29-12-2023

Epokale di Tramin: dalle miniere di Monteneve il vino bianco da collezione

Willi Stürz, enologo e direttore tecnico della cantina, è l’uomo che parla al Gewürztraminer: «È la nostra passione». Ecco l'annata 2016

Wolfgang Klotz e Willi Stürz nella miniera di Mon

Wolfgang Klotz e Willi Stürz nella miniera di Monteneve con l'Epokale

È oggettivamente difficile trovare, in Italia, un enologo che abbia una passione per il Gewürztraminer superiore a quella di Willi Stürz, direttore tecnico da oltre trent’anni di Cantina Tramin in Alto Adige. Lui è l’uomo che parla al Gewürztraminer, che ne conosce ormai ogni aspetto, ogni dettaglio, ogni sfaccettatura, riuscendo a interpretarlo annata dopo annata.

E le varie interpretazioni di Gewürztraminer vengono poi tradotte, in cantina, dai diversi vini prodotti da Tramin, cantina sociale di Termeno con 300 soci per una superficie vitivinicola di circa 270 ettari. Di questi la punta di diamante è certamente l’Epokale, un progetto nato oltre dieci anni fa. «Siamo arrivati alla settima annata di questo vino – conferma Wolfgang Klotz, direttore commerciale di Tramin – In pochi anni Epokale ha già fatto storia, diventando un vino molto ricercato dai collezionisti di vino».

L'Epokale è il Gewürztraminer di punta di Cantina Tramin

L'Epokale è il Gewürztraminer di punta di Cantina Tramin

Epokale è venduto quasi esclusivamente in assegnazione, ma qualche bottiglia viene messa in vendita sul sito internet di Tramin: quest’anno la nuova annata messa a disposizione sullo shop online è stata “bruciata” in meno di tre ore…

Ma cos’è Epokale? Le uve provengono da due vitigni specifici vicino al Maso Nussbaumer, a circa 450 metri di altitudine, con un’esposizione sud-est, e con di fronte la montagna: queste particolari condizioni permettono di avere una importante escursione termica tra il giorno e la notte, che favorisce i profumi.

Willi Stürz con l'Epokale

Willi Stürz con l'Epokale

Come spiegato dalla wine educator Cristina Mercuri, «il Gewürztraminer è un’uva molto sensibile, soprattutto per quanto riguarda la perdita di acidità. In questa zona invece ci sono circostanze naturali che portano anche a vendemmia tardiva, verso fine ottobre». Dopo una pressatura soffice e un leggero contatto con le bucce. «È importante fare la vendemmia tardiva – evidenzia Willi Stürz – per poter avere una maturazione fenolica importante e una buccia molto sottile, magari anche con qualche acino di botrite, per effettuare poi una pressatura molto morbida».

Quindi la fermentazione in acciaio, poi il riposo di un anno in affinamento in contenitori inerti, e infine il trasferimento nella miniera di Monteneve, in Val Ridanna, dove il vino viene stoccato a una profondità di circa 450-500 metri sotto la montagna. Il motivo? Buio, poco ossigeno e temperatura costante attorno ai 13 gradi, senza alcun impatto energetico.

L'enologo Willi Stürz durante la presentazione a Milano

L'enologo Willi Stürz durante la presentazione a Milano

Il risultato è un vino che riesce a unire l’aromaticità e la freschezza alla longevità, come abbiamo potuto verificare noi stessi in una splendida degustazione che si è tenuta a Milano, all’Hotel Gallia, con tre annate differenti di Epokale: la 2012, la 2015 e l’ultima annata appena entrata in commercio, la 2016. Oltre all’evoluzione, è stato possibile apprezzare delle piccole modifiche di stile che hanno reso questo vino sempre più importante.

L’Epokale 2012, per esempio, è il vino con il minor residuo zuccherino rispetto alle altre annate: parliamo comunque di 23 grammi litro, che non sono pochi, ma che vengono perfettamente equilibrati da acidità e sapidità che lo rendono un vino dall’ottima bevibilità. I sentori sono i classici da Gewürztraminer, con pesca, litchi, zenzero, fiori, una parte di agrumato, ma senza mai essere invasivi. In bocca sorprende come la struttura e la complessità riescano ad andare perfettamente a braccetto con la freschezza.

La mini verticale di Epokale: 2012, 2015 e 2016

La mini verticale di Epokale: 2012, 2015 e 2016

Nella 2015 il residuo zuccherino è più del doppio, 55 grammi, dovuto anche a un’annata calda che, d’altra parte, ha portato a una maturazione perfetta dell’uva. Questo ha portato ad avere al naso sensazioni di frutta più dolce, mentre in bocca risulta ancora più pieno, ma ancora splendidamente equilibrato, con una lunghezza impressionante.

Infine la nuova annata, la 2016, dove si è saliti ancora a 64 grami litro di zucchero, ma con un’acidità disarmante. «La 2016 è stata una delle migliori annate del passato decennio per i vini da uve Gewürztraminer – spiega Willi Stürz – Le condizioni meteo ottimali ci hanno permesso di vendemmiare a fine ottobre, con una lieve sovramaturazione delle uve che hanno sviluppato così un ampio spettro aromatico. Ne risulta un vino ricchissimo, concentrato, che ricorda l’annata 2009».

«La 2016 è stata una delle migliori annate del passato decennio per i vini da uve Gewürztraminer»

«La 2016 è stata una delle migliori annate del passato decennio per i vini da uve Gewürztraminer»

Il risultato è un vino estremamente ricco e al contempo elegante, complesso e dall’acidità vibrante, che concilia immediatezza, versatilità e longevità. «La cosa più importante – sottolinea Willi Stürz – è interpretare l’annata. L’Epokale avrà sempre la sua potenza, ma è importante che rimangano acidità e finezza».

Sperimentazione per il futuro? «Stiamo facendo prove, con altri contenitori. Siamo partiti con acciaio per non “disturbare” il vino, ora vorremmo provare cemento». L’evoluzione dell’Epokale continua.


In cantina

Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo

a cura di

Raffaele Foglia

giornalista de La Provincia di Como, sommelier e appassionato di birra artigianale. Crede che ogni bicchiere di vino possa contenere una storia da raccontare. Fa parte della redazione vino di Identità Golose

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