04-08-2025

Casa Malgarini, la cucina colta e agricola nel casale con orti a Roma Nord

Uno straordinario piccione, dei golosi risoni cotti in brodo di gallina... Questo e molto altro si sperimenta alla tavola agricola di Leonardo Malgarini alla Giustiniana, con 3,5 ettari tra orti e uliveti, arnie e allevamento di galline ovaiole

Leonardo Malgarini, chef e patron di Casa Malgarin

Leonardo Malgarini, chef e patron di Casa Malgarini

Appena varcato il cancello, il verde sembra inghiottire ogni rumore cittadino. Siamo in zona Giustiniana, Roma Nord, ma potremmo essere in un angolo incontaminato dell’Agro Romano. Intorno, 3,5 ettari di orti, uliveti, arnie e galline ovaiole. In fondo, un casale con pochi coperti, interni caldi, tavoli in rovere naturale e un giardino perfetto per i pranzi all’aperto. Casa Malgarini è un ristorante agricolo, o forse prima ancora una casa di famiglia, che racconta una storia personale e gastronomica con profondità e misura.

Leonardo Malgarini, classe 1987, torna qui nel 2022 dopo esperienze in Svizzera, Milano, Londra, Roma. Doveva essere un addio, è diventato un ritorno. Trasforma la casa d’infanzia in un’azienda agricola biologica e nel dicembre 2023 inaugura il ristorante, un progetto familiare condiviso con la sorella Camilla, la madre Anna Rita e la moglie Federica. Nessuna ospitalità, ma un’accoglienza che passa per l’orto, la stufa accesa, la cucina che sa emozionare.

Il menu cambia ogni mese, seguendo la stagionalità più autentica: quella della terra fuori dalla porta. Gli asparagi, ad esempio, sono tra i protagonisti della primavera appena conclusa, lavorati in consistenze e temperature diverse, serviti con uova di gallina dell’aia e un brodo vegetale concentrato che ricorda per intensità un dashi contadino. È un piatto che riassume l’identità del luogo: vegetale, preciso, pieno di senso.

Una delle sale interne di Casa Malgarini

Una delle sale interne di Casa Malgarini

La pasta ripiena di Casa Malgarini

La pasta ripiena di Casa Malgarini

 Leonardo lavora ogni ingrediente nella sua interezza. È il caso del piccione, uno dei piatti più rappresentativi, servito in una versione primaverile con fragoline di bosco e sambuco, accompagnato da un pasticcio delle cosce e da un torcinello di cuore e fegato. Un esercizio di tecnica e gusto che unisce istinto, memoria e costruzione contemporanea.

Attenzione altissima anche alla panificazione, con pane fatto in casa a partire da lievito madre, farine scelte e fermentazioni lunghe. Non è un accompagnamento, ma parte del racconto: ogni portata trova nel pane una sua estensione naturale, tra mollica densa e crosta viva. La cucina parla il linguaggio della terra, ma usa gli strumenti della gastronomia moderna: estrazioni, fermentazioni, cotture ibride. Tutto è calibrato senza compiacimenti estetici, con una chiarezza d’intenti rara.

Alcuni esempi dal menu: Risoni cotti in brodo di gallina, mantecati con burro affumicato, burro acido e zafferano; Lingua di manzo sullo yakitori con salsa di patate e porri, chutney di cipolla rossa e senape in grani; Spaghetto in estrazione di zuppa di pesce con zafferano, finocchio marino e salicornia. Tutto è straordinariamente, bello, rotondo, articolato. Ogni portata risulta solo apparentemente semplice: a comporla tanti spunti di romanità e capriole tecniche dal mondo che non danno mai la sensazione di giocare coi sapori per moda. Intelligenza gastronomica, guizzo e approccio umile, questi gli elementi che rendono Casa Malgarini un ristorante diverso, carico di personalità e di racconti da assaggiare.

L'orto di Casa Malgarini

L'orto di Casa Malgarini

Lingua di manzo sullo yakitori con salsa di patate e porri, chutney di cipolla rossa e senape in grani

Lingua di manzo sullo yakitori con salsa di patate e porri, chutney di cipolla rossa e senape in grani

Il piccione secondo Leonardo Malgarini

Il piccione secondo Leonardo Malgarini

Fusillone, ruchetta selvatica, robiola di Roccaverano, olio alle foglie di fico, latte di noci

Fusillone, ruchetta selvatica, robiola di Roccaverano, olio alle foglie di fico, latte di noci

Vegetali e aromi arrivano quasi esclusivamente dall’orto, mentre per il resto c’è una filiera cortissima e virtuosa: i formaggi sono di Sacrofano e Bracciano, i maiali da Campagnano, il pesce selezionato con attenzione, le uova trasformate anche in bottarga artigianale.

In sala e in cantina c’è Camilla Malgarini, sorella di Leonardo e titolare dell’azienda di distribuzione “Territori Liquidi”, con una carta vini da circa 60 etichette tra naturali e non, tutte provenienti da piccoli produttori italiani. Una selezione pensata per valorizzare il piatto, ma anche per raccontare territori, scelte e coerenze.

Casa Malgarini è aperta il mercoledì e il giovedì solo a cena, e dal venerdì alla domenica anche a pranzo. Ospita eventi con altri chef, degustazioni in vigna e serate a tema: un calendario sempre aggiornato sui canali social. Nessun albergo, nessuna camera, ma l’impressione forte , e persistente, di essere ospiti, più che clienti. E in fondo, non è questa la forma più alta di accoglienza?


Casa Malgarini
via della Giustiniana 670 B, Roma
Tel. +39.06 87772889
casamalgarini.superbexperience.com
Aperto il mercoledì e il giovedì solo a cena, dal venerdì alla domenica anche a pranzo
Menu degustazione da 60, 70 e 85 euro

 


Dall'Italia

Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

Francesca Feresin

di

Francesca Feresin

Romana di Trastevere, classe ’99, sin da piccola mangia fuori, ricercando tavole sempre più fuori dagli schemi. Si è laureata in Medicina al Policlinico Umberto I con l’obiettivo futuro di riuscire a coniugare le sue più grandi passioni: la cucina e la medicina.

Consulta tutti gli articoli dell'autore