Palmiro Ocampo
Risotto...un gambero rosso al pascolo che non c’èdi Antonio Borruso
In cantina Barolo e Derthona: la rivoluzione del vino attraverso la qualità, l’ardire e l’amore per la terra
L'incanto della Baia di Ieranto
Il profumo della scoperta, del viaggio, la meraviglia di scovare borghi nascosti, sedersi al tavolo di un ristorante, chiacchierare con lo chef. Una socialità bella, che fa stare bene e che in questo periodo ci è tanto mancata. Tornare a viaggiare, tornare a vivere. Riprendere il nostro ritmo girovago, respirare l’aria di mare, farci rincorrere dalle onde. Ripartire dalla nostra Italia e, in questo caso, dalla Costiera Amalfitana e Sorretina.
Un tour in macchina con pochi alberghi prenotati e la volontà di fermarsi solo dove il cuore e la pancia lo richiedessero. Dopo un dovuto stop a metà strada, a Cortona, con visita alla Cantina Baldetti per assaggiare Arenite, il nuovo vino appena nato (100% Syrah prodotto soltanto nelle annate favorevoli con uve selezionate) e una notte all’Agriturismo i Pagliai dal carismatico Vittorio, è da Napoli che il viaggio è iniziato.
Una Napoli vuota, stranamente silenziosa che, sotto un velo di pioggia, mostra comunque la sua bellezza. Per le vie del centro storico il profumo della pizza che cuoce svelta nei forni a legna si fa sentire. Ha urgenza di essere mangiata, celebrata. E Gino Sorbillo, quando ti trovi in via dei Tribunali e la fame si fa sentire (anche se non ce l’hai ti viene) è una tappa obbligata. Presidi Slow Food, ingredienti ottimi, profumi che trovi solo in quella strada, dove la pizza è nata. La bontà della semplicità: pomodoro, basilico e mozzarella, magari di bufala. Sì perché la Campania è anche mamma patria di questo prodotto amatissimo in tutto il mondo.
Le bufale di Barlotti
Qui, oltre gli scavi, c’è infatti il laboratorio di Salvatore Gabbiano. Obbligo assoluto: assaggiare la sua pastiera. E così, con la pancia piena di dolcezza, l’arrivo in Costiera diventa ancora più piacevole.
Ziti alla Cetarese
Romantic Relais Sorrento
NH Collection Grand Hotel Convento di Amalfi
Pasticceria Pansa
Una gastronomia-macelleria con prodotti d’eccellenza, ma anche un ristorante capace di proporre piatti buonissimi e goduriosi, di quelli che ti entrano in testa e non escono più. Come la carne che puoi scegliere direttamente al bancone e farti grigliare o il babbà rustico preparato con la ricetta di mamma Annamaria da Giovanna De Gennaro che scherza: “venire qui e non assaggiarlo è come passare davanti a una chiesa e non fare il segno di croce”. Simpatia e disponibilità che rendono ancora più buono ogni piatto.
Il Bikini
Lo Stuzzichino
I mitici Spaghetti alla Nerano di Alfonso Caputo
classe 1990, varesina, dopo la laurea in Linguaggi dei media ha frequentato il master in giornalismo dell’Università Cattolica. Ama cucinare, mangiare e scrivere di gastronomia
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose