instagram: Eugenio Roncoroni
Classe 1983, milanese come il papà, mentre la mamma è californiana: entrambi i genitori, infaticabili viaggiatori, lo hanno proiettato ancora piccolo a sapori e culture lontani, attraenti, permeanti, gli stessi che poi sono diventati il parco giochi di Eugenio, la culla originaria della sua identità coeva.
I suoi esordi muovono tra piccole trattorie milanesi e aziende di catering, ma il passo è breve per Eugenio di abbandonare i confini nazionali e trasferirsi a San Francisco che, a partire dagli anni 90’, è in preda a una vera e propria rivoluzione gastronomica: è questo il momento di Alice Waters, è questo il primo atto del farm to table da lei plasmato, ed è a ridosso di questa ondata di freschezza che Roncoroni pianta le radici negli USA, iniziando a lavorare nei migliori ristoranti tra Napa e Sonoma.
Eccolo nelle cucine di Janine Falvo, Michael Tusk e Angelo Garro, suo mentore assoluto, lì dove il palato viene a poco a poco educato ed evolve il concetto di alta cucina, intesa come tecnica, rigore, superare le convenzioni, correre, mentre la materia prima, al contrario, stimola a un rallentamento, per selezionarla con cura, stagionalmente, sostenendo così i produttori locali: niente retorica, solo rispetto per il lavoro altrui e per la Natura.
Teso verso il mondo, radicato nella terra, Eugenio Roncoroni sboccia.
Torna a Milano e lo troviamo prima al fianco di Sergio Mei, quindi alla corte di Claudio Sadler, eppure il crocevia che lo porterà a una nuova svolta è a un passo da lì, precisamente al Grand Hotel Et De Milan, dove rincontra il suo amico d’infanzia e collega Beniamimo Nespor.
È con lui che ha inizio l’era di Al Mercato: non una semplice insegna, ma un’energica virata al modo di intendere e interpretare la cucina: unta, succosa, contaminata, vibrante, a tratti estremamente classica ed elegante. Virale. Un caleidoscopio dove non vive un unico pensiero culinario e la cui ispirazione, piuttosto, è una miscellanea estrosa. È il mondo il serbatoio del fenomeno Al Mercato che nasce come ristorante gastronomico, per dare vita anche a un noodles bar, un tacos bar, fino a diventare in poco tempo il tempio incontrastato dei burger più succulenti di Milano. Attraverserà mutamenti costanti questo luogo e marchio iconico della scena meneghina, fino a un punto ufficiale - almeno per Eugenio - nel 2022, quando Roncoroni rimescola ancora una volta le carte e questa volta in una maniera del tutto inattesa: non c’è più un ristorante, ma un mosaico di consulenze e collaborazioni, che spaziano dall’hôtellerie al fine dining fino al mondo della mixology dove intreccia i drink d’autore dei migliori cocktail bar alla sua proposta food, attraente e goduriosa.
La staticità, quindi, si lascia rimpiazzare da un dinamismo eclettico, che si conferma anche attraverso un rinnovo di immagine. Eugenio sorprendentemente inizia a investigare il mondo vegetariano e non di certo per ribellione o rinnegamento di costate sanguigne, bensì per costruire un’alternativa, finalmente grondante di gusto e 110% veg. Nasce così PAS - A Vegetarian Trip, lo street food globale vegetariano che si è fatto conoscere dalla città di Milano (e non solo) a bordo della veggyvore bike, a metà tra un food truck americano e un tuk tuk asiatico. Ma questo non è che un inizio perché nel prossimo futuro, PAS si prepara a inaugurare i primi punti vendita nonché la prima offerta di charcuterie vegetariana in Italia. Unstoppable Roncoroni.
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Classe 1991. Irpina. Si laurea in Lingue e poi in Studi Internazionali, ma segue il cuore e nella New Forest (Regno Unito) nasce il suo amore per l'hospitality. Quello per il cibo era acceso da sempre. Dopo aver curato l'accoglienza di Identità Golose Milano, oggi è narratrice di sapori per Identità Golose. Isa viaggia, assaggia. Tiene vive le sue sensazioni attraverso le parole.
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La grande squadra del Rita Cocktail Bar a Milano. Foto Gaia Menchicchi
Da un'idea di Roberto Davanzo, anima, mani e cuore della pizzeria Bob Alchimia a Spicchi, a Montepaone (Catanzaro), è tempo di BOB FEST 2024, che quest'anno si presenta con un doppio (ed enorme) appuntamento: si comincia domenica 30 giugno all’interno del Museo e Parco Archeologico Nazionale di Scolacium a Borgia, in provincia di Catanzaro, dove oltre 150 professionisti tra chef stellati, pizzaioli innovativi, pasticceri, bartender e produttori locali si daranno appuntamento, popolando più di 200 stand; lunedì 1 luglio, invece, si prosegue con una cena di gala che prevede la partecipazione di grandi nomi tra chef stellati e pizzaioli contemporanei, questa volta nell’elegante e storica Tenuta delle Grazie a Curinga (Catanzaro)
La veggyvore bike di PAS - a vegetarian trip, il nuovo progetto on the road di Eugenio Roncoroni