceso, dettagli vintage scelti da mercatini dell’usato. Ogni elemento parla di casa, senza manierismi. È il luogo giusto per chi cerca una cucina che sa raccontare, ma non ha bisogno di alzare la voce.
Con l’apertura della nuova sede a Grottaferrata e l’inaugurazione dell’Osteria Chiari a Roma, una trattoria contemporanea centrata su brace e forno a legna, Lorenzo Giuliani conferma una visione gastronomica coerente e radicata, capace di coniugare autenticità e innovazione, con una squadra giovane ma già matura per far parlare di sé. E mentre Grottaferrata accoglie questo nuovo capitolo, all’orizzonte si intravede già il ritorno a Nemi, con un format diverso ma lo stesso spirito. Intanto, chi siede a L’Acqua Bulle sa già di essere nel posto giusto.
L’Acqua Bulle
Viale Vittorio Veneto 133 - Grottaferrata (Roma)
Tel. 06 68975537
lacquabulle.it
Chiuso il martedì. Aperto solo a cena, sabato e domenica anche a pranzo
Menu degustazione a 65 euro