02-01-2022
È a sud del Piemonte, dove i venti del mare riscaldano le colline ancora selvagge che uniscono Ovada, Acqui terme e Nizza Monferrato che il Cortese esprime tutta la sua qualità, dando vita a ben 4 denominazioni di origine, tra cui la Docg Gavi, forse uno dei bianchi emblematici del Nord-ovest d’Italia
Il Cortese è un vitigno autoctono a bacca bianca, che viene coltivato prevalentemente nella zona collinare della provincia di Alessandria e nel Tortonese, dove pare abbia avuto origine. Fu eletto bacca di corte dalla nobiltà rinascimentale genovese, dando impulso alla coltura specializzata del territorio, favorita anche dalla particolare condizione climatica che beneficia della vicinanza del Mar Ligure.
Il Cortese in abbinamento ai golosi salumi e formaggi piemontesi
Il nome di questo vino è legato alla leggenda della principessa Gavia, figlia di Clodomiro, re dei Franchi, sposatasi in segreto contro il parere della corte e stabilitasi a Gavi per sfuggire alle truppe del re, nell’Alto Medioevo. Alla sua bellezza e cortesia si deve il nome del vitigno, che in dialetto prendeva il nome di Corteis, Courteis e Courteisa, proprio ad indicare le affinità tra la bella donzella e la delicatezza del succo di questa bacca bianca, che viene riconosciuta come uvaggio definitivamente in una lettera datata 1659.
ll Castello di Tagliolo che si affaccia su una vasta area dell'Alto Monferrato
Da questi primi passi il Cortese ha costruito un legame indissolubile con il suo territorio, che oggi copre 3 mila ettari coltivati e un territorio di confine tra 4 regioni (Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Liguria), a significare per il solo Piemonte comuni compresi nelle province di Cuneo, Asti e soprattutto Alessandria.
Infatti è a sud del Piemonte, dove i venti del mare riscaldano le colline ancora selvagge che uniscono Ovada, Acqui terme e Nizza Monferrato che il Cortese esprime tutta la sua qualità, dando vita a ben 4 denominazioni di origine, tra cui la Docg Gavi, forse uno dei bianchi emblematici del Nord-ovest d’Italia.
La Raia (Gavi) è un'azienda agricola biodinamica, un boutique hotel e una fondazione d'arte
Ecco perché l'anno appena trascorso è stato scelto dalla Regione Piemonte come l’anno del Cortese, per festeggiare e promuovere un’eccellenza del territorio, che ha bisogno di nuovo slancio e di posizionarsi in un mercato dei vini italiano sempre più di qualità. Per festeggiarlo i consorzi di tutela del Gavi, dei Colli tortonesi cortese, del Monferrato Casalese cortese e del Cortese dell’alto Monferrato hanno organizzato lungo tutto l’anno eventi e occasioni per discutere insieme di vino e di prodotti del proprio territorio.
L'Enoteca regionale di Ovada
Per concludere questo viaggio nel Cortese si è scelto di organizzare una cena nel Relais Nordelaia, posizionato nel cuore delle colline alessandrine, organizzata dallo chef Andrea Ribaldone, che cura la proposta gastronomica del relais insieme al resident chef Charles Pearce.
Il resort Nordelaia
La cena è stata l’occasione per esaltare il vitigno a bacca bianca piemontese, presente in quasi tutti i piatti proposti, come il Croccante di maiale con purea di mela verde, il Risotto alla barbabietola e fonduta di formaggio Fiandino, la Guancia di manzo brasata e per finire la Torta di pesce e zabaione, sempre e con il grande vino Cortese.
Il 2022 alle porte sarà l’anno per festeggiare un nuovo vino in Piemonte e, chiudendo il 2021, non ci resta che fare un grande augurio di lunga vita e buon inizio anno al Cortese!
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo
a cura di
gastronomo per passione e assaggiatore seriale, abitante della periferia montana del Regno Sabaudo, nel tempo che resta prova a innovare il sistema di welfare italiano. Ancora si emoziona prima di aprire il menu di un nuovo ristorante
Gennaro Schiano, titolare di Cantine del Mare a Monte di Procida (Napoli)
Il nostro viaggio enoico, calice dopo calice, camminando nella cantina di Località San Cassiano
Da sinistra: Alberto, Teresio e Alessandro Schiavi